Sindacato contrario a sottostima inflazione

La Cisl ribadisce la propria contrarietà alla scelta del Governo di prevedere nel Dpef un tasso d’inflazione programmata all’1,7%. “In questo modo si rischia di mettere a repentaglio le condizioni favorevoli alla trattativa sul rinnovo del modello contrattuale” ha osservato il Segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni commentanto i propositi del Governo. “Con una inflazione programmata così bassa -ha proseguito- di fatto si indebolisce la possibilita’ di rafforzare proprio il secondo livello di contrattazione. Occorre perciò trovare una strada diversa se si vogliono davvero tutelare i redditi dall’inflazione”.
A ribardire le critiche sulle scelte governative è intervenuto anche il Segretario confederale della Cisl, Giorgio Santini affermando che: “I lavoratori non devono piu’ pagare una sottostima dell’inflazione: non e’ possibile che il tasso di inflazione programmato, oggi all’1,7 per cento e sul quale si basa la contrattazione, sia a meno della meta’ dell’inflazione dichiarata dall’Istat al 3,7 per cento”.

A giugno torna a scendere la fiducia dei consumatori

Secondo la consueta indagine dell’Isae, a giugno torna a scendere la fiducia dei consumatori. L’indice si attesta a 100 da 103,2 dello scorso mese, tornando sui livelli di aprile. La fiducia è in peggioramento in tutte le ripartizioni territoriali, registrando una caduta più marcata nel centro-sud. L’Istituto sottolinea che l’indicatore relativo alle aspettative a breve termine segna la flessione più significativa, passando da 101,7 a 97,8; quello che sintetizza le opinioni sul quadro corrente si ridimensiona da 105,5 a 103,1.

Inflazione programmata all’1,7%, no dei sindacati

 “Con un tasso così basso di inflazione programmata, il governo sceglie di tagliare i salari dei lavoratori”. Non poteva essere più esplicito, nell’attacco sferrato al documento di programmazione economica e finanziaria il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, intervenuto durante la giornata conclusiva della festa nazionale della Cisl, svoltasi a Levico Terme. “un salario di 25mila euro perderebbe mille euro nel prossimo biennio. Se al terzo anno dovesse continuare così, si raggiungerebbe una cifra vicina ai 1500 euro”.

Assemblea di Confcommercio: Mettere a frutto le condizioni governabilità

 “Gli italiani hanno determinato una decisa semplificazione del sistema dei partiti politici e, soprattutto, condizioni di stabile governabilità. Queste condizioni, attese da tempo, vanno messe a frutto. Rapidamente e bene. Perché, da troppo tempo, l’economia italiana cresce troppo poco. E la debolezza di questa crescita non consente risposte adeguate alle attese e ai bisogni dei cittadini”. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha iniziato così la sua relazione all’Assemblea Generale della Confederazione svoltasi a Roma presso l’Auditorium della Conciliazione. Si è trattato di un appello forte alla responsabilità comune, in un momento giudicato quanto mai propizio per arrivare a quelle profonde riforme economiche e sociali di cui il Paese ha assoluto bisogno. “Non sono consentiti né sconti, né scorciatoie”, ha infatti sottolineato Sangalli. E per questo “è tempo in Italia, in Europa, nel mondo non di meno, ma di più politica”.

Finanziaria: manovra in arrivo, convocate le parti sociali

Il Governo è al lavoro per completare la prima manovra economica del ‘Berlusconi IV’, che arriverà domani pomeriggio in Consiglio dei ministri. Sarà un pacchetto di misure molto articolato, suddiviso in un decreto legge ed uno o due disegni di legge, che comprenderà il piano triennale di stabilizzazione dei conti pubblici (con l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2011), interventi per il rilancio dell’economia e il sostegno alle famiglie, e un drastico taglio alla spesa, a partire da enti locali, pubblica amministrazione e sanità. Nel complesso, sarà una manovra da 13,1 miliardi per il 2009 – in tutto saranno 34,8 miliardi alla fine del triennio – e senza un provvedimento ad hoc per la correzione del deficit-Pil nell’anno in corso. Dalla ‘Robin tax’ agli sconti sui carburanti, dalle liberalizzazioni al rilancio del nucleare, il primo intervento massiccio del nuovo Esecutivo sull’economia sta assumendo progressivamente la forma di un robusto tentativo di rilanciare l’economia del Paese in uno dei momenti più difficili e incerti a livello mondiale.

Alitalia: procedura dell’Ue su prestito ponte

 La Commissione Europea ha deciso oggi di aprire una procedura d’investigazione formale sul prestito ponte da 300 milioni di euro concesso dallo Stato ad Alitalia poi destinato in conto capitale.
La procedura è destinata ad accertare se l’intervento pubblico in favore dell’azienda sia o meno un aiuto di Stato compatibile con le norme Ue sul Mercato Unico Europeo.
Sono intanto in corso nell’Aula della Camera le dichiarazioni di voto finali sul decreto legge che autorizza il prestito ponte ad Alitalia.

Ad aprile cresce la produzione industriale

Secondo l’Istat, la produzione industriale ad aprile è cresciuta dell’8% rispetto ad aprile 2007. Il dato risente del fatto che il mese di aprile ha avuto due giorni lavorativi in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. L’indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha infatti registrato un incremento più limitato, pari al +2%. La produzione industriale ad aprile è aumentata dello 0,7% rispetto a marzo 2008. L’aumento su base annua è il più forte da agosto 2007 (+3,5%): considerando che il mese di agosto registra dinamiche piu’ accentuate, l’ultimo dato più alto è di gennaio 2006 (+2,2%).

Contratti: martedì primo round

Rischia di partire in salita la trattativa per la riforma del modello contrattuale: martedì imprese e sindacati si siederanno al tavolo per cercare di trovare un accordo dopo mesi di rinvii ma il botta e risposta tra il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, e il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, potrebbe destabilizzare il clima positivo delle ultime settimane. Tanto che dall’organizzazione di Corso d’Italia giunge l’avvertimento che “la trattativa sarà lunga e difficile”. Il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, da parte sua, mette in guardia: “e’ importante, che nessuno abbia pregiudizi prima di iniziare a discutere”. Un messaggio rivolto al governo ma soprattutto al collega della Cgil:

Autotrasporto: confermato il blocco per la fine del mese

 Le associazioni dell’autotrasporto (Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Conftrasporto-Fai, Fiap/L., Unitai Sna Casartigiani) confermano lo stop dei tir dal 30 giugno al 4 luglio. La decisione è arrivata al termine dell’incontro con il ministro dei Trasporti Altero Matteoli.

Nel corso dell’incontro è stata tuttavia decisa l’istituzione di un tavolo permanente per affrontare i vari problemi del settore, cui parteciperanno tecnici oltre che del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Ministero del’Economia, dello Sviluppo Economico e del Lavoro.

“Siamo consapevoli – ha dichiarato il ministro Altero Matteoli – del’emergenza che vive il settore del’autotrasporto anche a causa del’aumento vertiginoso del prezzo del petrolio. Abbiamo espresso la volontà politica di trovare soluzioni il più possibile concordate per far sì che si possa scongiurare il fermo annunciato e per trovare rimedi ai vari temi posti”. “”bbiamo riscontrato tra i rappresentanti dell’autotrasporto – ha concluso Matteoli – senso di responsabilità e questo è un atteggiamento che desideriamo sottolineare positivamente”.