Meloni: Sull’università, dal Governo apertura al dialogo

 “Con l’approvazione in Consiglio dei ministri, sia del decreto legge sull’università sia delle linee guida per una futura riforma, il governo mette in atto misure urgenti di razionalizzazione delle risorse e premio del merito, ma pone soprattutto le basi per una riforma dell’università efficace e il più possibile condivisa, aprendosi al dialogo”. Così il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, ha commentato i provvedimenti sull’Università adottati in Consiglio dei ministri.
“Introducendo il meccanismo del sorteggio per la formazione delle commissioni esaminatrici in caso di concorso, – ha spiegato – il governo dimostra la volontà di intraprendere una seria lotta contro i potentati e contro quei meccanismi di casta che hanno messo in ginocchio l’università italiana”. “Va nella direzione di premiare i giovani più meritevoli e di garantire il pieno diritto allo studio – ha sottolineato Meloni – lo stanziamento di 135 milioni per borse di studio destinate a 180mila studenti, di 500 milioni destinati alla ricerca di qualità e di 65milioni destinati alle residenze universitarie”.

Bocchino (PdL): Sulla scuola è necessario stemperare il clima

 “Noi vogliamo essere il governo della legalità. Non è possibile e non sarà tollerato chi supererà il confine tra l’espressione a manifestare il proprio dissenso e la violazione delle leggi e il tentativo di imporsi sulla maggioranza di studenti che vogliono seguire le lezioni”. Così il presidente vicario del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, commenta l’annuncio del premier Berlusconi di voler garantire il diritto allo studio degli studenti evitando il protrarsi di occupazioni nelle scuole e nelle Università.
“Tutti dobbiamo lavorare – spiega Bocchino – a stemperare il clima, ma il diritto di occupare scuole e università non c’è per nessuno. Il nostro obiettivo è quello di difendere la legalità e la democrazia dai facinorosi”.

Il ministro Giorgia Meloni si dice convinta che “non ci sarà bisogno” di un intervento delle forze dell’ordine “perché la protesta non diventerà così violenta da necessitare il loro intervento”.

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Bocchino (PdL): Sulla scuola le proteste vanno contro la modernizzazione

“Noi abbiamo il dovere di modernizzare l’Italia, il vostro è solo un anacronistico arroccamento culturale”. Così Italo Bocchino, presidente vicario del Pdl alla Camera, rivolgendosi in aula all’opposizione che ha bocciato, nelle sue dichiarazioni di voto, il decreto legge Gelmini sulla riforma della scuola.
“Col maestro prevalente avremo una figura che accompagna il bambino nella crescita – ha spiegato Bocchino -. E il tempo pieno sarà aumentato del 50 per cento, il maestro prevalente libererà gli insegnanti che saranno liberi per il tempo pieno. Perché siete contrari? Spiegatecelo, spiegatelo agli italiani che non vi capiscono”. Bocchino ha poi definito “manifestazioni politiche” le proteste programmate contro la riforma: “Abbiamo il dovere di modernizzare l’Italia, il vostro – ha scandito – è solo arroccamento”.

PdL: Bocchino polemico con Buttiglione, AN orgogliosa di essere determinante

“Rocco Buttiglione e l’Udc hanno tutto il diritto a non voler essere trattati dal destino politico com’è stata trattata An. Il masochismo in Italia infatti non è reato”. Questa la risposta del vice capogruppo del Pdl, Italo Bocchino, al presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione che in una intervista al Riformista aveva detto “non ci faremo trattare come An”..
“Noi di An – aggiunge – siamo orgogliosi di essere determinanti in una maggioranza di governo che ha iniziato la legislatura con i nostri cavalli di battaglia, dalla sicurezza, alla lotta all’immigrazione clandestina, dall’aiuto al Sud nel caso dei rifiuti di Napoli alla meritocrazia nella scuola.

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