Franco Giordano, lo so che è difficile: ma ti chiedo per primo il significato delle tue dimissioni annunciate da segretario. E so che questo te lo rende ancor più difficile, ma non ti chiedo ora il significato emotivo, ti chiedo quello politico delle tue dimissioni, insieme a quelle dell’intera segreteria.
A me pare evidente e direi scontato che dobbiamo disporci con umiltà ad un’assunzione collettiva di responsabilità. E’ quel che appunto proporrò. E, come pure s’è letto su qualche giornale, l’avrei fatto anche solo individualmente, su me stesso intendo. Ma sento fortissima, ora, la necessità persino vitale della responsabilità collettiva – che, ovviamente, metteremo al vaglio della discussione della nostra organizzazione. E questa responsabilità significa dare immediatamente la parola alle compagne e ai compagni di tutto il partito, che giustamente se la vogliono prendere: dargliela in maniera dirimente. Nella forma dovuta, che è quella del congresso: un passaggio che adesso è urgente, non più rinviabile.
Al congresso subito, dunque, come atto di responsabilità: un congresso sulle responsabilità?
E’ bene istruire subito questa discussione. E da parte mia intendo, con un gesto del tutto unilaterale, evitare ogni forma di personalizzazione; che ridurebbe la discussione stessa a mera futilità, nella nostra situazione. Questo gesto, credo, può invece facilitare una discussione reale su quello che è drammaticamente accaduto. L’esatto contrario d’una reticenza rispetto alle responsabilità: all’opposto, significa provare tutti insieme a discutere per reagire. L’anticipazione del congresso che ho già proposto nella segreteria di martedì e che riproporrò al Comitato politico nazionale è l’apertura di questa discussione.
“L’esecutivo nazionale dei Verdi ha deciso di convocare il congresso straordinario, dopo il tracollo elettorale che ha cancellato la Sinistra Arcobaleno in Parlamento. Il 10 e l’11 maggio si riunirà il Consiglio federale del Sole che ride per stabilire il percorso verso il congresso, la data e le modalità di ascolto delle realtà territoriali”. Lo ha reso noto oggi un comunicato stampa dei Verdi, che ha specificato che al Consiglio federale, “il presidente e l’intero esecutivo nazionale si presenteranno dimissionari”.
Cinque ore di discussione: tanto è durata, nella sede nazionale, la segreteria più difficile di Rifondazione comunista, convocata già lunedì sera quando la dimensione del disastro elettorale era ormai evidente. Facce scure e volti tirati di chi non ha dormito. Lo tsunami che ha spazzato via la Sinistra arcobaleno, una tragedia umana oltre che politica, ha conseguenze immediate: la convocazione urgente degli organismi dirigenti (direzione venerdì e comitato politico sabato e domenica), e congresso anticipato a luglio.
“Demagogica”, “populista” e “tardiva”. La proposta di Walter Veltroni di ridurre lo stipendio dei parlamentari suscita polemiche da parte del Pdl. Ma è dalla Sinistra Arcobaleno che fioccano le critiche più nette. Gli ex alleati dell’Unione attaccano e ricordano che fu proprio il Partito Democratico a frenare sui tagli ai costi della politica.