PdL: Formigoni vicepresidente di Forza Italia e Verdini coordinatore organizzativo

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha nominato l’onorevole Denis Verdini coordinatore organizzativo di Forza Italia, con il compito di gestire la fase politica e organizzativa della nascita del Popolo della Liberta’, e ha contestualmente nominato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, vicepresidente nazionale di Forza Italia. Insieme avranno il compito di gestire con i rappresentanti delle altre forze politiche che hanno aderito al Popolo della Liberta’ il processo costituente del nuovo grande movimento politico che unisce finalmente i moderati, i liberali, i cattolici, i laici, i riformisti, cioe’ tutti gli italiani che non si riconoscono nella sinistra.

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Bossi a tutto campo su riforme, governo, alleati

 La priorità del nuovo Governo? “La sicurezza”. La Bossi-Fini verrà ritoccata? “No, la legge c’è, basta applicarla” bene”. I rapporti con gli alleati? “Voteremo la fiducia a Berlusconi, confidando nel fatto che rispetterà gli impegni. Fino ad ora l’ha sempre fatto”. I ministeri? “La quadra dovrebbe essere quella trovata, ma se i ministeri fossero tutti della Lega, i problemi del Paese verrebbero risolti in due settimane”.

E’ un Umberto Bossi pimpante e ciarliero quello che si concede volentieri alle domende dei giornalisti che affollano il cortile di Montecitorio nel giorno di inaugurazione della XVI legislatura repubblicana. Accolto da un fragoroso applauso al suo ingresso in Aula (tributatogli non solo dai deputati di centrodestra, ma anche da molti rappresentanti del centrosinistra), il segretario del Carroccio ha toccato più o meno tutti i temi più attuali della politica italiana.

Veltroni: Non si torna indietro

 “Abbiamo fatto una scelta coraggiosa e di innovazione per la quale paghiamo anche dei prezzi, ma non torneremo indietro”. Con queste parole il segretario del PD alter Veltroni ha sintetizzato l’esito dell’ufficio politico tenutosi a Montecitorio. “Il partito – ha aggiunto Veltroni – è nato solo sei mesi fa, ha ereditato una situazione difficile e ha raggiunto in poco tempo una dimensione europea. Ci dobbiamo ora preparare per le prossime scadenze elettorali per dare un’alternativa agli elettori”.

Il leader democratico torna sull’esito delle elezioni amministrative del 27 e 28 aprile e in particolare sulla sconfitta di Francesco Rutelli a Roma. “Un dato grave e pesante – ha riconosciuto – però anche molto più complicato i quel che è apparso nelle prime ore. Abbiamo vinto in altre città, come Udine, Vicenza, Ivrea. E’ un risultato importante perchè conferma che il voto del Nord è stato anche diverso da quello che sembrava all’inizio, tutto spostato sul centrodestra”.

Schifani (PdL): Il Palazzo non deve più parlare a se stesso ma ai cittadini

 Renato Schifani è il nuovo Presidente del Senato. Alla prima votazione ha ottenuto 178 voti a fronte di una maggioranza richiesta di 162 voti. Nel suo discorso di insediamento, Schifani ha delineato i tratti del proprio mandato:

“Sento forte la necessita’ di un impegno crescente per la sicurezza e per l’affermazione dei valori di legalita’, perche’ ho vissuto, insieme a tutti gli altri siciliani, il dolore di vedere la mia terra ferita, vessata, umiliata e, insieme, l’orgoglio di vedere una Sicilia che non si e’ mai piegata ne’ mai data per vinta ed e’ stata capace invece di rialzarsi e gridare il suo rifiuto della violenza, della prepotenza e dell’illegalita’”.

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Veltroni: Soro e Finocchiaro capigruppo; scheda bianca per le presidenze delle Camere

 Quasi il primo giorno di scuola per deputati e senatori del PD. Alla vigilia dell’insediamento delle Camere il segretario del PD, Walter Veltroni, ha incontrato i neoeletti a Palazzo Marini, indicando la sua preferenza per la riconferma di Anna Finocchiaro a capogruppo del Senato e di Antonello Soro alla Camera. Ma decideranno deputati e senatori con il loro voto.

“Soro e Finocchiaro hanno dimostrato capacità, forza e autorevolezza – ha ribadito Veltroni – e Anna in particolare ha vissuto una situazione drammatica al Senato per un anno e mezzo garantendo l’unità del gruppo e la coesione della coalizione. Ha anche affrontato una battaglia difficile in Sicilia con energia e passione. Penso sia giusto riconfermarli”. A sostegno della sua proposta il segretario del Pd ha ricordato come ci siano “due scadenze nel 2009, le europee e il congresso, e penso che in questa fase di avvio della legislatura sia bene andare ad una soluzione la più condivisa possibile”.

Governo, è il giorno del tutto per tutto tra Bossi e Berlusconi

Quella di oggi potrebbe essere una giornata decisiva per la formazione del quarto governo Berlusconi. Il leader del Pdl e premier in pectore Silvio Berlusconi ha lasciato stamane, intorno alle 8.30, la sua residenza romana di palazzo Grazioli. Il Cavaliere è atteso ad Arcore, dove incontra Umberto Bossi.

Il 25 aprile Berlusconi riceve Ciarrapico – Veltroni: Uno sfregio alla democrazia

 La Festa della Liberazione è la festa di tutti. E’ la festa dell’Italia, il momento in cui si ricordano quelle persone, quei ragazzi che sacrificarono la loro vita per permettere a questo Paese di uscire dal fascismo e cominciare un lungo cammino di libertà e democrazia. E’ la festa di tutti, e ognuno decide in coscienza di passarla come meglio crede. C’è chi sfila al fianco dei partigiani, chi lotta per battaglie democratiche, c’è anche chi protesta contro le cose che non vanno, chi butta in piazza tutto il suo impegno civile e politico.

C’è poi chi decide di passare il 25 aprile invitando a casa una persona che ha dichiarato di non avere mai rinnegato il ventennio fascista. In democrazia, si sa, (quasi) tutto è concesso, ma questo tipo di comportamento, indipendentemente da chi ne è il protagonista, meriterebbe una censura da parte di tutti i cittadini liberi di questo paese.