Silvio Berlusconi incontra i dirigenti di Confcooperative

 Si è svolto al palazzo della Cooperazione l’incontro tra l’on.le Silvio Berlusconi e il gruppo dirigente di Confcooperative. Oltre 500 i presenti, tra questi dirigenti nazionali, territoriali ha posto una serie di riflessioni e di spunti poi affrontati nell’intervento di chiusura dall’On.le Silvio Berlusconi. Subito dopo l’introduzione di Marino, e prima dell’intervento del leader del Pdl, c’è stata una breve riflessione di Alessandro Azzi, presidente di Federcasse – Confcooperative.

È un incontro, quello tra l’on.le Berlusconi e Confcooperative, nato con l’intento di mettere al centro di tutto il prezioso ruolo che la cooperazione italiana ha nelle politiche di sviluppo del Paese, sia in termini d’incidenza sul PIL, sia in termini di occupazione con oltre 1 milione di persone impiegate.

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Napolitano: Dobbiamo tutti sforzarci di imprimere alla globalizzazione un corso sostenibile

 “Siamo tutti immersi nell’era della globalizzazione. Tutti: Europa e Stati Uniti, potenze antiche e nuove, Paesi emergenti dell’Asia e dell’America Latina. E dobbiamo tutti sforzarci di imprimere alla globalizzazione un corso sostenibile, sotto ogni profilo, e più accettabile per le popolazioni di tutti i continenti. E’ quanto affermato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso del suo intervento alla Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (CEPAL).

Buontempo: Non assisteremo passivamente al dramma Alitalia

 “Tutti in questi giorni parlano di Alitalia e dei ventilati esuberi. E leggiamo dichiarazioni di fuoco di esponenti politici del nord, che si preoccupano del futuro di Malpensa. Non sappiamo come finirà questa vicenda, ma è chiaro che La Destra non assisterà passivamente a inciuci che possano determinare danni al tessuto economico di Roma e Provincia”. E’ quanto dichiara Teodoro Buontempo, candidato de La Destra alla presidenza della Provincia di Roma, che aggiunge: “Già la scelta di Malpensa, a suo tempo, creò problemi di vario genere a dipendenti e imprese dell’indotto Alitalia: è impensabile pensare a un ulteriore impoverimento economico del nostro comprensorio e a nuovi sacrifici del personale. Sappiamo come vanno queste cose: i sindacati strillano, ma alla fine si mettono d’accordo.

Anche la Sinistra Arcobaleno polemizza con Veltroni sul taglio dei costi della politica

 “Demagogica”, “populista” e “tardiva”. La proposta di Walter Veltroni di ridurre lo stipendio dei parlamentari suscita polemiche da parte del Pdl. Ma è dalla Sinistra Arcobaleno che fioccano le critiche più nette. Gli ex alleati dell’Unione attaccano e ricordano che fu proprio il Partito Democratico a frenare sui tagli ai costi della politica.

“Meglio tardi che mai – commenta Cesare Salvi – siamo contenti che Veltroni abbia deciso di copiare il programma di Sinistra Arcobaleno sui tagli ai costi della politica, anche se si era dimenticato di scriverlo nel suo”.

Veltroni ad Aosta: Non c’è nulla di male in una partnership per Alitalia

 “Alitalia non deve fallire. È gravissimo sostenere il contrario perchè ci sono migliaia di lavoratori che rischiano il posto di lavoro. E’ una grande compagnia che deve ritrovare il suo ruolo, la sua forza, il suo equilibrio, il suo peso. Non c’è nulla di male che ci sia una partnership internazionale, perché siamo in Europa e questo non ci deve spaventare”.

Veltroni parla del destino del vettore italiano da Aosta, la 59esima tappa del suo Giro dell’Italia, sostenendo con fermezza che due varianti devono essere tenute in conto: che non ci sia un prezzo sociale troppo alto e che si discuta seriamente sul futuro di Malpensa.

La Cei gradirebbe la modifica della legge elettorale

La Conferenza Episcopale scende in campo sulla politica, anche se ufficialmente non si schiera, come è ovvio. I vescovi italiani, però, chiedono di cambiare la legge elettorale. “Il sistema di voto deve tornare a dare più democrazia al Paese ed è necessario che il prossimo Parlamento modifichi l’attuale legge elettorale, tornando a dare al cittadino la possibilità di scegliere i suoi rappresentanti”, ha precisato la Conferenza episcopale italiana, riferendosi alle liste bloccate previste dall’attuale normativa.

E’ sempre Berlusconi il più ricco del Palazzo

 E’ sempre lui il Paperon de Paperoni del Parlamento italiano: Silvio Berlusconi. Anzi lo è ancor di più di quando era Premier. E’ quanto si evince dalle dichiarazioni dei redditi per il 2006. Il leader del Pdl ha dichiarato 139.245.570 euro, circa cinque volte di più del reddito dichiarato un anno prima, che ammontava a 28.033.122 euro. Fra i leader di Montecitorio il più “povero” è risultato invece il segretario del Prc, Franco Giordano, che ha dichiarato 124.802 euro.

A far quintuplicare il reddito di Berlusconi sono stati i depositi amministrati da alcune banche e che vengono gestiti direttamente dagli istituti di credito: nella Banca Popolare di Sondrio ha aumentato il deposito di 256 mila titoli, arrivando ad un totale di 896 mila azioni. Il candidato premier del Popolo della libertà ha depositi anche nella Banca Popolare di Sondrio, nella Banca Agricola Mantovana e nella Banca Arner Italia Spa. Nessuna variazione rispetto alla precedente dichiarazione per quanto riguarda le partecipazioni in società direttamente possedute o nell’acquisto di immobili, barche e automobili.