Sulle pensioni, dal governo Berlusconi ci furono “fatti concreti e non solo impegni”. Lo ha ricordato oggi Gianfranco Fini, ribadendo ciò che ha detto Silvio Berlusconi, cioè che, se vincerà il Pdl, “le pensioni saranno adeguate all’inflazione”.
Fini parlando ad Anguillara, in provincia di Roma, ha aggiunto: “E’ positivo che si affronti il problema reale del potere d’acquisto delle pensioni. I pensionati hanno memoria e va ricordato che quando abbiamo governato furono poco meno di due milioni i pensionati che videro aumentate le pensioni minime a 516 euro”. “Quindi fatti e non impegni – ha affermato Fini -, mentre il governo Prodi non solo non ha mantenuto gli impegni aumentando le pensioni, ma ha anche aumentato le tasse ai pensionati. Va ricordato inoltre che per il futuro governo noi proponiamo di mettere le pensioni al riparo del costo della vita e quindi adeguate all’inflazione”.
Partiti
Santanchè ( La Destra ): Berlusconi vede donne solo orizzontali
“Le donne per andare in Parlamento lo possono fare solo con me. Vorrei fare un appello a tutte le donne italiane. Non date il voto a Silvio Berlusconi, perchè Silvio
Pensioni, la rivoluzione PD
“L’aumento del costo della vita è diventato insostenibile, specie per la fasce più deboli. Dobbiamo garantire ai nostri pensionati livelli di sussistenza dignitosi”. Il segretario del PD Walter Veltroni, intervenendo in conferenza stampa a via Sant’Andrea delle Fratte, ha presentato le proposte del Partito Democratico in materia di innalzamento delle pensioni. Una ricetta, quella del PD, che si propone in primo luogo interventi immediati di incremento reale della somma percepita dai pensionati. Un aumento pari a circa 400 euro annui per i redditi tra gli 8mila e i 25mila euro entro il prossimo luglio.
“L’innalzamento dei costi delle materie prime, la fissazione dei prezzi nel momento del passaggio dalla lira all’euro hanno creato una situazione economica, dal punto di vista dei redditi percepiti, soprattutto dalle fasce più deboli, difficilmente sostenibile”. La proposta economica del Partito Democratico si pone come obiettivo quello di invertire questa tendenza.
In campo previdenziale, si punta all’entrata in vigore di norme che vadano ad incrementare le misure introdotte con il Decreto Legge dello scorso luglio. Misure che portarono delle significative novità a favore dei pensionati di età superiore ai 64 anni, con un reddito annuo non superiore a 8.675,03 euro, e che interessarono più di tre milioni di persone la cui pensione è stata aumentata di una somma aggiuntiva tra 336 e 504 euro. Somma che venne da subito identificata con il nome di “14° mensilità”.
Bonino (Radicali): il Pd ci considera inutili o dannosi
Emma Bonino torna a criticare gli alleati del Pd per l’organizzazione della campagna elettorale, dalla quale i Radicali sono stati tenuti fuori e si chiede se per il Pd la loro presenza venga considerata “inutile o dannosa”.
“Quando abbiamo siglato l’accordo mi pare si sia parlato anche di una percentuale degli spazi televisivi destinati ai candidati Radicali – dice la capolista Pd in Piemonte ai microfoni di radio Radicale -. Che ne è stato? Ho saputo solo quando c’era già stato, di un giro di Veltroni in Piemonte, dove sono candidata, e che viene considerata una regione a rischio. Quello che voglio dire è che sembra che il Pd possa, voglia e debba fare a meno di noi.
Ministero della Giustizia: la provocazione di Antonio Di Pietro ad alleati e avversari
“Se la coalizione di cui faccio parte vincerà le elezioni dovrà affrontare immediatamente un problema: “Quale ministero assegnare ad Antonio Di Pietro?”. E’ un problema così serio da essere dibattuto continuamente, e senza che io abbia avanzato alcuna richiesta, sia dal centro destra che dal centro sinistra. Il partito di Berlusconi non vuole che diventi ministro della Giustizia. Da parte del capo del PDL è assolutamente comprensibile. Il mio obiettivo è infatti di cancellare subito le leggi ad personam e di far funzionare la macchina della Giustizia per ripristinare in questo Paese la certezza della pena e l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
Lega Nord: Sarà l’imprenditoria padana a salvare Malpensa e Alitalia
“L’orgoglio e le capacità dell’imprenditoria padana e non, capeggiata da Berlusconi, impediranno “rapina” e libri in tribunale e permetteranno di dare vita ad una compagnia di bandiera degna di tale
Casini attacca Berlusconi sulla gestione politica del caso Alitalia
Ospite della trasmissione televisiva “In mezz’ora”, il leader dell’UDC Pierferdinando Casini ha offerto la sua visione sulla recente polemica politica montata sulle recenti ipotesi di salvataggio di Alitalia: “Penso che
Manifesto del Pd sul lavoro
Impegnati nel mondo del lavoro come rappresentanti dei lavoratori o degli imprenditori, o come studiosi, abbiamo accettato la candidatura nelle liste del Partito Democratico perché siamo convinti che la realizzazione del suo programma può migliorare incisivamente la competitività del nostro sistema economico, la qualità del nostro tessuto produttivo e le condizioni di sicu-rezza e benessere di tutti, a cominciare da chi è più a rischio di precarietà e povertà.
Siamo ben consapevoli che tra lavoratori e imprenditori è fisiologico il contrasto di interessi sulla spartizione del frutto del loro comune lavoro nell’impresa: comporre questo contrasto, anche attraverso nuove forme di democrazia economica e partecipazione, spetta esclusivamente al sistema di relazioni sindacali, in piena autonomia dalla politica. Compito della politica, del Governo del Paese, su di un piano diverso e autonomo da quello delle relazioni sindacali, è invece di interpretare e tradurre in misure efficaci un interesse comune di lavoratori e imprenditori: quello al migliore possibile funzionamento complessivo del sistema economico nazionale, in particolare del mer-cato del lavoro, per consentire la massima crescita dell’occupazione e della ricchezza prodotta. E garantire che nessuno ne sia escluso.
La Destra: dopo il monito di Agcom, subito riequilibrio TG o contenzioso
La Destra esprime “soddisfazione per la decisione dell’Agcom, seguita all’esposto presentato mercoledì scorso dal segretario Francesco Storace, in cui si denunciava il gravissiono squilibrio dell’informazione ai danni del nostro partito”.
Alessandri (Lega): Sull’indulto, dalla sinistra solo lacrime di coccodrillo
Quando Franceschini parla dell’indulto come una scelta subita sfiora il ridicolo. Subita da chi?”. Questa la secca replica del presidente federale della Lega Nord, Angelo Alessandri alle parole del numero due del Pd. “Franceschini – sostiene l’esponente del Carroccio – chieda scusa per l’indulto al Paese e a tutti i famigliari delle vittime che hanno pagato sulla propria pelle questa scelta vergognosa che, lo ricordo, non è mai stata compiuta quando la Lega era al governo. Perché è vero che si tratta di un provvedimento parlamentare, ma se non c’è la volontà politica, l’indulto in Parlamento non passa. Per oltre un anno la sinistra ha difeso il provvedimento con arroganza, ora se ne pente.