“Dal mio punto di vista e’ necessario che il reato di immigrazione clandestina ci sia”. Il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli, lo ha ribadito nel corso della puntata di Matrix andata in onda mercoladì. “Io prevedo – ha spiegato – un reato senza arresto, ma che veda come pena accessoria l’espulsione immediata dei clandestini. Il problema è che il paese ne ha fin sopra i capelli dell’immigrazione irregolare e questo è il motivo che ha premiato la Lega e tutto il centrodestra”. Sullo stesso argomento è intervenuto anche il deputato leghista, Giacomo Stucchi, secondo il quale: “Lo stop and go sul reato di immigrazione clandestina non serve nè ai cittadini, che all’unisono hanno chiesto l’adozione di misure che portino a una maggiore sicurezza nelle nostre città, nè alla credibilità dell’azione di Governo.
immigrazione clandestina
Lega: sul reato d’immigrazione, basta polemiche pretestuose
“La posizione del governo sul reato di immigrazione clandestina è giusta e noi la sosterremo in Parlamento”. E’ quanto sostiene il presidente dei deputati leghisti, Roberto Cota, secondo il quale.
Immigrazione clandestina: doppia condanna dall’Onu e dal Vaticano
Ferma condanna dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Louise Arbour e un nuovo stop da parte del Vaticano per la politica del governo italiano nei confronti degli immigrati clandestini.
L’ONU
La Arbour ha stigmatizzato la “recente decisione di rendere reato l’immigrazione illegale” e i recenti attacchi contro i rom e, intervenendo al Consiglio dell’Onu sui diritti umani riunito in sessione a Ginevra, ha affermato che “in Europa, le politiche repressive, così come gli atteggiamenti xenofobi e intolleranti, contro l’immigrazione irregolare e minoranze indesiderate, sono una seria preoccupazione”.
“Esempi di queste politiche ed atteggiamenti sono rappresentati dalla recente decisione del governo italiano di rendere reato l’immigrazione illegale e dai recenti attacchi contro i campi rom a Napoli e Milano”, ha affermato la Arbour.
La delegazione italiana ha immediatamente preso la parola per esprimere “stupore” per il riferimento alla situazione in Italia, “un Paese da sempre in prima linea nella battaglia contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza”, ha affermato l’ambasciatore Giovanni Caracciolo di Vietri.
La delegazione italiana ha inoltre precisato che l’Italia non ha ancora introdotto il reato di immigrazione clandestina e che il relativo progetto di legge deve essere ancora esaminato dal Parlamento.
Dal vertice della Polizia allarme impunità
Le forze dell’ordine non sono in grado di contrastare l’immigrazione clandestina, insomma, si sono fatti i conti senza l’oste. e se l’oste poi è uno che per mestiere fa il capo della polizia c’ da credergli. Ma questa che piaccia o meno è l’amara constatazione è del capo della polizia, Antonio Manganelli, che davanti alle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato ha ammesso che gli strumenti a disposizione non consentono un’azione adeguata. Parlando della rocriminalità, Manganelli spiega anche che “in Italia c’è un vero e proprio indulto quotidiano”.
Troppi indulti
Una situazione di ‘indulto quotidiano’, in cui la certezza della pena non esiste. Così la pensa Manganelli lamentando che l’incertezza della pena rende ‘assolutamente inutile’ la risposta dello Stato e ‘vanifica’ gli sforzi di polizia e magistratura. Quella che abbiamo è una situazione vergognosa’. Manganelli ha sottolineato anche l’impossibilità di contrastare l’immigrazione clandestina. Per spiegare le difficoltà, il capo della polizia cita alcuni dati ‘inquietanti’.
Cesa (UDC): Introdurre il reato di immigrazione clandestina aggrava i problemi
“Introdurre il reato di immigrazione clandestina rischia di aggravare il problema piuttosto che risolverlo”. Lo ha affermato Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, che ha inoltre dichiarato: “L’approvazione di questo provvedimento mandera’
L’Italia dei Valori propone la sua ricetta su giustizia e sicurezza
L’Italia dei Valori ha illustrato oggi in una conferenza stampa sette progetti di legge in tema di Giustizia e Sicurezza. Un pacchetto di controproposte già presentato in Parlamento per migliorare e garantire la sicurezza dei cittadini. Misure che vanno dalla prevenzione e contrasto dell’immigrazione clandestina, compreso l’inasprimento delle pene per chi la sfrutta, all’istituzione della banca dati del Dna e dello sponsor; dal giro di vite sulla criminalità organizzata alle misure per accelerare il processo penale e garantire la certezza e l’effettività della pena. Il pacchetto è stato messo a disposizione anche del Pd.
Quagliarello (PdL): Il decreto sulla sicurezza renderà più facili le espulsioni dei clandestini
“Al di la’ delle soluzioni tecniche, e quindi con o senza introduzione del reato di immigrazione clandestina, il decreto sulla sicurezza che sarà varato mercoledì a Napoli renderà piu’ facile l’allontanamento o l’espulsione del clandestino e chiarira’ le competenze dei sindaci. Il provvedimento ha lo scopo di chiarire qual e’ la posizione di chi viene per lavorare, come le colf e le badanti, e di chi e’ qui per deliquere e non rispettare la legge. La posizioe di chi lavora e’ giusto che sia diversificata e questa differenza trovera’ un suo spazio nel pacchetto”.
Maroni: Sulla sicurezza serve un intervento deciso e immediato
“E’ il momento di intervenire con fermezza per evitare che la rabbia prevalga sulle regole della convivenza civile e che si possano ripetere episodi di ingiustificabile violenza come quelli che si sono purtroppo verificati a Napoli a seguito dell’orribile tentativo di rapimento di una neonata”.
Il ministro dell’Interno Roberto Maroni lo ha ribadito nel suo intervento alla Festa della polizia.
Sul tema della sicurezza, ha spiegato il ministro, “il Paese pretende risposte immediate ed efficaci e chiede a tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, di collaborare per la soluzione dei problemi che affliggono le nostre comunità”.
“Da parte mia – ha proseguito il ministro – ho provveduto da subito ad avviare un utile confronto su questi temi con i rappresentanti del mondo delle autonomie e delle parti sociali per raccogliere suggerimenti e proposte al fine di migliorare il pacchetto sicurezza che il ministero sta predisponendo”. Ora, ha sottolineato “é il momento della sintesi dell’adozione, da parte del governo, di provvedimenti che contribuiranno a contrastare quel senso di sfiducia nelle istituzioni derivato dall’incapacità delle istituzioni stesse di dare risposte convincenti all’ansia di sicurezza che ha preso tanti cittadini”.
Maroni: Nel mio vocabolario non esiste la parola sanatoria
“Nel vocabolario del ministro dell’Interno non esiste la parola sanatoria, esisono le parole “constrasto all’immigrazione clandestina” e “sicurezza per i cittadinì”. Questa la replica del ministro dell’Interno Roberto Maroni rispetto ai dati pubblicati sull’immigrazione clandestina in Italia ed anche alla questione dei 600mila immigrati rimasti fuori dall’ultima regolarizzazione. “Stiamo lavorando, vedremo. Conosco la questione, stiamo valutando. La priorità – osserva l’esponente della Lega Nord – è garantire la maggior sicurezza ai cittadini.