Si rompe il fronte sindacale dell’università e della ricerca contro i provvedimenti varati dal governo negli ultimi mesi: a meno di 48 ore dallo sciopero generale fissato da settimane per venerdì mattina, e dopo l’incontro di ieri pomeriggio con il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, la Federazione Cisl Università, Confsal Snals Università Cisapuni e Snlas-Confsal Ricerca hanno deciso di sfilarsi dalla protesta, annunciando la revoca della serrata.
La presa di posizione era già nell’aria, ma solo oggi pomeriggio il segretario Antonio Marsilia ha ufficializzato la posizione: «Abbiamo deciso la revoca dello sciopero perchè il ministro Mariastella Gelmini, con il documento sottoscritto ieri (dopo l’incontro con i sindacati, ndr.) si è impegnato a modificare alcuni passaggi importanti della manovra governativa sull’università e a dare risposte concrete alle richieste contenute nella piattaforma per lo sciopero». Per la Cisl, quindi, è bastata la «ampia disponibilità» di Gelmini «ad affrontare positivamente le richieste sindacali e a trovare soluzioni concrete in tempi certi».
‘’Quello che è accaduto ieri sera, se confermato, è gravissimo, una cosa senza precedenti’’. Il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani ha commentato così, parlando al direttivo dell’organizzazione, la notizia dell’incontro che sarebbe avvenuto ieri sera a palazzo Grazioli, fra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, alcuni ministri, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e i segretari di Cisl e Uil Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
I piloti vanno all’attacco. Anpac e Up hanno avviato ieri mattina uno “sciopero bianco” applicando in modo fiscale le regole sui controlli e rallentando, così, i voli.
«È legittimo non firmare un accordo. Non è però legittimo disinformare». Lo afferma il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, a proposito del protocollo sul rinnovo contrattuale del pubblico impiego, non firmato dalla Cgil, replicando alle affermazioni del segretario generale della Funzione pubblica, Carlo Podda.