Torna l’Umberto Bossi degli anni ’90. Dito medio alzato contro l’inno d’Italia, attacco ai professori “terroni”, chiamata alla rivolta di 15 milioni di padani. E la definizione della nostra repubblica come di uno stato fascista. Niente male per il Ministro delle Riforme per il Federalismo del IV governo Berlusconi. Teatro dello show che agita la domenica di luglio è il congresso nazionale della Liga Veneta, a Padova. Parte dialogante, dice di essere pronto “ad accogliere le proposte del centrosinistra sul federalismo”. Poi deraglia. Inizia attaccando l’Inno di Mameli. “Non dobbiamo più essere schiavi di Roma. L’Inno dice che l’Italia è schiava di Roma…’, toh! dico io”. Un TOH sottolineato per chi non avesse capito dal dito medio levato, di fronte ai delegati. Sembra essere tornato il Bossi che invitava a usare il tricolore in bagno. Ed è così. L’amarcord prosegue sulle orme dei 300.000 fucili delle valli bergamasche dell’estate 1994. “Dobbiamo lottare contro la canaglia centralista. Ci sono quindici milioni di uomini disposti a battersi per la loro libertà. O otterremo le riforme, oppure sarà battaglia e la conquisteremo, la nostra libertà” Le parole corrono e così il ministro della repubblica italiana arriva a parlare di fascismo!
Lega Nord
Lega: Ok impronte a tutti, ma l’ordinanza Maroni resta
Il ministro dell’Interno Roberto Maroni accoglie favorevolmente la norma, inserita nella Finanziaria, che prevede la rilevazione delle impronte digitali a tutti i cittadini dal 2010 ma precisa che questo “non supera l’ordinanza sul censimento nei campi nomadi”, che quindi non verrà ritirata. “Tutto ciò che va nel segno di garantire maggiore sicurezza va benissimo”, spiega Maroni. Con la norma inserita in finanziaria, “il sistema della sicurezza avrà maggiori informazioni non solo per quanto riguarda i criminali, non solo per quanto riguarda le identificazioni di chi è sconosciuto, cioè coloro che vivono nei campi nomadi, ma anche un’identificazione più certa per chi è già conosciuto, i cittadini italiani iscritti all’anagrafe. L’iniziativa dà più strumenti per avere le certezze che servono per garantire sicurezza. E’ una norma che approvo in pieno, ma che non cambia nulla rispetto all’azione che stiamo facendo perchè questa è un’azione che stiamo facendo adesso per riconoscere e dare un’identità a chi un’identità non ce l’ha: non sappiamo chi c’è nei campi nomadi”. “Perchè dovrei ritirare l’ordinanza? E’ un’ordinanza che riguarda il censimento nei campi nomadi per ottenere l’identificazione di chi c’è. Si fa attraverso i rilievi fotosegnaletici, tra cui le impronte digitali.
Vaccari (Lega): Bene documento sul Dpef, ora il federalismo fsicale
“Ridurre il costo complessivo dello Stato, rendere più efficace l’azione della pubblica amministrazione, ridurre il peso burocratico che grava sulla vita dei cittadini, sulle imprese e sulle amministrazioni locali e
Bossi: Entro fine legislatura una rete Rai a Milano
L’ipotesi di spostare una rete Rai a Milano fa ancora parte del programma di Governo del Centrodestra. Lo ha ricordato il ministro delle Riforme, Umberto Bossi, in una intervista rilasciata
Lo Stop al censimaneto dei Rom non viene dal Commissario Ue
“Le dichiarazioni divulgate, attraverso un’agenzia, da alcuni organi di informazioni italiani non provengono affatto dal Commissario competente per materia, ma semplicemente dal portavoce del Commissario Orban, incaricato per il multilinguismo,
La Lega fa i conti sul risparmio derivante dal federalismo fiscale
Un risparmio di 26 miliardi di euro, a regime, per lo Stato e di 2.500 euro all’anno per ogni cittadino. Sono gli effetti dell’introduzione del federalismo fiscale, secondo i calcoli fatti dal senatore leghista, Massimo Garavaglia intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it. “C’e’ indubbiamente un risparmio notevole, a regime, per le finanze dello Stato, che si puo’ quantificare in due modi – spiega l’esponente del Carroccio -. Da un lato facendo riferimento allo studio dell’Unioncamere del Veneto sui costi del non federalismo, che stima in 26 miliardi di euro l’anno il costo per il fatto che in l’Italia il personale pubblico e’ distribuito malamente. Noi abbiamo il 53 per cento del personale nei ministeri centrali contro l’11 per cento della Germania. Riportando anche in Italia la percentuale tedesca, avremmo un risparmio di 26 miliardi di euro l’anno per le casse dello Stato, solo distribuendo e utilizzando meglio il personale pubblico. Ovviamente a regime.
Calderoli: In Europa serve il coraggio di cambiare
“Un bravo al presidente Napolitano che per primo ha ipotizzato qualcosa di diverso per l’Europa. L’Europa deve esserci, ma deve essere un’Europa negli interessi dei cittadini degli Stati membri: è
Maroni: Clandestini, moschee, rom, centri sociali…la musica è cambiata
Ieri il ministro dell’Interno, Roberto Maroni è a Milano, dove ha incontrato il Prefetto e il sindaco, Letizia Moratti. Nella conferenza stampa seguita al vertice, sono stati molti i temi
Grazie alla Lega, pene più severe e maggiore controllo del territorio
“Grazie all’accoglimento del nostro emendamento non sarà più possibile la sospensione della pena detentiva per i seguenti reati: atti osceni, violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo, furto e tutti i delitti aggravati dalla clandestinità, produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e psicotiche”. Lo hanno reso noto i senatori della Lega in commissione, Rosi Mauro, Lorenzo Bodega, Sergio Divina, Gianpaolo Vallardi e Sandro Mazzatorta.