Il presidente del Senato: “Il governo non si giudica per vicende estranee alla politica”

 “Un Governo deve essere giudicato per come governa, non per vicende estranee alla politica o all’ interesse comune del Paese. Certe campagne scandalistiche applicate impropriamente alla politica rischiano di danneggiare l’ immagine dell’ Italia”.

Il presidente del Senato, Renato Schifani, nel corso della presentazione a Palazzo Giustiniani della relazione del garante della Privacy, non manca di rivolgere un monito ai mezzi dell’ informazione sulle polemiche che hanno coinvolto nelle ultime settimane il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. “Penso che l’ informazione – ha proseguito Schifani – debba essere veritiera, corretta, equilibrata, rispettosa del diritto alla riservatezza della vita di ogni persona. Con le polemiche strumentali non si costruisce una sana democrazia”.

Parlando a Palazzo Giustiniani, in apertura della cerimonia sulla relazione annuale del garante della privacy Francesco Pizzetti, il presidente del Senato Renato Schifani affronta il tema caldo delle intercettazioni in relazione alla privacy. “I temi delicatissimi di cui si occupa il Garante – spiega Schifani – riguardano spesso la vita quotidiana personale; un sistema di comunicazione non corretta o la diffusione di dati che dovrebbero rimanere riservati, crea un’ onda lunga di effetti dannosi con conseguenze a volte molto negative o drammatiche”.

Violazione della privacy e tentata truffa. Indagato il reporter che a Capodanno fece centinaia di foto a Villa Certosa

 Sono queste le ipotesi di reato contestate dalla Procura di Roma al fotografo Antonello Zappadu, l’ autore degli scatti “rubati” a Villa Certosa, all’ aeroporto Costa Smeralda e al residence Country di Porto Rotondo, che immortalano Silvio Berlusconi e i suoi ospiti. Il procuratore Giovanni Ferrara e il pm Simona Maisto hanno delegato ai carabinieri il sequestro preventivo delle foto oggetto delle indagini. Nel pomeriggio, a Cagliari, Antonello Zappadu ha consegnato ai carabinieri un dvd con circa duecento foto. Ora la Procura di Roma dovrà valutare se trasferire, per competenza, il fascicolo alla Procura di Tempio Pausania.

Secondo la tesi del legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, quelle foto sono una violazione della privacy perché – come si legge nell’ ulteriore documentazione inviata al Garante per la privacy, invitato a intervenire per palese interferenza illecita nella vita privatai luoghi fotografati, nella quasi totalità, non sono affatto esterni ma abitazioni o loro immediate pertinenze quali terrazze o balconi. In alcuni casi, addirittura, i soggetti sono fotografati all’ interno di abitazioni e al di là dei vetri chiusi. E ciò è davvero inaccettabile. L’ ipotesi di reato di tentata truffa nasce, invece, dalla vicenda della trattativa per la vendita delle foto.

Garante della privacy: Intercettazioni anomale. E lancia un appello ai media

Ci ha messo un po di tempo ma alla fine il Garante della privacy afferma che ci sono intercettazioni anomale e lancia un allarme ai media. “Troppo frequentemente le informazioni raccolte durante le indagini sono state oggetto di pubblicazione e di diffusione al di fuori dei processi. Fenomeno questo che costituisce una anomalia tutta italiana”. Lo dice il presidente del Garante per la protezione dei dati personali Francesco Pizzetti nella sua relazione annuale al Parlamento. Pizzetti ha poi lanciato un “accorato appello” agli uomini dei media: “Fermatevi e riflettete”.

Intercettazioni
“Le intercettazioni – sostiene il Garante – oltre che strumento di indagine, sono una delle forme più invasive della nostra sfera personale. Quelle raccolte durante le indagini e oggetto di pubblicazione e di diffusione al di fuori dei processi incidono pesantemente quindi su quella libertà di comunicazione che l’art. 15 della Costituzione considera un diritto fondamentale, comprimibile solo con atto motivato dell’autorità giudiziaria”.

Redditi on line e sistemi di condivisione file: le comunicazioni del Garante

“Cio’ che sta avvenendo conferma quanto paventato dal Garante privacy e l’opportunita’ del suo intervento volto a far sospendere la pubblicazione sul sito dell’Agenzia delle entrate dei dati delle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti italiani. La diffusione in Internet, anche per poche ore, rende infatti ingovernabile la circolazione e l’uso di questi dati cosi’ come la loro stessa protezione”.