Fini: “I delinquenti siano condannati a lavorare”

 Il presidente di An, Gianfranco Fini, nel corso del suo intervento a Firenze alla Fortezza da Basso nella seconda giornata dei ‘gazebo days’, si concentra sui temi della sicurezza e della legalità e avanza l’idea di introdurre un deterrente per i delinquenti: “Molte volte chi delinque non ha paura del carcere ma ha paura di essere condannato a lavorare. Avanzo qui una proposta prima che Veltroni la faccia sua come ha già fatto con altre, e cioè non di condannarli ai lavori forzati, come qualcuno scriverà domani, né di mettere i delinquenti con la palla al piede come avviene in Alabama. La mia proposta è quella di condannarli a lavorare tanti giorni e tante ore finché non hanno pagato il debito con lo Stato”. Fini sottolinea inoltre la necessità della certezza della pena e accusa la sinistra di aver dato vita a una legislatura che invece di porre l’attenzione “sul diritto sacrosanto della vittima si è concentrata piuttosto sui diritti dei colpevoli”.

Bertinotti avvia la campagna elettorale: “Cambiamo il sistema economico”

 Il candidato premier della Sinistra-L’Arcobaleno avvia la campagna elettorale
Più di mille persone al teatro Ambra Jovinelli. A decine restano fuori
di CLAUDIA FUSANI

ROMA – “Prendiamoci questo arcobaleno, mettiamoci dentro tutti i nostri simboli, le nostre storie, le persone e i loro diritti, facciamone il nostro orizzonte, il nostro rinascimento, il nostro futuro colorato contro il nero”. Strappa tanti applausi Fausto Bertinotti negli oltre novanta minuti in cui spiega su un palco, da solo, cosa è la nuova sinistra, il suo programma e la sua stessa ragione di esistere. Ma è questo – con cui suona la carica, regala un sogno e una prospettiva, qualcosa per cui lottare – è il passaggio che forse emoziona di più la platea e le gallerie dell’Ambra Jovinelli.

La Sinistra-L’Arcobaleno ha scelto il teatro di tendenza di Roma per dare il via ufficiale alla campagna elettorale. Scelta “sbagliata” perché i mille posti se ne vanno in pochi minuti, arrivano i vigili del fuoco e il popolo della sinistra con le sue bandiere – nuove, sempre rosse ma senza falce e martello e con l’arcobaleno – deve restare fuori, in piazza. “Scelta minimalista” si giustificano gli organizzatori.

Casini apre a Roma la sua campagna elettorale

‘Senso del dovere, spirito di sacrificio, ottimismo e speranza: di questo ha oggi bisogno l’Italia. Eccolo il nostro programma’. Pier Ferdinando Casini, candidato premier dell’Udc nel suo intervento alla manifestazione

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PD: corrispondenza dal pullman – Grosseto

 E’ un sabato mattino pieno di fermento quello di Grosseto per l’arrivo del segretario del Partito Democratico Walter Veltroni. A mezz’ora dall’appuntamento in tanti in Piazza Dante si accalcano ai piedi del palco, per guadagnare le prime file. Altri invece preferiscono
attenderlo poco più lontano, in Piazza Monte Paschi, dove è previsto l’arrivo del bus. Tra gli applausi Veltroni percorre l’affollata via del Corso e i portici, sale sul palco sulle note di “Mi fido di te” e poi lo sguardo si perde nella splendida cornice in pietra bianca e rosa della
piazza principale di Grosseto. Di fronte ondeggia un mare di cartelli verdi con lo slogan “Si può fare”.

Dall’ultrasinistra, la proposta programmatica del PCL

 La crisi del governo confindustriale di Romano Prodi segna il fallimento del Centrosinistra e delle sinistre in esso coinvolte.
In due anni il governo Prodi ha agito come comitato d’affari di Confindustria e delle grandi banche: regalando loro decine di miliardi, detassando i loro profitti, offrendo loro la previdenza privata (TFR) , mantenendo le leggi di precarizzazione del lavoro, elevando l’età pensionabile e colpendo persino il pensionamento di vecchiaia. Mentre , parallelamente, ha mantenuto basi e missioni militari, ha elevato le spese di guerra, ha premiato e promosso i vertici di polizia responsabili del G8, si è genuflesso al Vaticano perfino sui diritti civili, ha riproposto decreti xenofobi antimmigrati.
Questo governo non ha affatto garantito il “meno peggio”. Al contrario : ha realizzato in meno di due anni ciò che Berlusconi non sarebbe stato in grado di realizzare, a fronte della prevedibile opposizione di massa . E’ vi è riuscito grazie al sostegno determinate delle sinistre di governo e delle burocrazie sindacali, che per due anni hanno votato tutto ciò che il loro popolo aveva combattuto: in cambio di ministri, sottosegretariati, ruoli istutizionali; o di un posto a tavola della concertazione.