Berlusconi accetta l’incarico da Napolitano e comunica la lista dei ministri

 Sono 21 i ministri del nuovo governo Berlusconi: 12 ministri con portafoglio e 9 senza portafoglio.
Il giuramento del governo si terrà domani, giovedì 8 maggio, alle 17 al Quirinale. Lo ha annunciato il segretario generale Donato Marra, dopo aver comunicato il conferimento dell’incarico a Silvio Berlusconi e la presentazione della lista dei ministri.

Berlusconi al Colle, al via le consultazioni. Calderoli, alla Lega 4 ministri

Silvio Berlusconi è salito al Quirinale, poco prima delle 13, per un colloquio con il presidente Napolitano durato 40 minuti. L’incontro tra il presidente del Consiglio in pectore e il capo dello Stato ha preceduto di poche ore l’avvio delle consultazioni da parte del presidente della Repubblica per la nascita del nuovo esecutivo. Berlusconi era accompagnato da Gianni Letta e all’uscita non ha rilasciato dichiarazioni. Anche il Quirinale mantiene il massimo riserbo sui contenuti del colloquio che sarebbe servito per uno scambio di valutazioni sul procedimento di formazione del nuovo governo.E questo pomeriggio al Quirinale è iniziata la prima giornata di consultazioni per la formazione del nuovo governo. Napolitano ha poi ricevuto il presidente del Senato, Schifani e il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Seguiranno i rappresentanti dei gruppi parlamentari fino al pomeriggio del 7 maggio quando le consultazioni si concluderanno con i presidenti emeriti della Repubblica.

D’Alema frena la Libia sul no a Calderoli ministro

 “La formazione del nuovo governo è una questione interna italiana, regolata da precise disposizioni costituzionali”. Con queste parole il ministro degli Esteri uscente Massimo D’Alema ha frenato l’offensiva diplomatica lanciata dalla Libia nei confronti del futuro governo Berlusconi, nel caso in cui di questo entrasse a far parte l’esponente della Lega Nord Roberto Calderoli. Da Tripoli, il figlio del leader libico Muammar Gheddafi, Saif El Islam, aveva parlato di “ripercussioni catastrofiche” se Calderoli fosse nominato nuovamente ministro.

Il ricordo corre al febbraio del 2006, all’incidente diplomatico provocato dallo stesso Calderoli che, da ministro delle Riforme, mostrò in diretta televisiva una maglietta con la riproduzione di una vignetta anti-Islam. Un episodio che scatenò l’assalto di gruppi di libici inferociti contro il Consolato italiano di Bengasi. Il bilancio di 11 morti e decine di feriti negli scontri che ne seguirono costrinse l’esponente leghista alle dimissioni.

Governo, se anche la Libia detta le condizioni…

Tornano le minacce verso l’Italia politica e verso il nuovo governo. Tornano da parte della Libia. Tornano dal possibile e futuro leader libico che non è Gheddafi padre ma suo figlio. Così, se Roberto Calderoli ridiventasse ministro del prossimo governo Berlusconi si avrebbero «ripercussioni catastrofiche nelle relazioni tra l’Italia e la Libia». Lo ha afferma Saif El Islam Gheddafi.

Governo, quasi pronta la squadra. Problemi sulla Giustizia. Spunta il nome di Pera


Tra, curve a gomito e salto di ostacoli Berlusconi sembra essere in dirittura d’arrivo per la formazione del governo.«Stiamo lavorando a 360 gradi ma niente nomi». Silvio Berlusconi continua a non voler ufficializzare ulteriori dettagli sulla composizione dell’esecutivo. Lasciando palazzo Grazioli, il premier in pectore ai giornalisti che gli chiedevano se la «squadra» fosse stata trovata, ha risposto: «Stiamo lavorando a 360 gradi per mettere in campo la migliore squadra possibile». Nessun commento, invece, sull’incontro con l’ex presidente del Senato, Marcello Pera (durato circa un’ora), che nel toto-ministri è dato in ascesa come possibile Guardasigilli.

Amato: In occasione della notte elettorale, il ministero dell’Interno sarà una casa di vetro

In occasione della notte elettorale il ministero dell’Interno sarà una ‘casa di vetro’, nella quale si lavorerà in base al principio di legalità, come sempre è stato fatto. Questo il punto fermo che il titolare del Viminale ha tenuto a ribadire e sottolineare a più riprese nel corso dell’incontro con i giornalisti avente ad oggetto la diffusione dei dati elettorali.

Il ministro Giuliano Amato ha annunciato poi l’invito rivolto agli ex ministri dell’Interno Maroni, Scajola, Pisanu e Bianco a trascorrere insieme a lui la “notte delle elezioni”.
«Mi rendo conto, – ha aggiunto il ministro – ed il passato ce l’ha dimostrato, che la notte elettorale è una notte del tutto particolare in cui si immaginano cose al di là del realizzabile. Ma il Viminale ha sempre praticato il suo lavoro in maniera corretta oggi come nel caso di chi mi ha preceduto. Qui non ci sono cassetti segreti per muovere le leve elettorali».

Consiglio dei Ministri: cellulari non ammessi per decreto in cabina elettorale

1 Aprile 2008 – La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:

il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 10,50 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Romano Prodi.
Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Enrico Letta.

In apertura dei lavori il Presidente Prodi e il Consiglio dei Ministri hanno espresso la più viva soddisfazione per la designazione della città di Milano quale sede dell’Esposizione Universale del 2015, decisa nella giornata di ieri dall’Assemblea generale del Bureau International des Expositions. Associandosi ai sentimenti di orgoglio espressi dal Capo dallo Stato, il Consiglio ha rivolto il più vivo apprezzamento alla Regione Lombardia, alla Provincia, al Comune di Milano e a quanti hanno concorso alla realizzazione di questo grande progetto, che ribadisce la vitalità del sistema Italia e la capacità della città di Milano di esprimere al meglio la sua potenzialità di centro nevralgico di livello europeo e internazionale. Si tratta di un successo che illustra l’intero Paese e che non deve essere svilito da ipoteche di natura politica.

Lavoro, firmato il decreto sicurezza

 Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le nuove norme, valevoli per 30 giorni, dovranno poi affrontare il normale iter parlamentare per essere convertite in legge.

Il provvedimento, discusso e approvato lo scorso 6 marzo, incide significativamente sulla normativa vigente: amplia l’applicazione delle disposizioni in materia di salute e sicurezza per tutti i lavoratori, rafforza il coordinamento delle attività di vigilanza e finanzia azioni promozionali e campagne sul tema della sicurezza sul lavoro.

Bankitalia certifica: conti pubblici in salute

L’Italia senza governo, in attesa delle elezioni, ha fatto un altro passo avanti verso il risanamento dei conti pubblici. A sancire il miglioramento dello stato di salute dei nostri conti pubblici è stata ieri mattina la Banca d’Italia, che ha diffuso i dati relativi al debito e al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche per il 2007.