Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Direttore de La Stampa, che l’ha pubblicata nell’edizione odierna del quotidiano, la seguente lettera:
“Gentile Direttore,
ho vivamente apprezzato il senso delle istituzioni cui era ispirato l’articolo di Michele Ainis (pubblicato su “La Stampa” di lunedì), e la sua preoccupazione per ogni erosione delle prerogative e degli equilibri costituzionali.
In Italia si governa – come in tutte le democrazie parlamentari – con leggi discusse e approvate dalle Camere nei modi e nei tempi previsti dai rispettivi Regolamenti, e solo “in casi straordinari di necessità e di urgenza” con decreti (cioè “provvedimenti provvisori con forza di legge”) che al Parlamento spetta decidere entro sessanta giorni se convertire in legge. Continuerò a esercitare a questo proposito – nessuno ne dubiti – con rigore e trasparenza le prerogative attribuitemi dalla Costituzione.
Stato e Chiesa italiana si incontrano “in un rapporto di reciproco rispetto e di feconda collaborazione”, ed è con questo spirito che “ci prepariamo a celebrare il centocinquantesimo anniversario della nascita del nostro Stato unitario”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dando il benvenuto al Quirinale a Sua Santità Benedetto XVI.
Il Pdl “rappresenterà il centro e la destra” e sarà “un grande partito moderno che guarda all’esperienza europea”. Lo dice, in una conversazione con Il Riformista, il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli, che sottolinea com An “porterà in dote il suo impegno nel sociale, l’attenzione alle fasce deboli”.