La saga Alitalia sta assumendo le dimensioni della farsa. Sembra che al governo delle migliaia di famiglie che da mesi vivono con il fiato sospeso per le sorti della compagnia di bandiera non interessi proprio nulla. Dopo aver cinicamente bloccato in campagna elettorale l’unica soluzione concreta che aveva preso forma, costringendo di fatto Air France ad abbandonare ogni tipo di trattativa, oggi la situazione è più confusa che mai, nonostante i ripetuti annunci fatti da vari esponenti del governo.
La sostanza comunque è chiara: le “cordate” sventolate a marzo e aprile sono rimaste dei sogni irrealizzati e le soluzioni oggi percorribili sono molto più ridimensionate rispetto a quella di Air France, che prevedeva circa 2.000 –contro una cifra probabilmente triplicata, oggi si va dai 5.000 ai 7.000 esuberi – ed un piano di rilancio industriale. E quali sono le prospettive a oltre tre mesi dalle elezioni?
La Camera dei Deputati approva definitivamente la manovra economica con 314 sì, 230 no e un astenuto, dopo aver incassato la fiducia nel pomeriggio con 312 i voti a favore e 239 contrari. Il Partito Democratico ha negato la fiducia al governo e bocciato nettamente una manovra depressiva che non risponde alle esigenze di crescita e di sviluppo economico né contrasta la grave crisi che sta investendo il Paese, ma taglia alcuni capitoli di spesa fondamentali dal punto di vista sociale, non mettendo in campo nessuno strumento per l’equità e per l’innalzamento del potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni.
Si indebolisce la lotta all’evasione fiscale e al lavoro nero. Tra i tanti punti di criticità della manovra del governo Berlusconi c’è anche l’allentamento della battaglia condotta con successo dal governo Prodi contro l’evasione e l’elusione fiscale e quella contro la diffusione del lavoro sommerso, insieme al precariato, una delle cause principali della lunga catena di morti bianche che continua ad attanagliare il nostro Paese.
L’intervista ad ‘Avvenire’ del leader Udc, Pier Ferdinando Casini.
“Quando in campagna elettorale dicevamo che vogliamo annientare la mafia, la camorra e la ‘ndrangheta e quando lo abbiamo ripetuto a Casal di Principe non dicevamo per scherzo e questa proposta di legge va proprio in quella direzione”. Con queste parole, il segretario del Partito Democratico Walter Veltroni, affiancato dal ministro ombra della Giustizia Lanfranco Tenaglia e dal senatore Giuseppe Lumia, ha presentato alla stampa, dopo la riunione del governo ombra del PD, la proposta di legge sul rafforzamento della legge 41-bis.
Sul piano di rinascita descritto da Berlusconi per Alitalia, che pervede circa cinquemila esuberi, l’acquisizione di novanta nuovi aerei ed il ripristino delle più importanti rotte internazionali, è intervenuto Michele Meta, capogruppo del PD della commissione Trasporti della Camera: “Berlusconi paventa scenari disastrosi”. E aggiunge: “”Il governo, in piena linea con i contenuti della manovra finanziaria, deprime e danneggia il sistema paese e propone anacronistiche ricette. Dopo il criminoso atto che ha fatto saltare l’accordo con i francesi, la soluzione che si prospetta oggi per Alitalia non solo è confusa ma è soprattutto dannosa: una compagnia di scala nazionale è la risposta domestica ad un problema strategico internazionale; gli oltre 5.000 esuberi sono un atto criminoso, che poteva essere evitato, e la strategica messa in campo non ha futuro e le conseguenze disastrose si riverseranno immancabilmente su tutto il settore del trasporto aereo italiano e, in particolare su Roma”.