Il ritorno del voto in condotta “responsabilizza tutto il sistema scolastico: gli insegnanti, che prima non avevano strumenti per colpire gli atteggiamenti negativi, e gli stessi alunni”. Così si è espresso il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, al termine del Cdm che ha approvato il suo disegno di legge che prevede la reintroduzione del voto in condotta come elemento decisivo anche per stabilire promozioni e bocciature. “Per valutare la maturita’ di un ragazzo – ha spiegato Gelmini – e’ certamente importante il profitto sulle singole materie, ma non basta. Ora viene data la possibilita’ al consiglio di classe di valutare la condotta e fare in modo che questa concorra al giudizio complessivo dello studente. Nei casi di grave insufficienza nella condotta questo elemento puo’ condurre anche alla non ammissione all’anno successivo.
Le cronache – ha ricordato – ci rappresentano una situazione sempre piu’ difficile: molti gli episodi di mancanza di disciplina, di bullismo, di violenze. Oggi gli insegnanti non hanno strumenti, la possibilita’ di intervenire, crediamo che la valutazione del comportamento possa essere un deterrente adeguato per prevenire comportamenti indisciplinati, e intanto il ministero approfondira’ progetti di studio sul disagio giovanile. Questo provvedimento responsabilizza l’intero sistema scolastico. Gli alunni sanno che saranno premiati se si comportano bene, puniti in caso di gravi mancanze disciplinari”.
Via libera da Palazzo Madama al decreto della manovra economica.
«Domani riunirò il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza, quindi mi incontrerò con il ministro La Russa per firmare il decreto che destina 3 mila militari nelle città, da lunedì 4 agosto». E’ stato lo stesso ministro dell’Interno Roberto Maroni, ad annunciare, nel corso della sua visita a Brescia, che domani alle 11 al Viminale sarà firmato il decreto per l’adozione del “Piano d’impiego del personale delle Forze Armate”, previsto dal Decreto legge n. 92/2008 approvato giovedì scorso.