Intristisce “quando, dal mondo politico, “arrivano segnali” che “alimentano un clima di paura e di intolleranza, tanto che nella dimensione locale del vivere si accentuano tendenze di chiusura autarchica e di arroccamento sociale”.
Sono le parole usate dall’Osservatore Romano che con una nuova e dura presa di posizione critica le recenti misure adottate dal Governo Berlusconi in tema di immigrazione. Un nuovo attacco, in cui il settimanale cattolico ribadisce a chiare lettere che questo governo alimenta un clima di intolleranza.
“Sono i segnali – scrive in prima pagina don Vittorio Nozza, direttore della Caritas – che arrivano dal Parlamento europeo e dal patto per l’immigrazione e il diritto d’asilo che dovrebbe essere adottato dal vertice europeo dei capi di Stato e di Governo del prossimo 15 ottobre. Con possibili eccezioni e corsie preferenziali per i lavoratori altamente specializzati”. Per il settimanale è chiaro che quei sentimenti di accoglienza, fratellanza, amicizia, tolleranza con queste norme non saranno più condivisibili. Perchè in atto c’è “un giro di vite anche in Italia sui ricongiungimenti e per i richiedenti asilo. Tolleranza zero contro gli irregolari, ma anche qui con eccezioni in base alle nostre convenienze.
Decreto antiprostituzione, giro di vite sulla sicurezza e riforma scolastica: sono questi i temi che spingono in alto la popolarità della maggioranza. Gli italiani hanno più fiducia nel governo, ma soprattutto nel presidente del Consiglio. Ad affermarlo è un sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica.it. Due mesi senza attività parlamentare non scalfiscono il consenso di cui gode l’esecutivo, che aumenta del 2%. E segnano un aumento del gradimento per la figura di Silvio Berlusconi, che registra un incremento di cinque punti percentuali e tocca quota 60%. Sempre secondo l’istituto guidato da Antonio Noto, nello stesso periodo è calata la fiducia nei confronti del Partito Democratico e dell’Italia dei Valori, mentre rimane stabile l’Udc.
Concedere il diritto di voto agli immigrati, a certe condizioni, “non è un’ipotesi sciagurata” né un’idea “criminale”, ma gli stranieri “devono dimostrare di essere in grado di adempiere a certi doveri”.