Il Consiglio dei ministri autorizza a porre la fiducia sul ddl sicurezza

 “Il ddl sicurezza prima si approva e meglio è. Chiederemo di votarlo il prima possibile”. È quanto ha detto il ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, al termine del Consiglio dei ministri che ha autorizzato a porre la questione di fiducia sul provvedimento in aula alla Camera.

“Abbiamo presentato 3 emendamenti e chiediamo di votarli subito. I tre emendamenti raggruppano tre grandi capitoli: contrasto all’ immigrazione clandestina, lotta alla criminalità organizzata, sicurezza pubblica”. Afferma Roberto Maroni in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il prolungamento del trattenimento degli immigrati nei Cie previsto dal ddl è fino a 6 mesi: “Abbiamo posto la fiducia per evitare una terza bocciatura” su questo punto.

La richiesta, avanzata dal presidente della Camera Gianfranco Fini, di eliminare la norma sui “presidi – spia” è stata accolta, ma le modifiche decise in un’ interminabile riunione di maggioranza per alleggerire il testo, evidentemente non sono bastate a garantire la compattezza del centrodestra.

“Una ferita molto grave alla Costituzione”. Lo afferma Antonello Soro, capogruppo del Pd alla Camera, commentando a Montecitorio l’ intenzione del governo di porre la fiducia sul ddl sicurezza. “Non ne ho le prove – spiega Soro – ma si sarebbe verificato uno scambio nella maggioranza per favorire questo brutto disegno di legge sulla sicurezza per un altro sulle intercettazioni. Se si verificasse sarebbe una doppia sfiducia nei confronti del Parlamento e una ferita molto grave alla Costituzione”.

“La fiducia sul ddl è un’ eventualità non auspicabile e incomprensibile. Sarebbe la prima volta che si pone il voto di fiducia su materie che riguardano i diritti delle persone per i quali l’ ordinamento italiano prevede il voto segreto”. Ha aggiunto Antonello Soro sottolineando che “si tratta di fatto di una sfiducia nei confronti dei parlamentari della maggioranza e del modello proposto da Berlusconi cioè affidare le decisioni di voto ai capigruppo”.

Il presidente della Camera boccia la norma contenuta nel ddl sicurezza: “Pone problemi di costituzionalità”

 Una lettera di due pagine al ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, inviata alla vigilia del ponte del primo maggio. Il presidente della Camera Gianfranco Fini, il 30 aprile, si è rivolto al titolare del Viminale per segnalare eventuali “problemi di costituzionalità” di una norma, contenuta nel ddl sicurezza, che di fatto impedirebbe l’ iscrizione alla scuola dell’ obbligo dei bambini stranieri, se figli di genitori clandestini. Il ddl sicurezza, dunque, torna a smuovere il centrodestra e, dopo ronde e medici, la norma contesta, questa volta è quella ribattezzata dall’ opposizione dei “presidi – spia”.

“A prescindere dal giudizio su tale eventualità (a mio avviso negativo) che appartiene al dibattito politico, ti faccio presente – si legge nella lettera inviata dal presidente della Camera al ministro dell’ Interno – che si porrebbero problemi di costituzionalità e che da un attento esame della principale legislazione europea in materia di istruzione degli stranieri, non si evince alcuna normativa volta a discriminare l’ esercizio del diritto allo studio da parte di minori stranieri”.

La norma oggetto dell’ attenzione del presidente della Camera è il primo comma, lettera f, dell’ articolo 45 del disegno di legge che sarà di nuovo all’ esame dell’assemblea di Montecitorio. “Ti faccio presente – si legge ancora nella lettera – che la disposizione se, da un lato consente agli stranieri, anche se privi di permesso di soggiorno, di accedere alle prestazioni sanitarie” previste dal testo unico sull’ immigrazione, dall’ altro, “pone a questi ultimi dei limiti in ordine all’ accesso ai pubblici servizi, anche nel caso in cui i medesimi servizi rivestano carattere essenziale”.

Il federalismo fiscale è legge. Il Senato approva in via definitiva il ddl

 Il ddl istituisce nove città metropolitane con poteri speciali per Roma Capitale, le cui funzioni saranno disciplinate da regolamenti del consiglio comunale che diventa “Assemblea capitolina”.

Con il federalismo fiscale arriva anche un nuovo fisco su misura per le autonomie territoriali. Ogni livello di governo dovrà assolvere a una serie di attività, alcune delle quali considerate fondamentali e per le quali, dunque, va garantito pari livello di servizio in tutto il Paese. Funzioni che Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane copriranno con tributi propri, compartecipazioni al gettito erariale e quote del fondo di perequazione: un mix tributario che consentirà entrate su misura ai diversi compiti ed alle esigenze.

Il ddl istituisce anche una bicameralina per rafforzare il potere di controllo del Parlamento sui decreti attuativi della delega. Una riforma che punta a chiudere in cinque anni con la spesa storica e i relativi trasferimenti statali alle Autonomie per passare al fabbisogno standard con totale responsabilità di entrata e spesa a livello locale.

Alemanno: per Roma si apre una nuova epoca
“Oggi diventa finalmente legge – afferma il sindaco di Roma in una nota – l’ attuazione prevista dall’ articolo 114 della Costituzione e per Roma si apre una nuova epoca che ci permetterà di prendere decisioni più rapide ed efficaci non solo per tutelare Roma Capitale d’ Italia, ma anche per rilanciare il suo ruolo internazionale. Un dato significativo è la condivisione della norma anche da parte del Pd che si è astenuto”.

Michela Vittoria Brambilla, ministro del Turismo

 Silvio Berlusconi è pronto a promuovere Michela Vittoria Brambilla a ministro del Turismo. Il premier lo ha confermato durante il Consiglio dei ministri del 30 aprile, che ha nominato Stefano Saglia sottosegretario allo Sviluppo Economico al posto di Ugo Martinat, scomparso di recente.
“Presto – ha detto il capo del governo – sarà nominato un ministro e tre vice ministri. Non solo Brambilla, dunque. Promozioni in vista, infatti, anche per tre attuali sottosegretari, uno per ogni “anima” della maggioranza: il leghista Roberto Castelli (Infrastrutture), Adolfo Urso e Paolo Romani (Sviluppo Economico) che assumeranno rispettivamente la delega al Commercio Estero e alle Comunicazioni.

Nomi che peraltro sono stati resi noti, al termine del Consiglio, dal ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli. Ma è sul salto della rossa presidentessa dei Circoli della Libertà che è scoppiato il caso politico – diplomatico. Perché, come da Costituzione, la nomina dei ministri spetta al presidente della Repubblica su indicazione di quello del Consiglio.

Il messaggio di Napolitano per i 64 anni della Liberazione: “La Costituzione è fondamentale per tutti”

 “Il messaggio, l’ eredità spirituale e morale della Resistenza, della lotta per la liberazione d’ Italia, vive nella Costituzione, carta fondante della Repubblica, pietra angolare del nostro agire comune e della nostra rinnovata identità nazionale”. Così il 25 aprile il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, torna a ribadire il valore delle Festa della liberazione legata a quello della Costituzione.

Di fronte ai rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’ arma, e delle associazioni partigiane, il Capo dello Stato ha sottolineato che “nella Costituzione possono ben riconoscersi anche quanti vissero diversamente gli anni ’43 – ’45, quanti ne hanno una diversa memoria ed esperienza personale o per giudizi acquisiti”.

Disegno di legge. Sistema Casa Qualità: il provvedimento mira a un sistema unico per la qualità dell’ edilizia

 Continua nella Commissione Ambiente della Camera la discussione sul disegno di legge “Sistema casa qualità”, presentato dall’ onorevole Mauro Pili del Pdl. Il disegno di legge reca disposizioni che riguardano in particolare la valutazione e la certificazione della qualità dell’ edilizia residenziale.

Il provvedimento mira soprattutto ad istituire un sistema unico per la qualità dell’ edilizia, con l’ obiettivo di modernizzare le disposizioni esistenti garantendo sostenibilità ambientale e contenimento energetico. Non è escluso che i recenti avvenimenti abruzzesi possano aprile la strada ad emendamenti in materia antisismica.

Il disegno di legge promuove la tutela ambientale e degli ecosistemi, i principi fondamentali nell’ ambito delle materie di governo del territorio, di edilizia e di efficienza energetica cui deve far seguito l’ adeguamento delle norme regionali, nel rispetto delle competenze loro attribuite dalla Costituzione.

Nuovo disegno di legge: disposizioni per la valutazione e la certificazione dell’ edilizia residenziale

 La proposta di legge in esame, secondo quanto emerge dalla relazione illustrativa, si pone come legge quadro volta a migliorare la qualità dell’ edilizia residenziale mediante l’ introduzione di “un vero e proprio marchio di qualità” da applicare agli edifici residenziali che certifichi la riduzione dei consumi energetici e il miglioramento del comfort abitativo.

A tal fine, l’ articolo 1 istituisce un sistema unico per la certificazione della qualità dell’ edilizia residenziale, denominato casa qualità. La finalità di tale sistema viene individuata nell’ armonizzazione, in conformità al titolo V della parte seconda della Costituzione, delle norme nazionali, regionali e degli enti locali relative ai parametri di riferimento per la valutazione dei requisiti delle costruzioni per assicurarne il risparmio energetico; la sostenibilità ambientale; il benessere dei fruitori.

L’ articolo 2 sottolinea il carattere di legge – quadro che connota la proposta di legge in esame, la quale, ai fini dell’ istituzione del sistema casa qualità e in attuazione dell’ art. 117 della Costituzione, promuove la tutela dell’ ambiente e dell’ ecosistema e stabilisce i princìpi fondamentali nell’ ambito delle materie di governo del territorio, di edilizia e di efficienza energetica.

Referendum. Il Pdl dice no all’ election day

 Berlusconi converge sulla posizione della Lega: niente accorpamento tra la consultazione sulla legge elettorale e le elezioni europee e amministrative. Il referendum sulla legge elettorale non si svolgerà insieme a amministrative e europee, ma il Pdl sonderà il Pd sulle date del 14 o 21 giugno. È l’ accordo raggiunto a Palazzo Grazioli tra i vertici del Pdl e della Lega.

Lasciando la riunione, i capigruppo Pdl, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, hanno spiegato che la maggioranza “chiederà una consultazione alle opposizioni per verificare se l’ ipotesi migliore per svolgere il referendum sia il 14 o il 21 di giugno. Se si vuole risparmiare, il 21 è l’ ipotesi più percorribile”.

Sulla “soluzione 21 giugno” c’ era stato un primo disco verde dal leghista Angelo Alessandri: “Abbiamo valutato con il segretario – dice ad Affaritaliani.it – diverse ipotesi e quella del 21 giugno ci sembra quella più congeniale, una buona soluzione per evitare di mandare la gente a votare tre volte di fila. Poi c’ è da guardare al discorso dei costi e ci ragioniamo”.

Apertura dai lumbard che Maurizio Gasparri aveva valorizzato subito: “È un chiaro segnale di distensione – dice il presidente dei senatori Pdl – che potrebbe presto sciogliere questo nodo ed avviare con la necessaria chiarezza e tranquillità la campagna elettorale”.

Ad ogni modo, Anna Finocchiaro ricordava che “non esiste un problema di incostituzionalità. Fa sinceramente sorridere che oggi la Lega, che non sempre ha avuto tanta sensibilità, si scopra così attenta alla nostra Costituzione e la tiri in ballo per dire no all’ election day”.

Piano Casa. L’ iter per gli aumenti di cubatura

 Grande attesa di professionisti e privati per l’ emanazione delle leggi regionali che daranno attuazione al Piano Casa. Dopo l’ accordo tra Governo e Regioni, rimangono da definire i dettagli tecnici per il via libera all’ aumento delle cubature. I progetti potranno essere presentati dopo l’ entrata in vigore delle norme.