Al via la vigilanza contro il possibile rincaro bollette per la Robin Tax

L’autorità per l’energia scende in campo per evitare che l’aumento della tassazione previsto dalla Robin Hood Tax venga traslato sulle bollette dei consumatori finali.

L’autorità guidata da Alessandro Ortis ha infatti adottato “Disposizioni urgenti in materia di vigilanza sul rispetto del divieto di traslazione della maggiorazione d’imposta”, in base alle disposizioni contenute nel decreto legge dello scorso giugno, con il quale il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha assegnato al regolatore il compito di vigilare sulla corretta applicazione della ‘Robin Tax’, “evitando che le imprese possano adottare condotte idonee ad eludere il divieto e a comprometterne la finalità di tutela dei consumatori”.

Consumi: è crisi strutturale e profonda

 Continua inesorabile il calo dei consumi. A maggio l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala infatti un calo del 2,7%: è il sesto segno negativo negli ultimi sette mesi che porta ad una flessione nei primi cinque mesi dell’anno pari all’1,9%. Nell’analogo periodo del 2007 si era registrata una crescita dell’ 1,1% registrato. E’ un dato che, per l’Ufficio Studi Confcommercio, “fa sfumare definitivamente l’ipotesi di uscire entro breve da una crisi ormai strutturale, profonda e non legata a fenomeni stagionali, rafforzando la previsione di una crescita dell’economia italiana prossima allo zero nel 2008”.

La Bce aumenta i tassi di interesse

La Banca centrale europea ha elevato i tassi d’interesse di un quarto di punto, portando il tasso principale al 4,25%. Lo ha deciso il Consiglio direttivo dell’Istituto centrale a Francoforte. La decisione era ampiamente attesa dal mercato. Con questa decisione, il divario fra il costo del denaro in Eurolandia (misurato dal tasso principale) e quello negli Stati Uniti è pari a 2,25 punti percentuali. Il 25 giugno scorso la Federal Reserve aveva lasciato il tasso sui Fed Fund fermo al 2%.

“La decisione è stata presa per prevenire effetti di ‘second-round’ sui prezzi, perché restano rischi al rialzo per l’inflazione nel medio periodo”.

L’inflazione “vola” ai massimi dal 1996

 Nuovo record per l’inflazione a giugno. L’indice dei prezzi al consumo cresce, infatti, del 3,8% annuo, l’aumento più forte dal luglio del 1996 (quando si registrò lo stesso valore), contro il +3,6% registrato a maggio. A spingere i prezzi sono soprattutto gli energetici che registrano una crescita del 14,8% su base annua, in accelerazione rispetto al +13,1% di maggio. Lo rende noto l’Istat diffondendo le stime preliminari e aggiungendo che i prezzi, rispetto al mese scorso, crescono dello 0,4%, contro il +0,5% di maggio.

L’inflazione di fondo (quella depurata dalle componenti più volatili come energia ed alimentari) è al 2,7%, in accelerazione rispetto al 2,6% di maggio. La crescita dell’indice al netto degli energetici è pari al 2,9%, mentre il tasso di inflazione acquisito per il 2008 raggiunge il 3,2%. Contribuiscono maggiormente alla nuova spinta dei prezzi il comparto abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+7,2%), quello dei trasporti (+6,9%) e quello degli alimentari e bevande analcoliche (+6,1%). L’indice armonizzato (quello utilizzato per fare i confronti con gli altri Paesi europei) aumenta su base annua del 4% (rispetto al 3,7% di maggio) e dello 0,5% rispetto a maggio.

Raggiunta l’intesa sulla Torino-Lione

Raggiunto un accordo su un’ipotesi di tracciato della nuova linea ferroviaria, in seno all’Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione.
L’intesa è stata ottenuta dopo tre giorni di conclave dell’Osservatorio, nel quale sono rappresentati ministeri, Regione, Provincia, comuni e comunità montane, società ferroviarie.
Il documento, di sei pagine, contiene una premessa, quattro punti e le conclusioni , e sei allegati e recita che “la fase della progettazione preliminare della Torino-Lione deve esser realizzata contestualmente per tutta la tratta” una formula tecnica per dire che i sindaci accettano la costruzione della nuova linea e anche la galleria di 57 chilometri che dovrà unire le località di Susa e St. Jean de Maurienne, in Francia.

Corte dei conti: “Spesa pubblica fuori controllo, difficile tagliare le tasse”

Non usa mezzi termini la Corte dei Conti: nella relazione sul rendiconto generale dello Stato si legge che l’Italia ha “buttato” un bonus di 70 miliardi in 10 anni. Il bonus era arrivato con l’introduzione dell’euro che ha consentito un abbassamento dei tassi di interesse e una conseguente riduzione degli oneri per il debito. Ma questa dote e’ stata sperperata in mille rivoli della spesa pubblica, senza sostanziali vantaggi per il bilancio dello Stato. In Germania e in Francia, che avevano tassi di interesse più bassi, gli effetti sulla spesa sono stati “di pochi decimi di punto”. Ma nel contempo il comportamento di questi due paesi è stato più virtuoso del nostro. La Germania ha ridotto di ben 3,6 punti l’incidenza della spesa primaria, la Francia di 0,7 punti.

Bollette: nuovi aumenti da 1 luglio. Elettricità a +4,3% e gas a +4,7%

 Nuovi aumenti per luce e gas. Dal primo luglio, secondo quanto ha comunicato l’Autorità dell’Energia, le tariffe aumenteranno del 4,3% per l’elettricità e del 4,7% per il gas. A pesare sulle bollette è la corsa continua del petrolio, che ha superato i 142 dollari al barile. I rincari dei primi sei mesi dell’anno (+8% per l’elettricità e +7% per il gas), fa notare l’Authority, “sono stati più contenuti” di quelli del greggio (+51% in sei mesi).

I 68 euro in più in media a famiglia sono calcolati “in base alle tariffe dei primi due trimestri dell’anno e del prossimo”, ha proseguito Ortis. Per avere la cifra definitiva, tuttavia, si dovranno aspettare le tariffe del quarto trimestre. Un eventuale ulteriore aumento di queste potrà dipendere dall’andamento del prezzo del greggio.
“Se il petrolio continua a crescere, questo si ripercuote sul nostro sistema energetico ancora troppo dipendente dagli idrocarburi”, ha sottolineato Ortis, evitando di fare previsioni sul livello che potrà raggiungere nei prossimi mesi e precisando di augurarsi che il prezzo del petrolio “si stabilizzi”.

Petrolio: una corsa senza freni

Il petrolio continua a correre, superando anche la soglia dei 141 dollari. Sul mercato elettronico after hours di New York ha raggiunto il nuovo record a 141,71 dollari. Nuovo record

Centro Studi di Confindustria: Stagnazione per l’economia italiana

 Il centro Studi di Confindustria prevede “una sostanziale stagnazione per l’economia italiana”.
La crescita del Pil, quest’anno, si legge negli “scenari economici” di viale dell’Astronomia, si fermerà infatti allo 0,1%, in forte “rallentamento dall’1,5% del 2007”. Per il 2009, è previsto invece fermarsi allo 0,6%.

INFLAZIONE: Per quanto riguarda l’inflazione, nel 2008 si profila una “sostanziale stagnazione delle retribuzioni reali”: l’incremento delle retribuzioni per dipendenti, pari al 3,5% e legato al rinnovo di molti contratti, sarà infatti “vanificato” dal “brusco aumento” dei prezzi al consumo attesi registrare un aumento del 3,4%. Una situazione che si manterrà anche nel 2009.
L’obiettivo di inflazione programmata all’1,7% quest’anno e all’1,5% negli successivi, come previsto dal Dpef, “é credibile e coerente con la necessità di non perdere ulteriore competitività”, afferma quindi il Centro studi di Confindustria evidenziando che “l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie può essere recuperata solo con maggiore efficienza e concorrenza, liberalizzando i mercati e migliorando la logistica”.

Secondo i dati Istat, in forte calo le vendite al dettaglio

Secondo i dati Istat, le vendite del commercio fisso al dettaglio calano su base annua, registrando ad aprile una flessione del 2,3% rispetto allo stesso mese del 2007 (contro il -1% registrato a marzo) ma rimangono invariate rispetto al mese precedente (contro il -0,6% di marzo). La flessione annua, la più forte da aprile 2005 (quando fu del 3,9%), è il risultato di un calo del 3,4% delle vendite dei prodotti non alimentari e dello 0,8% per i prodotti alimentari. Su base mensile, sia i prodotti alimentari che i non alimentari registrano una variazione nulla. Gli indicatori, sottolineano i ricercatori dell’istituto di statistica, si riferiscono al valore corrente delle vendite e incorporano quindi la dinamica di quantità e prezzi. Ad aprile, il tasso di inflazione generale è stato pari al 3,3%, a fronte di una crescita dei prezzi del solo comparto alimentari e bevande analcoliche pari al 5,6%.