Dopo una maratona di 14 ore a palazzo Chigi, l’operazione salvataggio per Alitalia è arrivata alla svolta finale. È stato raggiunto l’accordo anche con i piloti e la nuova Alitalia, guidata dalla Cai di Roberto Colaninno, è ora quasi pronta a partire. Manca solo la firma delle ultime due sigle della compagnia – gli assistenti di volo di Avia e Sdl – che riprenderanno la trattativa lunedì.
Anpac e Up, le due associazioni dei piloti, hanno raggiunto un’intesa con la Cai, che è stata poi “ratificata” anche dai vertici di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, al termine di un acceso confronto di cinque ore, con momenti anche di tensione e rischio rottura. I principali punti dell’accordo riguardano l’inserimento dei primi ufficiali nel contratto unico della Cai, mentre i comandanti saranno inquadrati con un contratto da dirigenti. In comune le due categorie avranno la previdenza integrativa, l’assistenza sanitaria, la normativa sull’utilizzo in volo e le regole d’addestramento. La nuova Alitalia assumerà in totale 1.689 piloti, ma il 9% di questi (circa 139) sarà sempre utilizzato part-time a rotazione, con un meccanismo di “solidarietà”.
Si è raggiunta un’intesa complessiva assolutamente positiva, anche tenendo conto di alcuni chiarimenti e aggiunte”. Così il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha commentato l’esito della trattativa Alitalia, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi. In attesa di una risposta sulle ‘integrazioni’ da parte di piloti e assistenti di volo, il leader della Cgil ha auspicato: “Confido e sono fiducioso che con questi avanzamenti sia possibile da parte di coloro che fino ad ora non hanno sottoscritto nulla, mi riferisco alle associazioni dei piloti e degli assistenti di volo, di riflettere in queste ore e poter così contribuire al rilancio della compagnia”.
Non solo la conferma di un problema di pluralismo e di completezza che abbiamo più volte denunciato, ma qualcosa di più”. È quanto scrive oggi, in un articolo pubblicato sul sito di ‘Articolo21’, il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, in merito alle ricostruzioni fatte ieri da alcuni telegiornali della vicenda Alitalia. Occasione, quest’ultima, “di una campagna mediatica senza precedenti che ha individuato la Cgil, ed il suo segretario generale, come la responsabile del ‘disastro’”, aggiunge il sindacalista.
La trattativa su Alitalia va avanti, riprende il confronto sui punti più controversi del piano Fenice, esuberi e contratti, e se ne riparlerà tutti insieme mercoledì o al massimo giovedì quando ci sarà un nuovo incontro tra governo, il commissario Fantozzi e Cai da una parte e i sindacati dall’altra. Tutte e nove le sigle, da quelle confederali a quelle autonome, Anpac, Up, Sdl, Anpave Avia. Così, mentre il ministro Scajola continua a ripetere che Alitalia è “formalmente già fallita” e il premier Berlusconi ospite di Vespa a Porta a Porta punta il dito contro i sindacati e la sinistra che fanno di tutto per far fallire una trattativa “la cui unica alternativa sono ventimila disoccupati”, Letta, Sacconi, Matteoli prendono tempo e in serata convocano prima la gli autonomi e poi i confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
La Cisl sollecita il Governo ed in particolare il Ministro dell’Interno, Maroni, a fissare un incontro con CGIL, CISL e UIL, come richiesto dai sindacati unitariamente, per affrontare subito tutte le questioni legate all’immigrazione. Lo sottolinea in una dichiarazione il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni.