Sono stati Walter Veltroni e Silvio Berlusconi i protagonisti della seconda giornata del Forum Confcommercio di Cernobbio. Il primo ad intervenire, in mattinata, è stato il candidato premier del Partito Democratico Walter Veltroni che si è rivolto all’assemblea sottolineando l’importanza di trovare soluzioni “dialogando con le più importanti categorie produttive del Paese”. Il candidato premier del Partito Democratico ha sottolineato che da troppi anni, cioè dall’avvento dell’euro, l’Italia non conosce una stagione riformista. Una situazione, secondo Veltroni, che è destinata a durare se il 14 aprile dovesse uscire dalle urne un Senato “bloccato” con conseguente impossibilità di governare per chiunque vinca.
Redazione
100.000 persone a Bari con Libera contro le mafie
“La legalità non si predica, si pratica” è questo uno dei tanti slogan che campeggiavano sugli striscioni della manifestazione per la ‘XIII Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie’, organizzata da Libera a Bari.
Il successo della manifestazione è stato stupendo, circa 100.000 i partecipanti provenienti da tutta Italia. La manifestazione ha riscosso una partecipazione andata ben oltre le aspettative degli organizzatori, partecipazione che dimostra come i giovani vogliano avere un Paese libero dalle catene delle cosche mafiose, un Paese dove non si deve chiedere il permesso di qualche capo clan per lavorare autonomamente.
Durante il corteo sono stati scanditi i nomi delle oltre 700 vittime delle mafie.
Sit-in per il Tibet
Un sit-in di protesta a sostegno del popolo e dei monaci tibetani “contro la sanguinaria repressione attuata dal governo cinese”. L’iniziativa e’ stata annunciata dal capogruppo dei Verdi-Sinistra Arcobaleno alla Camera Angelo Bonelli, che ha invitato tutti i cittadini a partecipare “per far sentire il proprio sdegno”.
La manifestazione si terra’ domani, domenica 16 marzo alle ore 16 presso l’ambasciata cinese a Roma, Largo Ecuador: al sit-in parteciperanno numerosi parlamentari, esponenti ed attivisti della Sinistra Arcobaleno.
Fini, Berlusconi e Alemanno firmano il patto per Roma
I leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini hanno firmato oggi il patto per Roma con Gianni Alemanno e Alfredo Antoniozzi, rispettivamente candidato sindaco e presidente della Provincia. A sottoscrivere l’impegno per la Capitale, sul palco allestito a Corviale, anche l’immunologo Ferdinando Aiuti, capolista Pdl al Comune, Daniela Gallo, ausiliaria del Policlinico Sant’Andrea, Antonio Guidi, già ministro della Famiglia nel Governo Berlusconi e capolista a Roma per una lista civica. Una pensionata 65enne, Germana Lizzani, che vive nel quartiere Corviale con un marito disoccupato, Roberta Moriccioli, figlia di Luigi, il ciclista ucciso a seguito di un’aggressione sulla pista ciclabile di Tor di Valle, Souad Sbai, presidente delle donne marocchine in Italia, Natasha Bernacchia, precaria al ministero per le Politiche Agricole.
Pera/Bonino: Equazione tra aborto e omicidio contro codice penale
Roma, 13 marzo 2008 – L’intervista di Marcello Pera rilasciata oggi al Giornale lascia sgomenti. L’equazione tra aborto e omicidio contrasta con il codice penale e con una legge dello
Buontempo: Giovani precari, nessuno pensa al loro futuro
«Il lavoro precario doveva essere un evento straordinario invece, come spesso accade nel nostro Paese, dove il temporaneo spesso diventa definitivo, si è trasformato nella normalità». A dichiararlo è il presidente de La Destra, Teodoro Buontempo.
«Sono sotto gli occhi di tutti i sacrifici dei nostri giovani su cui dovrebbero essere riposte le speranze della nostra società: sono depauperati di sogni, di aspettative, di un futuro certo e sereno. Fino a qualche anno fa si faceva un po’ di gavetta – prosegue Buontempo – nolenti o volenti ci si piegava ad un po’ di flessibilità, ma poi, dopo qualche anno, si arrivava a firmare un contratto permanente. Oggi no. Oggi si conquista la stabilità alle soglie dei quarant’anni e questo è inaccettabile. E’ lecito mettere alla prova la professionalità di chi si assume ma questo periodo non può durare dieci anni».
La campagna nei Gazebo per rilanciare la famiglia
Rilanciare l’attenzione della politica nei confronti della famiglia e delle donne dopo due anni di governo del centrosinistra in cui questi elementi insostituibili della societa’ sono stati dimenticati. E’ il messaggio che Mara Carfagna (Forza Italia), Barbara Saltamartini (An), Giorgia Meloni (vice presidente della Camera ed esponente di An), Beatrice Lorenzin (coordinatrice nazionale di Forza Italia Giovani) ed Eugenia Roccella (gia’ portavoce del ’Family Day’ e candidata nel Popolo dela Libertà) hanno lanciato alla vigilia del fine settimana di gazebo dedicati proprio al tema della famiglia, in cui i cittadini potranno indicare quelle che ritengono le loro priorita’.
Pdl: via dal Libano e torniamo in Iraq
Sulla politica estera dell’Italia – nel giorno in cui riesplode il dramma del Tibet – manca una visione bipartisan e la questione dell’impegno militare e civile dal Libano all’Afghanistan contribuisce a infiammare la campagna elettorale. Ad accendere la miccia è stato l’iper atlantista Antonio Martino, già ministro della difesa nel governo Berlusconi, pronosticando un rovesciamento della linea fin qui tenuta nelle linee guida della politica estera. “Cambio delle regole d’ingaggio per i nostri soldati impegnati in Libano” che avranno mani più libere, meno peace keeping e più peace enforcing; “istruttori in Iraq e più uomini in Afghanistan”.
Fini: Misure condivise non sono larghe intese
“Se la sinistra, che sarà all’opposizione, voterà a favore di provvedimenti del governo, non è che ci sarà un governo di larghe intese, ci sarà piuttosto quello che in altri paesi è già norma, cioè che si vota per ciò che si condivide e si contrasta ciò che non si apprezza, cosa che in Italia continua ad essere più teorica che reale”. E’ quanto ha dichiarato il presidente di An Gianfranco Fini a margine del Forum di Confcommercio in corso a Cernobbio. “Se noi vinciamo le elezioni, cosa di cui sono personalmente convinto – ha proseguito Fini – tra i primi provvedimenti inseriamo la riduzione dell’Irpef o un intervento sul carico fiscale di un’impresa, cioè facciamo cose che Veltroni dice un giorno sì e l’altro pure, diventerà difficile il giorno che presenteremo il provvedimento dire di no se lo fa il governo”. Il leader di An sul tema ha invitato a “usare le parole in modo non equivocabile”.
Il dibattito politico si infiamma su Libano, Iraq e Afghanistan
Da Bruxelles, dove avevano partecipato al Consiglio europeo, Romano Prodi e Massimo D’Alema hanno criticato le affermazio dell’ex ministro degli Esteri Antonio Martino che si e’ detto favorevole a ritirare