Formigoni: firmata l’ intesa con il governo sulle relazioni internazionali. Finalmente le Regioni co – protagoniste

 Sulla scena delle relazioni internazionali, c’ è un ruolo proprio delle Regioni. Su questa materia è stata sottoscritta ieri un’ Intesa tra Governo (con il ministro degli Esteri Franco Frattini) e Regioni. Il presidente Roberto Formigoni, che ha firmato per la Regione Lombardia, parla di “un nuovo metodo di collaborazione istituzionale”, di “regole condivise”, di un “proprium” dei Governi regionali che viene riconosciuto, ben oltre il rischio di concepire le Regioni quasi come “Prefetture” periferiche del Ministero degli Esteri.

“Nel mondo postmoderno – ha sottolineato Formigoni – a relazioni diplomatiche diffuse corrisponde una diplomazia diffusa”. Ciò vale in modo particolarmente evidente per una Regione come la Lombardia che ha forte peso demografico ed economico e che è fortemente internazionalizzata. Addirittura ha un corpo consolare, da poco definitosi di Milano e della Lombardia, che rappresenta oltre 100 Stati”.

“Esempi recente di azione internazionale significativa sono l’ aiuto alla ricostruzione delle regioni costiere indiane colpite dal maremoto del 2004 (ove l’ India non consentiva l’ intervento diretto di Governi nazionali stranieri); il memorandum d’ intesa tra Regione Lombardia e Kurdistan iracheno, con il quale si è creato un ponte economico tra i due Governi
sub – nazionali interessati, ma di fatto tra Italia e Iraq; i numerosi gemellaggi ospedalieri internazionali; l’ iniziativa delle due Conferenze economico – diplomatiche per il Mediterraneo e per l’ America Latina, organizzate insieme al MAE.

L’ Intesa impegna alla collaborazione e allo scambio di informazioni soprattutto nelle aree considerate prioritarie; prevede politiche di cooperazione in cui il Ministero svolge una preventiva consultazione con le Regioni; stabilisce che Ministero e rete diplomatiche collaborano con le Regioni per le missioni all’estero; mette in cantiere formazione e scambio di esperienze e istituisce un Tavolo permanente operativo.

Expo 2015, Formigoni annuncia gli Stati Generali. Nessun taglio alle risorse, il progetto realizzato integralmente

 L’ Expo dovrà essere una manifestazione con una forte dimensione popolare, alla cui organizzazione dovrà contribuire tutta la società lombarda e non solo gli specialisti e le istituzioni. Strumento di questo ampio coinvolgimento saranno gli Stati Generali Expo, il terzo pilastro della manifestazione, dopo il Tavolo infrastrutture e la Società.

A delinearne scopi e caratteristiche in una conferenza stampa è stato il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ha annunciato la nascita entro pochi giorni di un sito internet dedicato alla raccolta di idee e proposte, in vista del primo grande appuntamento in un fine settimana della prima metà di luglio. Formigoni ha riferito di aver già raccolto un ampio consenso su questa iniziativa, discutendone in questi giorni con Letizia Moratti, Filippo Penati, Leonardo Carioni, Carlo Sangalli e Lucio Stanca.

“Al Tavolo Lombardia, convocato per il prossimo lunedì – ha spiegato Formigoni – formalizzeremo la nascita degli Stati Generali. L’ organizzazione dell’ Expo non dovrà riguardare solo le istituzioni, ma al contrario ci dovrà essere spazio per il coinvolgimento del popolo lombardo. Senza questo elemento, l’ Expo non starebbe in piedi e non interesserebbe”.

“Il sito internet che sarà aperto tra pochi giorni – ha spiegato Formigoni – sarà un luogo libero per le riflessioni di chiunque, in cui i singoli cittadini, ma anche le mille associazioni e movimenti del territorio potranno segnalare suggerimenti, riflessioni e proposte che saranno utilizzate nella tre giorni degli Stati Generali”.

Alla tre giorni saranno invitati a partecipare tutti: istituzioni del territorio, le associazioni di imprenditori di ogni settore, i sindacati, gli enti camerali, il mondo cooperativo, gli ordini professionali, il mondo del volontariato, della solidarietà e dell’ associazionismo di ogni tipo. Ma anche il mondo della comunicazione, della cultura, del turismo, del teatro, del welfare, delle scuole, senza escludere la partecipazione anche di singoli cittadini.

Abruzzo: la Ue per la ricostruzione e il rilancio delle pmi

 L’ Unione europea disponibilissima ad aiutare le popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. Una disponibilità che si potrà concretizzare riprogrammando i fondi europei e ridisegnare le strategie per accedere alle risorse finanziare che dovrebbero essere molto più consistenti dei 90 milioni minimi già assicurati da Bruxelles.

I primi segnali per aiutare l’ Abruzzo con il massimo delle risorse disponibili sono venuti ieri dalla commissaria europea agli Affari regionali, Danuta Hubner, in visita all’ Aquila accolta dal ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, dal Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso e dal Governatore abruzzese, Gianni Chiodi.

L’ Unione europea ammetterà la più grande flessibilità sui fondi già stanziati e su quelli aggiuntivi del fondo di solidarietà, necessari per la ricostruzione e la ripresa delle attività produttive, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese che devono tornare a lavorare ed essere coinvolte nel processo di ricostruzione.

Sull’ ipotesi avanzata da più parti di riconoscere alla provincia de L’ Aquila la cosiddetta zona franca, la Hubner spiega di aver condiviso “la modifica al regolamento che permette gli aiuti di Stato e la Commissione Europea offrirà tutti i fondi europei di pertinenza per la Pmi”.

Nel sottolineare che entro dieci settimane dal sisma l’ Italia deve consegnare a Bruxelles tutti documenti per attivare gli aiuti, il ministro Ronchi ha annunciato che le scadenze verranno sicuramente rispettate dall’ Italia proprio per evitare di perdere molti fondi come spesso è capitato in passato per l’ incompletezza delle documentazioni.

La partnership Lombardia / Canada ha imboccato la strada giusta. Firmato il Protocollo d’ Intesa

 Roberto Formigoni ha sottoscritto con il premier canadese, Dalton Mc Guinty, un accordo che ha i propri cardini nei settori di principale interesse dei due Enti e nei quali entrambi vantano livelli di eccellenza, vale a dire l’ industria, la ricerca e l’ innovazione tecnologica applicata, l’ energia e l’ ambiente e i servizi di pubblica utilità.

Come prevede l’ articolo 1 dello stesso documento, particolare attenzione verrà riservata ai progetti di collaborazione nei comparti delle scienze della vita, nell’ agroindustria, nelle energie rinnovabili, nelle nanotecnologie, nel manifatturiero avanzato e nei business services.

“Sono molto soddisfatto – ha commentato Formigoni – di questa collaborazione che prosegue da tempo e che è sempre stata felice e positiva. Ora, con questo documento, potremo realizzare progetti concreti e di grande interesse per la competitività di ciascun Paese. Fra l’ altro l’ accordo di apertura al Canada recentemente firmato dai Quattro Motori d’ Europa ci permetterà di usare anche fondi di provenienza europea”.

L’ importanza di questo Protocollo è stata più volte ribadita anche dallo stesso premier Mc Guinty che ha annunciato di aver accettato l’ invito del presidente Formigoni a visitare la Regione il prossimo novembre. Quella sarà anche l’ occasione che lo stesso Mc Guinty avrà per poter constatare di persona le molteplici possibilità che già oggi offre la Carta regionale dei servizi (Siss) adottata da Regione Lombardia: un sistema innovativo che ha suscitato grande interesse e curiosità fra i politici incontrati dalla delegazione lombarda.

Regione Lombardia. Approvato il piano della rete carburanti combustibili puliti

 Prosegue l’ azione di Regione Lombardia per potenziare l’ utilizzo dei carburanti a basso impatto ambientale (idrogeno, metano e gpl), incentivando l’ apertura di nuovi impianti per favorire una presenza sempre più capillare dei distributori sulla rete stradale e autostradale.

È quanto prevede il programma di ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti, approvato a larga maggioranza dal Consiglio regionale, che fissa, tra l’ altro, il numero minimo di impianti per auto da realizzare entro il 2012, in rapporto alla popolazione (1 ogni 45 mila abitanti, sulla rete ordinaria) e alla rete autostradale (1 ogni 30 km). La normativa vigente prevede che fino al raggiungimento di questo obiettivo ogni nuovo impianto di distribuzione di carburanti debba prevedere una colonnina per il metano.

“Rispetto ai 26 aperti al 2002 – ha ricordato l’ assessore al Commercio, fiere e mercati, Franco Nicoli Cristiani – siamo arrivati oggi a 71 impianti di metano aperti. La Lombardia punta a diventare la regione più metanizzata d’ Europa, superando il traguardo dei 100 impianti in funzione entro il 2010″.

Per giungere a questo risultato, nel 2006 è stato siglato uno specifico accordo per il potenziamento della rete del metano con le compagnie petrolifere. Regione Lombardia ha quindi in primo luogo operato per dare consistenza e diffusione alle reti di distribuzione di questi carburanti, con un particolare impegno a far crescere la rete del metano. Dal 2007 a oggi sono stati messi a disposizione complessivamente 6 milioni di euro per l’apertura di nuovi impianti (24 le richieste di contributo già approvate e finanziate), di cui 3 con la misura approvata dalla Giunta regionale lo scorso gennaio.

Ricerca e Innovazione. Formigoni lancia la partnership con il Canada

 Regione Lombardia e Ontario sono molto interessate ad approfondire la partnership e lo scambio di know – how in tema di ricerca. Le basi sono state gettate nell’ incontro che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, affiancato dall’ assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Servizi Sostenibili, Massimo Buscemi, ha avuto ieri pomeriggio, nella sede del Medical and Relate Sciences (Mars), con il ministro della Ricerca e dell’ Innovazione dell’Ontario, John Wilkinson.

Il Mars è un Centro di Ricerca no – profit focalizzato sul concetto di Innovazione che si prefigge l’ obiettivo di porsi come punto di riferimento e centro di collegamento tra la tecnologia, la scienza ed il mondo imprenditoriale. Le attività ed i progetti sviluppati dal Mars riflettono la volontà di stimolare l’ Innovazione nel suo complesso al fine di accelerare la creazione di valore e di promuovere la crescita delle imprese canadesi.

“Con il ministro Wilkinson – ha detto Formigoni – abbiamo gettato le basi per un comune avanzamento della ricerca. L’ Ontario guarda con grande interesse al nostro modello e al livello di sviluppo da noi raggiunto. Per questo, nel Protocollo che firmerò con il premier dell’ Ontario nei prossimi giorni sarà compreso anche il tema della ricerca”.

Lombardia / Canada. Formigoni: L’ Expo è una sfida da vincere insieme

 Una sfida. Usa questa parola il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per descrivere l’ Expo del 2015 agli imprenditori canadesi che oggi sono venuti all’ Ontario Trade Center di Toronto per capire come anche il Canada potrà essere parte attiva della manifestazione.

“Sapremo costruire un evento che potrà incuriosire il mondo? – ha chiesto Formigoni concludendo i lavori della mattinata -. E’ una sfida che abbiamo accettato, sarà dura perché dovremo convincere milioni di visitatori a venire a Milano nonostante fra meno di 6 mesi ciascuno di loro sarà dotato di efficientissimi computer che probabilmente saranno in grado di trasmettere anche i profumi. Stiamo lavorando per questo”.

Già oggi, il 52% di coloro che dall’ estero investe in Italia lo fa in Lombardia e l’ Expo non potrà che accrescere questa percentuale. Il presidente lombardo ha spiegato che Milano e la Lombardia hanno dalla loro parte una grande storia e una grande tradizione, da cui deriva anche una cultura che non ha pari nel mondo.

Formigoni con Fini: “Sia, l’ Europa, la patria della sussidiarietà”

 L’ Europa come grande laboratorio della sussidiarietà portata a tutte le sue conseguenze operative. “Sussidiarietà vuol dire democrazia, diritti, libertà, ma anche efficienza”, ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, alla quarta edizione delle assise delle Regioni d’ Europa sulla sussidiarietà, svoltasi a Milano.

La Lombardia ha volutamente ospitato questa edizione del summit europeo per rilanciare con forza un messaggio, non a caso alla vigilia delle elezioni del Parlamento di Strasburgo: la governance dell’ Europa non può essere una burocrazia piramidale, ma una rete di soggetti in cui le persone, le identità territoriali, le associazioni, la società civile sono protagonisti dei processi democratici e decisionali.

La Regione Lombardia si è affermata in questi 14 anni di governi Formigoni come la regione della sussidiarietà per antonomasia, avendola applicata in numerosi settori, a cominciare da quello chiave della sanità con la sua storica riforma del ’97. Ma non era solo la Lombardia, oggi, a sostenere questo ruolo di spinta: accanto si è trovata le massime istituzioni nazionali: la Camera dei Deputati, con il presidente Gianfranco Fini; il Senato con la presidente della Commissione Affari costituzionali, Rossana Boldi; il Governo, con il ministro per le politiche comunitarie, Andrea Ronchi; il Comitato delle Regioni d’Europa, con il suo presidente Luc Van den Brande. Una linea alla fine fortemente condivisa dall’ assemblea che ha approvato una dichiarazione congiunta nella quale appunto si parla di centralità della persona, della sua espressione sociale, del suo diritto di iniziativa.

Fiducia e partecipazione
“La sussidiarietà – ha affermato il presidente Formigoni introducendo i lavori – è il principio sul quale la Regione imposta, da 14 anni, la propria politica. Sussidiarietà come una nuova idea di Stato, che supera la concezione dell’ esercizio del potere come controllo, per un nuovo modello ispirato alla fiducia e alla responsabilità di tutta la società civile: donne e uomini, singoli e associati che porta con sé istanze e ipotesi di soluzione e che non ha bisogno di concessioni ma di riconoscimento. Sussidiarietà, in questo senso, vuol dire anche più efficienza, non solo più libertà, democrazia e responsabilità”.

“Proprio perché riconosce e valorizza le competenze e le responsabilità di tutta la società civile – ha proseguito Formigoni – la sussidiarietà può essere un’ ottima risposta alla crisi in cui ci troviamo; può essere il migliore antidoto alla crisi di fiducia verso le istituzioni. Sfiducia e distanza confermata anche dalle recenti indagini che indicano un calo nella partecipazione al voto”.