Sicurezza stradale, dal Pd pene e sanzioni più severe

 Durezza e fermezza. Sono queste le parole usate da Dario Franceschini vicepresidente del Pd, per presentare le proposte del Partito Democratico sulla questione della sicurezza stradale.

Un tema caldo e a volte sottovaluto, di recente tornato alla ribalta per gli incidenti delle ultime settimane, dalla strage di Ardea alle due ragazze morte sul lungotevere a Roma solo pochi giorni fa per mano di un giovane con un tasso alcolemico quattro volte superiore ai limiti stabiliti.

Un tema talmente importante, che da subito, fa notare Franceschini, il Pd ha pensato di investire su questo argomento una sua esponente, la giovane parlamentare Silvia Velo, responsabile del Pd per la sicurezza stradale.

Si tratta di “una priorità nazionale”, tiene a precisare Silvia Velo, solo se si guardano i dati si resta sconcertati: 5600 morti all’anno sulle strade italiane, in pratica una strage alla settimana, soprattutto a causa della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti.

E’ vero che in passato, fa notare l’esponente del Pd, sono state applicati una serie di norme, come ad esempio la patente a punti, che hanno dato discreti risultati, ma è anche vero che si tratta di effetti ridotti nel tempo.

Veltroni ad Aosta: Non c’è nulla di male in una partnership per Alitalia

 “Alitalia non deve fallire. È gravissimo sostenere il contrario perchè ci sono migliaia di lavoratori che rischiano il posto di lavoro. E’ una grande compagnia che deve ritrovare il suo ruolo, la sua forza, il suo equilibrio, il suo peso. Non c’è nulla di male che ci sia una partnership internazionale, perché siamo in Europa e questo non ci deve spaventare”.

Veltroni parla del destino del vettore italiano da Aosta, la 59esima tappa del suo Giro dell’Italia, sostenendo con fermezza che due varianti devono essere tenute in conto: che non ci sia un prezzo sociale troppo alto e che si discuta seriamente sul futuro di Malpensa.

Dal Partito Democratico il racconto del tour di Veltroni in Lombardia

 Mantova, Cremona, Bergamo. Sondrio, Lecco, Varese. Como, Monza, Milano. Nove province italiane, nove province lombarde. Nove appuntamenti tra i cittadini e il “Giro dell’Italia nuova” di Walter Veltroni. Un incontro, quello tra la regione più ricca, popolosa e produttiva d’Italia e il candidato premier del Partito Democratico che assomiglia a quello tra due amici ritrovati. Piazze, palazzetti e teatri pieni. Gente entusiasta che partecipa in massa, torna a parlare di politica, torna ad avvicinarsi ad essa. Per una regione dove il vento dell’antipolitica ha soffiato in questi mesi più forte che altrove, è un fatto di non poco rilievo.

Se si tiene conto del fatto che la Lombardia è ritenuta una roccaforte del centrodestra, l’entusiasmo che ha accompagnato la visita del segretario del Pd assume toni addirittura trionfalistici. D’altronde, un grande conoscitore del Nord come Piero Fassino, nei giorni scorsi, aveva molto insistito sul fatto che “la parte settentrionale del Paese, per il Pd, non è terra straniera”. E infatti, il Partito democratico, in Lombardia, tutto è sembrato fuorché un ospite. Il popolo lombardo sembra invece essere tra quelli che ha percepito con maggiore speranza e consapevolezza la sfida lanciata da Walter Veltroni e dal Pd. Una sfida fatta di rinnovamento, di modernizzazione, di riconciliazione, di unità.

Bersani a Cernobbio: “La politica è debole, ecco come evitare la recessione”

 “Paghiamo 140.000 miliardi di vecchie lire di interesse solo sul debito pubblico, abbiamo una politica debole, istituzioni deboli e investimenti pubblici non adeguati”.

A Cernobbio il ministro per lo sviluppo economico Pierluigi Bersani ha elencato i problemi italiani: “Primo l’inadeguata stabilità degli investimenti. Poi abbiamo risorse che sono sempre troppo poche, non abbiamo soldi per fare tutto quanto avremmo bisogno, mentre il nostro debito vola”. Tuttavia l’esponente del PD non è pessimista: “Si possono ridurre le spese nella pubblica amministrazione. E’ virtuosa quando ha meno risorse, se a questo aggiungiamo anche la buona fedeltà fiscale che si sta facendo largo nel Paese icredo di poter dire che siamo in grado di affrontare anche questa tempesta”.

100.000 persone a Bari con Libera contro le mafie

 “La legalità non si predica, si pratica” è questo uno dei tanti slogan che campeggiavano sugli striscioni della manifestazione per la ‘XIII Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie’, organizzata da Libera a Bari.
Il successo della manifestazione è stato stupendo, circa 100.000 i partecipanti provenienti da tutta Italia. La manifestazione ha riscosso una partecipazione andata ben oltre le aspettative degli organizzatori, partecipazione che dimostra come i giovani vogliano avere un Paese libero dalle catene delle cosche mafiose, un Paese dove non si deve chiedere il permesso di qualche capo clan per lavorare autonomamente.
Durante il corteo sono stati scanditi i nomi delle oltre 700 vittime delle mafie.

Veltroni in Veneto: l’Italia deve ripartire dal lavoro

 Per la seconda volta in una settimana Walter Veltroni incontra i lavoratori portuali. Se martedì ha incontrato i camalli genovesi, l’8 marzo è stata la volta della Compagnia dei Lavoratori Portuali di Venezia, a Porto Marghera. A loro Veltroni ha annunciato che “il Pd è già al lavoro per definire proposte concrete, con tanto di copertura finanziaria, a favore dell’aumento dei salari e delle pensioni, perchè l’Italia deve ripartire dal lavoro. Siamo un partito di persone serie e non spariamo parole: se facciamo delle proposte – rivendica – indichiamo anche le coperture. Ai lavoratori portuali chimici incontrati a Mestre Veltroni ha ricordato che la destra si è opposta all’aumento dei salari e degli stipendi che insieme potevamo fare anche nei giorni scorsi in Parlamento”.

Pannella conferma di aver accettato la politica delle candidature nel PD

 Accordo raggiunto tra Partito Democratico e Radicali. Marco Pannella ha confermato i contenuti dell’accordo, ed annunciato la continuazione “dell’impegno strategico in favore del Partito Democratico”. Poco prima a confermare l’avvenuto accordo era stato il coordinatore democratico Goffredo Bettini: “‘Ho ricevuto tramite una lettera l’accettazione formale dei Radicali alla nostra proposta sulle liste”.

Tiene l’accordo tra Partito Democratico e Radicali, che hanno accettato le proposte di Veltroni sulla composizione delle liste. “Continua la mobilitazione per la difesa del valore della parola data e della lealtà ai patti conclusi – ha detto Marco Pannella – Prosegue l’impegno strategico in favore del Partito Democratico, anche se occorrerebbero meno nervosismi di quelli visti in questi giorni”.

Lumia capolista al Senato in Sicilia: Rita Borsellino ringrazia Veltroni

 Veltroni: lotta contro le mafie al centro del programma del Pd
“La battaglia contro le mafie, contro la criminalità organizzata, per la difesa della legalità, è al centro non solo del programma e della concreta azione del Partito democratico, ma della sua stessa identità. Vale per tutto il Paese, per tutta l’Italia, e vale in particolare per quelle regioni e aree del Mezzogiorno dove le vite dei cittadini e lo sviluppo di interi pezzi di territorio vanno liberati dal condizionamento delle organizzazioni mafiose.

La lotta alla mafia è una concreta e difficile pratica, non è sufficiente legarla ad una persona. E’ un impegno collettivo e di tutto il Partito democratico. La stessa scelta coraggiosa che Anna Finocchiaro ha fatto ne è la più evidente delle dimostrazioni.

Sono convinto che contro la mafia sia indispensabile schierare e spendere tutte le migliori energie della società e delle istituzioni. Ho chiesto perciò al professor Ignazio Marino, candidato anche nel Lazio, di rinunciare alla sua doppia candidatura per far posto, come capolista al Senato in Sicilia, a Beppe Lumia. Il professor Marino, per la sua sensibilità e il suo amore per la Sicilia, ha accettato la mia proposta”.

Veltroni: “Malpensa e Alitalia cammineranno ognuna sulle proprie gambe”

 Il destino dell’aeroporto lombardo si deve sganciare da quello della compagnia di bandiera. E’ l’opinione espressa dal segretario del Pd, Walter Veltroni durante la tappa di Massa del giro dell’Italia nuova. Il futuro di Alitalia deve essere “affidato alle logiche del mercato internazionale. Ci vuole gradualità – ha detto Veltroni – ma si deve aiutare Malpensa a decollare perchè è ferma per responsabilità che sono molteplici. Gli slot di Alitalia che possono essere occupati da altri devono essere liberati. Malpensa deve accedere a tutte le offerte: allora sì che anche nel settore aereo l’Italia potrà prendere forza”.

Per Veltroni sono state parole affrettate quelle pronunciate ieri su Alitalia da Silvio Berlusconi, che si è detto critico sulla contrattazione in corso, a dieci giorni dalla scadenza della trattativa esclusiva con Air France-Klm. “La politica ha delle responsabilità e quando qualcuno parla deve capire che le sue parole possono avere degli effetti – ha ribadito dal palco di Massa – L’effetto delle parole di ieri è stato il crollo in borsa delle azioni di un’azienda che occupa decine di migliaia di persone. Il destino di Alitalia è importante, non può esserci un grande paese senza una grande compagnia aerea. Dobbiamo fare in modo che Alitalia rimanga con le sue basi in Italia, ma non si possono negare accordi internazionali sulla base del libero mercato. È stata fatta una gara, la valutazione di mercato ha portato a fare una scelta e deve essere il mercato a fare la grandezza. Dobbiamo fare in modo che la compagnia nazionale rimanga sulle basi del nostro paese e non si neghi ad Alitalia la possibilità di fare accordi internazionali che fanno parte del libero mercato”.