Icc: la crisi dei consumi colpisce anche i servizi

Non è un quadro “roseo” quello dipinto dall’Indicatore dei Consumi di Confcommercio relativo al mese di aprile. Secondo il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, l’andamento negativo dei consumi continua e in più coinvolge anche un settore e come quello dei servizi che solitamente riusciva a “salvarsi”. Ma veniamo ai numeri: l’Icc segnala che ad aprile 2008 i consumi hanno fatto segnare un –0,9% rispetto allo stesso periodo del 2007. Nel complesso dei primi quattro mesi del 2008 la contrazione è stata dell’1,0% contro il +1,0% nell’analogo periodo del 2007. Come detto, il dato negativo si estende per la prima volta anche ai servizi che fanno segnare un –0,8%.

L’Ocse dimezza le stime della crescita italiana

 L’economia italiana crescerà nel 2008 dello 0,5%. Lo prevede l’Ocse nell’ultimo Economic outlook, in cui ha praticamente dimezzato la precedente stima di una crescita dell’1,1% (già rivista al ribasso a marzo dall’1,3% stimato a fine 2007). Nel 2009 il Pil dovrebbe invece aumentare dello 0,9% e i conti pubblici, si legge nel documento, “potrebbero deteriorarsi nel 2008” come effetto del rallentamento della crescita e delle misure di aumento del deficit, compreso il taglio dell’Ici e dell’Irap. Secondo l’organizzazione, infatti, “ci si potrebbe pentire” dei tagli alla pressione fiscale “se i recenti miglioramenti nella riscossione e il conseguente allargamento della base fiscale non saranno sostenuti”. La previsione per quest’anno è di un deficit al 2,5% e per il 2009 al 2,7% (era all’1,9% nel 2007).

Draghi: L’Italia può tornare a crescere, ma le tasse vanno ridotte

 Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi fa l’ analisi dello stato di salute dell’economia e dei conti pubblici e spiega che la debolezza dell’economia internazionale proseguirà “almeno per l’anno in corso” ma il Paese “ha desiderio, ambizione, risorse per tornare a crescere”.
Una crescita senza la quale sarà difficile migliorare i risultati dei conti pubblici che quest’anno “si prospettano meno favorevoli”.
E i protagonisti della rinascita italiana dovranno essere i giovani, aggiunge Draghi, “oggi mortificati da un’istruzione inadeguata, da un mercato del lavoro che li discrimina a favore dei più anziani, da un’organizzazione produttiva che troppo spesso non premia il merito e non valorizza le capacità”.
Quindi, indica cause e ricette: innanzitutto il contenimento della spesa che va ridotta rispetto al pil e i criteri da seguire sono “efficienza e crescita” senza i quali il risanamento dei conti pubblici viene reso più difficile, ma anche un fisco troppo pesante – 3 punti sopra la media europea, molto di più rispetto ad altri Paesi come Usa e Giappone – per il quale è necessario un piano per la “pluriennale riduzione di alcune importanti aliquote d’imposta” che “migliorerebbe le aspettative di famiglie e imprese”.

Tremonti: Al via la privatizzazione di Alitalia

 Il consiglio di amministrazione del 3 giugno di Alitalia esaminera’ la “corrispondenza con Intesa-Sanpaolo”.

Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa che segue il Consiglio dei Ministri in cui e’ stato approvato il decreto legge che riattiva le procedure di privatizzazione della compagnia di bandiera.

“Cosa fara’ Intesa oltre alla funzione fondamentale di advisor dipende dalle scelte di Banca Intesa. Che svolga un ruolo esterno o anche di investitore dipende da Banca Intesa, a noi interessa che ci siano investitori. Il Cdm ha preso atto in una comunicazione proveniente da Alitalia con la quale informa di avere attivato contatti con Intesa-Sanpaolo. Ci informa di una corrispondenza attivata in cui si segnala da parte di Intesa la disponibilita’ a valutare soluzioni percorribili per risolvere l’attuale crisi, individuando soggetti sociali interessati a partedipare al risanamento, rilancio e sviluppo di Alitalia”.

Inflazione ai massimi livelli dal 1996

 Schizza alle stelle l’inflazione nel mese di maggio, a causa soprattutto dell’inarrestabile corsa dei prezzi dell’energia, toccando il 3,6%, il livello più alto dall’agosto del 1996.

Lo ha reso noto l’Istat diffondendo le stime preliminari e aggiungendo che i prezzi, rispetto al mese scorso, crescono dello 0,5% contro il +0,2% di aprile.

L’inflazione di fondo (quella depurata dalle componenti più volatili come energia ed alimentari), sale al 2,6% contro il 2,5% di aprile. La crescita dell’indice al netto degli energetici è pari al 2,7%, in calo rispetto al 2,8% del mese precedente, mentre il tasso di inflazione acquisito per il 2008 raggiunge il 3%.

Aumentano le entrate fiscali

Aumentano di 800 milioni nel primo quadrimestre le entrate fiscali. tributarie. Lo rende noto l’Agenzia delle entrate. Nel 2007 gli incassi a seguito di attivita’ di controllo fiscale sono stati pari a 6,37 mld, +46% rispetto al 2006. Nei primi quattro mesi del 2008 si sono recuperati 800 milioni di euro dai controlli anti evasione, +24% rispetto allo stesso periodo del 2007.
Poco più della metà (3,22 mld) arrivano da versamenti diretti (+22%) e gli altri 3,15 mld da ruoli (+82%). Un buon andamento che si conferma nei primi quattro mesi del 2008 con gli incassi a quota 800 milioni, in crescita del 24% rispetto ai 645 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso.

Istat: Redditi degli italiani scesi sotto la media Ue

 Il calo della produttività ha trascinato al ribasso anche i redditi degli italiani, un tempo più ricchi della media europea, che sono scesi in sette anni sotto il livello medio, colpiti da un generale impoverimento. E’ quanto emerge dal rapporto annuale dell’Istat.

La crisi di produttività dell’economia “non solo ha frenato la crescita del reddito degli italiani ma, dato che gli altri Paesi europei nel frattempo hanno continuato a crescere a ritmi più elevati, ha provocato un netto ridimensionamento del suo posizionamento a livello internazionale”, sottolinea l’Istituto. A causa dell’insufficiente dinamica della produttività, infatti, l’Italia ha subito tra il 2000 e il 2006 un grave quanto unico impoverimento complessivo rispetto ai Paesi dell’Ue: “il valore del reddito per abitante che nel 2000, misurato in parità di potere d’acquisto, era di 4 punti percentuali superiore alla media dell’Ue-15, è caduto nel 2006 a un valore di 8 punti inferiore alla media”. Eurostat stima inoltre che nel 2007 si sia perso un altro punto percentuale.

“In altri termini, l’impoverimento medio degli italiani rispetto all’insieme degli abitanti dell’Ue-15 si può oggi quantificare in circa 13 punti percentuali”.

Pil: crescita “a sorpresa” nel primo trimestre

 Secondo i dati Istat, nel primo trimestre 2008 il prodotto interno lordo dell’Italia e’ cresciuto dello 0,4% rispetto all’ultimo trimestre del 2007. La crescita tendenziale, ovvero rispetto al primo trimestre 2007, e’ dello 0,2%. Si tratta della stima preliminare. Il dato il dato e’ leggermente migliore delle previsioni degli analisti. Il dato e’ migliore delle previsioni degli analisti. Nell’ultimo trimestre del 2007 l’istituto aveva rilevato un decremento congiunturale dello 0,4% per un aumento dello 0,1% su base annua. Il primo trimestre del 2008 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del trimestre precedente ed una giornata lavorativa in meno rispetto al primo trimestre 2007. Nel confronto internazionale, aggiunge l’Istat, nel primo trimestre 2008 il Pil è cresciuto su base trimestrale dell’1,5% in Germania, dello 0,6% in Francia, dello 0,4% nel Regno unito e dello 0,1% negli Stati uniti. Su base annua la Germania ha registrato una crescita del 2,6%, gli Stati uniti e il Regno unito del 2,5% e la Francia del 2,2%. Nel complesso, i paesi dell’area euro sono cresciuti dello 0,7% su base trimestrale e del 2,2% su base annua. Il quarto trimestre del 2007 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al terzo trimestre del 2007 e due giornate in più rispetto al quarto trimestre del 2006.

Veltroni apprezza l’intervento della Marcegaglia su scuola e formazione

 Esordio da presidente per Emma Marcegaglia, la prima donna a guidare Confindustria. Il batteismo è arrivato con l’assemblea generale degli industriali con un discorso in cui si è rivolta alle forze politiche, ai sindacati, al sistema bancario, a tutti i cittadini e, naturalmente, alle imprese invitandoli a sfruttare lo “scenario nuovo e irrepetibile”» per dare un’inversione di tendenza alla nostra economia.

“Abbiamo la possibilità di far rinascere il Paese nell’interesse delle imprese e dei cittadini, soprattutto dei più giovani. Abbiamo il dovere di dare risposte ai problemi di oggi e di immaginare un storia per il futuro – ha esortato – dobbiamo sollevare lo sguardo e costruire un nuovo sviluppo. Unità, coesione, iniziativa, dedizione, amore per noi stessi: dobbiamo ritrovare lo spirito italiano che rende raggiungibile ogni traguardo.