Misure per fronteggiare la crisi e strategie di politica economica per i prossimi anni saranno formalmente al centro dell’ incontro di ieri pomeriggio a palazzo Chigi tra governo, imprese, regioni ed enti locali.
Il tavolo è stato anche l’ occasione per un confronto su alcune questioni calde a partire dall’ innalzamento dell’ età di pensionamento delle donne del pubblico impiego. Tema sul quale è stato presentato dalla maggioranza un emendamento (primo firmatario Giuliano Cazzola) che prevede un incremento graduale di un anno ogni due anni a partire dal 2010 per arrivare alla soglia dei 65 anni nel 2018.
Al momento il governo non ha ancora depositato l’ emendamento al dl manovra (il termine scadeva oggi alle 10 ma l’esecutivo e il relatore possono depositare le proprie proposte di modifica in qualsiasi momento nel corso dell’ iter parlamentare). Nelle ultime settimane sono girate diverse bozze sull’ operazione di rientro dei capitali dall’ estero, alcune più severe altre più generose, ma l’ ipotesi più accreditata sembra comunque essere quella rimpatrio secco.
Sull’ ipotesi che la terza versione dello scudo possa regalare una sanatoria a chi aderisce è insorta l’ opposizione. Il leader dell’ Idv Antonio Di Pietro l’ ha definita una misura criminale, fatta apposta per tutelare l’ attività dei delinquenti. Forti critiche anche dal Pd che nel complesso boccia l’ intera manovra anticrisi.
Focusi anche sulla moratoria per le aziende sulle scadenze sul credito. Un congelamento delle rate dovute dalle imprese per concedere un po’ di ossigeno alle Pmi strette dalla morsa del credito. Oggi potrebbe essere l’ occasione per un primo giro di tavolo sull’ argomento, ma alla questione sarà riservata una riunione ad hoc fra governo, banche e imprese questa settimana, forse giovedì per tentare di raggiungere un accordo prima della pausa estiva.