Estero. Il piano anti – crisi Usa non ha dato i risultati sperati. Allo studio un secondo pacchetto di stimoli all’ economia

 La disoccupazione cresce, gli indici di Wall Street scendono, le manifatture frenano, i consumi ristagnano e dunque i consiglieri della Casa Bianca iniziano a parlare di un “secondo pacchetto di stimoli all’economia” visto che i 787 miliardi di dollari approvati dal Congresso non hanno ancora dato gli effetti sperati.

Il presidente americano continua a dirsi contrario a un secondo stimolo, però qualcosa si sta muovendo dentro l’ amministrazione. La prima a svelarlo è stata Laura Tyson, membro dell’ Economic Recovery Advisory della Casa Bianca, intervenendo ad un simposio economico a Singapore per osservare che 787 miliardi di dollari sono troppo pochi per avere un effetto positivo sull’ economia.

Larry Summers, capo dei consiglieri economici di Obama, ha ammesso sulle colonne del Financial Times che il peggio non è finito, è possibile che perderemo altri posti di lavoro e non deve sorprendere che il pil non abbia ancora toccato il fondo.

E, tornando dal recente viaggio in Europa e Africa, il portavoce presidenziale Robert Gibbs da bordo dell’ Air Force One è intervenuto sull’ ipotesi del secondo stimolo affermando: “Il presidente non rinuncia ad alcuna opzione per rilanciare la crescita. Dietro questi tentennamenti ci sono i numeri che negli ultimi giorni sono arrivati sulla scrivania del presidente”.

In giugno sono andati perduti 467 mila posti di lavoro, portando la disoccupazione al 9,5 per cento ovvero il livello più alto dal 1983, la scorsa settimana l’ indice Standard & Poor’ s 500 ha perso l’ 1,9 per cento con una tendenza al ribasso che la positiva seduta di Wall Street di ieri non ha allontanato, in giugno il settore delle manifatture è arretrato come non avveniva da agosto 2008, gli indici del consumo scendono senza interruzione e giganti della grande distribuzione come Sears lamentano cali dell’ 8,2 per cento delle vendite.

Da un’ indagine del Sunia: l’ 85% di stranieri ha l’ affitto irregolare. Evasione per oltre un miliardo di euro

 Sono circa quattro milioni gli immigrati che vivono in affitto in Italia e l’ 85% ha un contratto non registrato o registrato per una cifra inferiore a quella versata: l’ imposta annualmente evasa supera il miliardo di euro. È questo il risultato di un’ indagine svolta su un campione di 1.000 famiglie straniere svolta dal Sunia, il Sindacato nazionale degli inquilini e degli assegnatari.

Il 70% ha un reddito inferiore a 15.000 euro annui, l’ 80% vive in coabitazione con uno o più nuclei familiari, spesso in condizione di sovraffollamento, a volte estremo, in abitazioni spesso carenti di servizi, in stabili fatiscenti. La casa dunque è un problema sempre più difficile da affrontare per i circa 1.300.000 nuclei familiari stranieri che vivono in Italia, nuclei che si rivolgono per la quasi totalità al mercato dell’ affitto.

Nell’ 85% dei casi il contratto non è registrato o lo è per una cifra inferiore (nel 90% un terzo della cifra reale), i canoni inoltre sono maggiorati rispetto a quelli ordinari del 30 – 50% con la giustificazione dei rischi che il locatore corre ospitando irregolari, anche considerando la stretta imposta dal pacchetto sicurezza.

La Consob: le Pmi a rischio di asfissia finanziaria

 Le prospettive legate alla crisi restano caratterizzate da profonda incertezza, in particolare le imprese medio – piccole potrebbero correre “rischi di asfissia finanziaria”. È questo l’ allarme lanciato oggi dal presidente della Consob, Lamberto Cardia, durante l’ incontro con il mercato finanziario.

“Le prospettive restano oggi caratterizzate da profonda incertezza – ha detto – i soggetti più deboli, sia nel mondo delle imprese che tra gli investitori, sono esposti a rischi maggiori. In particolare solo le imprese di grandi dimensioni riescono a reperire mezzi finanziari senza gravi difficoltà, mentre gran parte delle imprese medio – piccole trova difficoltà e potrebbe correre rischi di asfissia finanziaria. Si sta interrompendo un processo di ristrutturazione industriale del settore che negli anni scorsi aveva cominciato a produrre risultati incoraggianti in termini di produttività e competitività internazionale”.

Il ritorno al nucleare è legge. Scajola: “Una svolta storica, aiuteremo il Paese a imboccare la via della ripresa”

 Approvato in Senato il disegno di legge sullo sviluppo (ora diventato legge) che ha un sottotitolo programmatico: “le grandi riforme per rilanciare l’ economia del Paese”. Dopo un iter laborioso durato quasi dieci mesi vengono dunque introdotte nuove norme in materia di energia, di rilancio del sistema imprenditoriale e di tutela del consumatore.

“È una legge storica, una serie di norme strategiche – dice il ministro Claudio Scajola – con cui passiamo dalle misure di emergenza per contrastare la crisi alle riforme strutturali per aiutare il Paese e il sistema produttivo ad uscire dalle difficoltà avviando processi di competitività, modernizzazione ed efficienza che configureranno l’ Italia del futuro”.

La principale novità del pacchetto è la reintroduzione in Italia del nucleare. Secondo il ministro la sensibilità del Paese verso questo argomento è cambiata e “abbiamo avuto disponibilità a livello locale, da vari enti, ad accogliere centrali nucleari”.

Scajola ha aggiunto che saranno individuati i siti ideali per sicurezza e collocazione e su questa mappatura sarà il mercato a decidere con il consenso dei territori, che avranno dei vantaggi. Sarà un affare per l’ Italia e uno ancora più grosso per i territori. Occorreranno infatti sei mesi per disciplinare le modalità di localizzazione e le tipologie di impianti, di stoccaggio dei rifiuti e delle scorie, oltre alle misure compensative da riconoscere alle popolazioni interessate.

Crisi nell’ eurozona. La Bce: la ripresa inizierà entro la metà del 2010

 La crisi nell’ area euro sta rallentando e la ripresa inizierà entro la metà dell’ anno prossimo. È la previsione contenuta nel bollettino mensile diffuso dalla Banca Centrale Europea. L’ attività economica – si legge nel documento – dovrebbe restare debole per tutto il 2009, ma con una riduzione meno pronunciata rispetto al primo trimestre di quest’ anno.

Dopo una fase di stabilizzazione, è prevista una graduale ripresa, con tassi di crescita positivi sul trimestre precedente entro la metà del 2010. I rischi al ribasso comunque persistono, per via dell’ ulteriore deterioramento che interesserà il mercato del lavoro e la possibilità di un rialzo superiore al previsto dei prezzi delle materie prime.

Quanto all’ inflazione – prosegue la Bce – la fase attuale di tassi bassissimi o negativi è destinata a durare ancora per pochi mesi, dopo i quali i prezzi torneranno a crescere. L’ Eurotower sottolinea come i miglioramenti delle prospettive economiche siano legate al successo delle misure anticrisi varate dai governi, misure che hanno però avuto forti ripercussioni sulle finanze pubbliche, sia pure in maniera diversa da paese a paese (ad esempio, le misure a sostegno delle banche, calcola la Bce, avranno un impatto pari a zero sui conti italiani e pari addirittura a un massimo del 242% del Pil nel caso dell’ Irlanda).

Proprio per questo, avverte Francoforte, i governi dell’ area euro nel 2011 dovranno intensificare gli sforzi di risanamento dei conti pubblici. Secondo il Consiglio direttivo, il processo di aggiustamento deve iniziare al più tardi con la ripresa economica, e gli interventi di risanamento dovranno arrivare almeno all’ 1% del Pil nei paesi con i disavanzi più elevati.

G8: Da Cison a L’ Aquila abbiamo segnato la strada etica per vincere la fame

 A L’ Aquila il messaggio che è passato, e che ha fatto sì che tutti i partecipanti al G8 si trovassero d’ accordo sulle questioni di fondo, firmando sette documenti conclusivi, è che per risolvere i grandi nodi della politica e dell’ economia internazionale non basta avanzare soluzioni tecniche, ma bisogna trovare principi condivisi che guidino il nostro agire, quella bussola ideale e di valori che già Benedetto XVI ha indicato nell’ ultima enciclica.

Ne è esempio evidente la Dichiarazione congiunta sulla Sicurezza alimentare firmata da 40 delegazioni, che incardina molte delle linee guida già presenti nel documento conclusivo del vertice agricolo di Cison di Valmarino.

Già nel documento di Cison avevamo ribadito che per combattere fame e povertà non è più sufficiente erogare aiuti a pioggia, rimanendo confinati a una inefficace logica assistenzialista. Occorre rimettere al centro l’ agricoltura, aumentando la produzione agricola e migliorando la qualità delle produzioni.

Solo così si dà a tutti, in particolare ai Paesi in via di sviluppo, la possibilità di avere accesso ad alimenti salubri e nutrienti. Questo concetto viene ripreso nella dichiarazione dell’ Aquila, che eroga come pure la necessità di potenziare lo sviluppo rurale attraverso un maggiore sostegno alla ricerca, all’ innovazione, all’ istruzione e alla creazione di infrastrutture nelle aree rurali.

Il summit del G8. A L’ Aquila i leader hanno deciso di operare nell’ ambito di una partnership strutturata e solida

 Il summit del G8 si è svolto a L’ Aquila dall’ 8 al 10 luglio 2009 in segno di solidarietà con questa regione, gravemente colpita da un terremoto il 6 aprile scorso, e nei confronti di tutti coloro che nel mondo sono stati vittime di disastri naturali.

I leader del G8 hanno discusso ed esaminato le sfide, tra loro collegate, della crisi economica, della povertà, del cambiamento del clima e di questioni di politica internazionale. Hanno condiviso una visione dell’ economia mondiale aperta, innovativa, sostenibile ed equa.

Il summit del G8 ha adottato i seguenti documenti:
· Dichiarazione del G8 “Leadership responsabile per un futuro sostenibile”.
· Dichiarazione del G8 dell’ Aquila di non proliferazione;
· Dichiarazione del G8 relativa all’ antiterrorismo;
· Dichiarazione congiunta “Come promuovere un’ agenda globale”.
· Dichiarazione del Forum su Energia e Clima delle più importanti economie al mondo;
· Dichiarazione congiunta G8 – Africa (“Per una più forte partnership tra G8 e Africa in tema di Acqua e impianti igienici”).
· Dichiarazione congiunta sulla Sicurezza globale dei generi alimentari – “L’ Aquila Food Security Initiative” (AFSI).

I leader del G8 riconoscono che la loro azione è rafforzata dalla collaborazione con le economie emergenti più importanti. Nel 2007 il G8 iniziò a dialogare con Brasile, Cina, India, Messico e Sudafrica, per arrivare a una comune comprensione delle questioni più importanti sull’agenda globale. A L’ Aquila, i leader hanno deciso di continuare ad andare avanti nell’ ambito di una partnership strutturata e solida.

Con questo spirito il Summit si è aperto nel formato tipico del G8, per poi espandersi a partire dal secondo giorno a meeting sempre più allargati ad altri Paesi. L’ 8 luglio i leader del G8 si sono incontrati per discutere dell’ economia mondiale, di sviluppo, del cambiamento del clima e di questioni di politica internazionale.

Dal 9 luglio in poi sono stati affiancati da Brasile, Cina, India, Messico e Sudafrica, instaurando un dialogo continuo e articolato su una vasta gamma di argomenti globali. È stato invitato a partecipare al meeting anche l’ Egitto. Le discussioni sono proseguite con la partecipazione dei Capi delle Organizzazioni Internazionali: tutti gli altri membri del Major Economies Forum si sono uniti a loro per affrontare i problemi del commercio e del cambiamento del clima. I leader africani e i partner del G8 hanno discusso le varie implicazioni della crisi per l’Africa. Infine, in modo allargato, i leader hanno affrontato anche la questione della sicurezza alimentare.

Economia. Per le famiglie bisognose arriva lo sconto sul gas. Il piano è stato illustrato dal Ministro per lo Sviluppo Scajola

 Una buona notizia per tanti cittadini, in un momento particolarmente critico. Dopo quello per la luce, arriva anche il bonus per il gas: oltre 3 milioni di famiglie bisognose e numerose (la stima è del governo) potranno contare su un risparmio medio del 15% sulla bolletta. Lo sconto, che potrà essere richiesto solo da novembre ma sarà retroattivo da gennaio di quest’ anno, varia a seconda delle diverse esigenze di riscaldamento, del tipo di utilizzo e del numero di persone che fanno parte del nucleo familiare: andrà così da un minimo di 25 euro fino a un massimo di 230.

Ma, sommando insieme le due agevolazioni, per l’ elettricità e per il metano, i vantaggi per le famiglie numerose potranno arrivare, nei casi limite, fino a circa 380 euro: 360 euro per la generalità delle famiglie bisognose e 374 per quei nuclei che usufruiscono dello sconto massimo legato al disagio fisico di un componente familiare. A presentare il provvedimento (regolamentato nelle sue misure applicative dall’ Autorità per l’ energia) ieri ci ha pensato il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola (nella foto).

Decreto sicurezza. Come assumere colf e badanti?

 Per assumere una colf, bastano un documento valido e il codice fiscale se è italiana o comunitaria. Le pratiche per l’ assunzione vanno espletate entro le 24 ore precedenti l’ inizio del rapporto di lavoro presso l’ Inps o i Caf, i patronati e le associazioni autorizzate. I lavoratori extracomunitari devono essere in possesso del permesso di soggiorno; il loro datore di lavoro deve inviare in Prefettura 5 giorni prima dell’ inizio del rapporto una copia del contratto di soggiorno e di quello di lavoro.

Inoltre, si deve garantire un orario settimanale non inferiore a 20 ore, dimostrare di possedere un reddito annuo almeno doppio rispetto alla retribuzione dovuta al lavoratore, impegnarsi al pagamento delle spese di viaggio in caso di rimpatrio, assicurare alloggio adeguato o esibire la ricevuta della richiesta del certificato di abitabilità dell’alloggio in cui vive il lavoratore.

Con il nuovo pacchetto sicurezza per gli immigrati irregolari che fanno ingresso o si trattengono in Italia in violazione delle norme sull’ immigrazione non è più previsto il carcere ma un’ ammenda da 5 a 10mila euro e l’ espulsione.

Chi dà lavoro a una persona senza permesso di soggiorno rischia fino a 5 anni di carcere per favoreggiamento reale. Chi ospita o affitta una casa a un irregolare rischia fino a tre anni.

Una colf clandestina si può regolarizzare tramite il decreto flussi, l’ atto con cui il Governo stabilisce ogni anno quanti stranieri possono entrare in Italia per lavoro. Il decreto riguarda stranieri che si trovano ancora nei loro paesi di origine e non chi si trova già sul nostro territorio senza permesso di soggiorno. Quindi riguarda l’ ingresso più che la regolarizzazione. Chi si trova in Italia, teoricamente, dovrebbe tornare al suo Paese d’ origine e poi rientrare una volta ottenuto il permesso. Nel 2006, a fronte di 170 mila permessi di ingresso, ci furono 540 mila domande, metà solo per le badanti. Il governo aggiunse altri 350 mila permessi. Nel 2007, sempre con 170 mila permessi, le domande furono 744 mila (420 mila per le badanti). Nel 2008 i permessi sono stati 150 mila.

Ok del Senato, il ddl sviluppo è legge. Il provvedimento prevede il ritorno al nucleare

 Via libera dell’ Aula del Senato al ddl sviluppo che segna il ritorno dell’ Italia al nucleare. Il provvedimento, in quarta lettura, è stato approvato in via definitiva e quindi diventa legge. I voti a favore sono stati 154, i contrari 1, e gli astenuti 1. L’ opposizione non ha partecipato al voto. Il ddl sviluppo, rispetto al testo approvato dall’ esecutivo, durante i diversi passaggi parlamentari è quasi raddoppiato, passando da 33 a 64 articoli, e giunge in dirittura d’ arrivo a oltre dieci mesi dallo stralcio dalla manovra estiva del 2008 varata dal governo Berlusconi.

Queste le misure contenute nel provvedimento:

Nucleare
Il governo avrà la delega per decidere quali tecnologie scegliere, i criteri per l’ individuazione dei siti delle future centrali e le compensazioni alle popolazioni che ospiteranno sul loro territorio gli impianti.

Agenzia per la sicurezza nucleare
Sarà costituita l’ Agenzia per la sicurezza nucleare. Dovrà dettare le regole tecniche, controllare e autorizzare tutto il ciclo, compreso lo smaltimento delle scorie.

Gas
Eliminata la proroga dei tetti antitrust alla vendita di gas dal 2010 al 2015. Resta il tetto attuale fino a tutto il prossimo anno.