Caso Rai – Agcom. Scontro Alfano e Csm

 Caso Rai – Agcom. Scontro Alfano e Csm. Sempre più aspro lo scontro sull’ ispezione alla procura di Trani, che ha messo sotto inchiesta il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il Comitato di presidenza del Csm ha dato il via libera alla pratica chiesta dalla maggioranza dei consiglieri per verificare se il mandato degli ispettori possa interferire nell’ inchiesta della procura pugliese.

Mancino: ispezione legittima

 Mancino: ispezione legittima. Il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, replica al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che aveva accusato il Csm di violare la Costituzione per aver aperto una pratica sull’ ispezione a Trani. “Il Comitato di presidenza del Csm non ha messo in discussione la legittima facoltà del ministro di inviare ispettori alla procura di Trani; ma ha anche precisato che nessuna ispezione può interferire nelle indagini giudiziarie“.

Alfano: ”I magistrati cerchino la talpa”

 Alfano: ”I magistrati cerchino la talpa’‘. A proposito della pubblicazione di intercettazioni sulla inchiesta della Procura di Trani Angelino Alfano dice: “Noi chiediamo alla magistratura di fare uno sforzo per individuare i responsabili delle fughe di notizie. Noi pensiamo che ci voglia una maggiore serietà nell’ affrontare la questione della riservatezza, anche quando ci troviamo di fronte a intercettazioni che possono coinvolgere soggetti che non c’ entrano nulla con le indagini. È gravemente immorale, oltre che illegale far sì che queste finiscano sui giornali. Se i magistrati di una determinata procura ritengono che la talpa sia dentro quell’ ufficio inviino le carte alla procura competente, perché indaghi sulla procura in cui si ritiene che possa esserci la talpa. Se invece non ritengono che là dentro ci possano essere delle talpe, indaghino loro stessi, ma qualche risultato su questo lo portino”.