Giustizia. Il presidente della Camera Fini: “La Costituzione va rispettata sul principio di assoluta indipendenza di tutti i magistrati”

 Il presidente della Camera Gianfranco Fini riferendosi alle ipotesi di riforma della giustizia chiarisce: “Un conto è la separazione delle carriere dei magistrati, un altro è che il pm sia sottoposto ad altri poteri se non a quello dell’ ordine giudiziario”.

Ricordando poi che in Parlamento sono pendenti diverse proposte di riforma dell’ ordinamento giudiziario, Fini ribadisce: “Su un tema di cui si è discusso come l’ ipotesi di carriere separate per i magistrati non ho cambiato opinione sul fatto che la Costituzione va rispettata sul principio di assoluta indipendenza di tutti i magistrati”.

In quanto alle prospettive di riforme istituzionali: “Sulla fine del bicameralismo perfetto, sulla riduzione dei parlamentari e su nuove forme di equilibrio tra potere esecutivo e legislativo si possono fare riforme che siano approvate con una larga maggioranza quale è quella prevista dall’ articolo 138 della Costituzione, indispensabile per evitare l’ ipotesi non automatica ma già attivata in passato di un referendum confermativo”.

L’ Associazione nazionale magistrati contro Silvio Berlusconi

 Durissima la reazione dei magistrati attraverso Anm e Csm alle accuse rivolte da Silvio Berlsuconi a Porta a Porta (“I pm di Milano hanno insabbiato le indagini su Unipol”). Prima è l’ Associazione nazionale magistrati a farsi sentire: “Una grave interferenza su procedimenti in corso, che costituisce l’ ennesima manifestazione dell’ intolleranza dell’ onorevole Berlusconi nei confronti dell’ indipendente svolgimento delle indagini e di una giurisdizione autonoma dai voleri della politica”.

La lotta alla mafia “non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell’ ordine, esposti in prima linea nell’ azione di contrasto alla criminalità mafiosa”. L’ Associazione nazionale magistrati (Anm) esprime perciò indignazione per le dichiarazioni inaccettabili del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sulle procure di Milano e Palermo.

“Ancora una volta l’ onorevole Berlusconi – lamenta in un documento la giunta del sindacato delle toghe – definisce folli i magistrati che hanno come unica responsabilità quella di esercitare le loro funzioni al servizio del Paese, senza condizionamenti”.

Da Assoedilizia Achille Colombo Clerici: graffiti vandalici e processo per direttissima

 Con riferimento al fermo, come riportato dalle agenzie di stampa, e alla denuncia, in data odierna, da parte delle forze dell’ ordine, dei tre writers che hanno insozzato le carrozze delle FNM, il presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici dichiara:

“Con l’ entrata in vigore delle nuove norme penali sul reato di imbrattamento di edifici e di mezzi di trasporto, per il quale sussiste la procedibiltà d’ ufficio ed un aggravamento delle sanzioni, risulta più agevole e più severa la condanna di questi vandali.

Ci auguriamo che la magistratura ordinaria, in simili casi, ove ricorrano le condizioni, dia corso a processi per direttissima affinché la condanna penale intervenga in tempo reale anche ai fini della sua esemplarietà”.

Regione Lombardia. Nasce il Comitato per la legalità. Un Pool di super – saggi contro il crimine negli appalti

 I magistrati Salvatore Boemi e Giuseppe Grechi, il gen. Mario Mori e il col. Giuseppe de Donno sono i quattro grandi “servitori dello Stato” che Roberto Formigoni ha chiamato ad affiancarlo per dar vita al “Comitato per la legalità e la trasparenza delle procedure regionali”, e che hanno dato la loro disponibilità del tutto gratuita a supportare il presidente della Lombardia in una azione di vigilanza preventiva e di contrasto a eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti delle grandi opere regionali.

“Ho dato vita a questo Comitato – spiega Formigoni – per dichiarare guerra aperta alla illegalità, naturalmente rigorosamente nell’ ambito delle competenze che ha la Regione”.

Il presidente rivela di aver percepito, da vari segnali, un rischio ambientale notevole a fronte di una grande mole di cantieri aperti o prossimi ad esserlo, soprattutto strade, ferrovie e ospedali, per 11 miliardi di investimenti nei prossimi anni.

“Ho un duplice dovere – spiega il presidente lombardo – quello di aiutare le realizzazione delle infrastrutture di cui la nostra società ed economia lombarde hanno fame e sete; e quello di vigilare perché le opere siano effettuate da ditte sane e serie, diano lavoro a cittadini irreprensibli e aiutino la ripresa dell’ economia. Quindi ho il dovere di fare tutto il possibile per prevenire e scongiurare infiltrazioni”.

L’ anniversario di Borsellino, Napolitano: “Eredità preziosa per la società civile”

 Cerimonia commemorativa ieri mattina alla Caserma “Lungaro” di Palermo per ricordare il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta morti nella strage di via D’ Amelio il 19 luglio del 1992. Corone di fiori sono state deposte dalle autorità sulla lapide nella sezione scorte che ricorda gli “angeli custodi” di Borsellino e tutti gli altri poliziotti uccisi da Cosa nostra.

Presente alla cerimonia, tra gli altri, il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, ma anche il Prefetto Giancarlo Trevisone, l’ assessore regionale al Territorio e ambiente Mario Milone, il sindaco Diego Cammarata, il vicecapo della Polizia Francesco Cirillo, il questore Alessandro Marangoni, il generale dei Carabinieri Enzo Coppola, il generale della Finanza Domenico Achille e tutte le altre autorità militari di Palermo.

Due soli i magistrati presenti alla cerimonia: Egidio La Neve e Leonardo Guarnotta, quest’ ultimo amico personale di Paolo Borsellino. Assenti, invece, i cittadini. Sul luogo anche i familiari degli agenti di scorta uccisi nella strage di via D’ Amelio, compreso Manfredi Borsellino e Agnese Piraino Leto, rispettivamente figlio e vedova del giudice, oltre a Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone.

“Basta col dire che i palermitani sono assenti alle commemorazioni per Paolo Borsellino, in questi giorni ci sono state diverse manifestazioni e i palermitani hanno risposto bene, facendo delle scelte. Come bene hanno risposto le tante persone provenienti da tutta Italia. Chi non ha risposto è lo Stato che avrebbe dovuto essere presente nonostante le possibili contestazioni, raccogliendole e confrontandosi con la città che ricorda e che non vuole dimenticare”.

Ddl Alfano. “Dal Csm nessuna bocciatura, ma un parere” dice il vice presidente Nicola Mancino

 “Il rinvio ad una riunione successiva del plenum del Csm dell’ esame del parere espresso dalla competente Commissione consiliare sulla riforma del processo penale è stato opportuno. Non solo per approfondire le valutazioni espresse in Commissione, ma anche per distinguere il momento della formulazione del parere dal momento della risoluzione finale, che è quello della competente sede plenaria”.

Lo ha affermato il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, a conclusione del dibattito in Assemblea plenaria sullo schema di parere predisposto dalla VI Commissione consiliare, sottolineando poi che i titoli di alcuni quotidiani parlano, con una indebita forzatura, di bocciatura della riforma del processo penale.

Condivisibile è, invece, il commento del Ministro della Giustizia Alfano, quando mette in risalto che quello del Csm è un parere, non una bocciatura. Del resto, il Csm è ben consapevole dell’ importanza dell’ invito rivoltogli dal Capo dello Stato a non dilatare i propri spazi di intervento.

Violazione della privacy e tentata truffa. Indagato il reporter che a Capodanno fece centinaia di foto a Villa Certosa

 Sono queste le ipotesi di reato contestate dalla Procura di Roma al fotografo Antonello Zappadu, l’ autore degli scatti “rubati” a Villa Certosa, all’ aeroporto Costa Smeralda e al residence Country di Porto Rotondo, che immortalano Silvio Berlusconi e i suoi ospiti. Il procuratore Giovanni Ferrara e il pm Simona Maisto hanno delegato ai carabinieri il sequestro preventivo delle foto oggetto delle indagini. Nel pomeriggio, a Cagliari, Antonello Zappadu ha consegnato ai carabinieri un dvd con circa duecento foto. Ora la Procura di Roma dovrà valutare se trasferire, per competenza, il fascicolo alla Procura di Tempio Pausania.

Secondo la tesi del legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, quelle foto sono una violazione della privacy perché – come si legge nell’ ulteriore documentazione inviata al Garante per la privacy, invitato a intervenire per palese interferenza illecita nella vita privatai luoghi fotografati, nella quasi totalità, non sono affatto esterni ma abitazioni o loro immediate pertinenze quali terrazze o balconi. In alcuni casi, addirittura, i soggetti sono fotografati all’ interno di abitazioni e al di là dei vetri chiusi. E ciò è davvero inaccettabile. L’ ipotesi di reato di tentata truffa nasce, invece, dalla vicenda della trattativa per la vendita delle foto.

“Nella magistratura italiana ci sono grumi eversivi”, dice il premier. Fischi ma anche applausi

 “Nella magistratura italiana ci sono grumi eversivi. E, anche per questo, io non lascerò la politica fino a che non ci sarà la separazione delle carriera tra pm e giudici”. Il presidente del Consiglio Berlusconi riapre la polemica sulla giustizia intervenendo all’ assemblea di Confesercenti e puntando il dito contro le “toghe rosse”.

Le parole del premier sono state accompagnate da parecchi fischi, ma anche da applausi. “Pensate – ha aggiunto – che qualcuno dice a me fatti processare ma io sono il campione degli imputati. La Guardia di Finanza – ricorda – ha compiuto 587 visite alle mie aziende, e ho affrontato 2567 udienze in cui mi sono dovuto difendere, 9 in una sola settimana. Quando mi hanno detto di governare il Paese io ho posto la condizione che questa magistratura, che prima delle scadenze elettorali è intervenuta sempre, non potesse perseguirmi: non devo subire le aggressioni delle toghe rosse” rincara Berlusconi, suscitando nuovi fischi da una parte della platea.

Ma il premier non demorde e sfida i contestatori: “Domani i giornali diranno che mi avete fischiato, ma siete pochi, siete percentualmente irrilevanti. Io ho le spalle larghe, non ho paura di essere contestato, perché mi rafforzo nell’ idea di voler lavorare per il bene del Paese”. La replica di Berlusconi è immediata: “Siete in 4 o 5 a fischiare, siete percentualmente irrilevanti”.

I primi fischi, all’ inizio piuttosto isolati, sono partiti all’ indirizzo del premier dalla platea quando Berlusconi ha parlato di Alitalia. “Volevano vendere Alitalia ad Air France”, stava dicendo, quando dalla platea (ed in particolare dalla galleria dell’ auditorium) è partito qualche fischio, ma anche alcuni applausi. Il Cavaliere ha prontamente reagito sfidando i delegati contestatori: “Contestate pure, perché ho voglia…”, ha detto con un gesto della mano come per dire di essere pronto al confronto.