Veltroni incalza Berlusconi sul dibattito in tv

“Si faccia il confronto dove vuole, quando vuole e come vuole”. E’ la risposta decisa dii Walter Veltroni a Silvio Berlusconi a seguito delle continue polemiche relative al dibattito televisivo, che i due leader dovebbero tenere.

Veltroni, dalla Sicilia dove si trova per il suo “Giro dell’Italia Nuova”, insiste affinchè il dibattito avvenga al più presto. “Noi siamo pronti, ribadisce, vuole farlo sulle sue reti? Vado a farlo lì, ma non scappi, non scappi. Confrontarsi è il sale della democrazia. I cittadini devono poter giudicare”

Da parte sua Berlusconi risponde dicendosi capace di poter stracciare chiunque.

Boselli (Ps): Sulle pensioni è una gara di promesse ingannevoli tra PD e PDL

 “Incrementi gia’ da luglio” delle pensioni promette Walter Veltroni nel suo piano. Il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, rilancia: “Intervenire sulle piu’ basse. Noi le adegueremo al caro vita”. Il botta e risposta tra Pd e Pdl in una gara a chi promette di più nel tentativo di raccimolare voti, illudendo gli elettori. A “riportare con i piedi per terra” i due leader di Pd e Pdl e’ Enrico Boselli che invita Veltroni e Berlusconi a “spararle meno grosse” visto che in Italia, sottolinea, “c’e’ la palla al piede del debito pubblico”.
Cosa, prosegue, che va ricordata agli italiani “Walter Veltroni, – ha commentato Enrico Boselli, intervenuto sulla video-chat del Corriere.it – proponendo ‘pensioni piu’ alte, di fatto parla a vanvera perche’ si dimentica di dire agli italiani da dove prenderà le risorse per pagarle visto che l’Italia ha il debito pubblico piu’ pesante di tutti gli altri Paesi europei’ e che ogni volta che si fa il bilancio dello Stato si devono ‘aggiungere almeno 30 miliardi’ proprio per colpa di questo debito”.

Franceschini (Pd): In campo Air France. Il resto è virtuale

 “Per ora c’e’ in campo solo Air France. Tutto il resto “è virtuale”. Dario Franceschini, vicesegretario del Partito Democratico interviene sulla delicata questione relativa al futuro di Alitalia, riferendosi all’ipotesi di cordata italiana avanzata da Berlusconi. “Tutto ciò che può migliorare – spiega Franceschini- le condizioni di Alitalia, dei lavoratori e di Malpensa e’ il benvenuto. Resta il fatto che quella di Air France e’ l’unica offerta reale che c’e’ in campo.

Per Paolo Gentiloni, Ministro delle Comunicazioni, addirittura è ”una boutade la ricerca della cordata italiana, e precisa che comunque se si manifestasse realmente, sarebbe il primo ad esserne felice.

Dello stesso avviso è Paolo Nerozzi della segreteria confederale della Cgil e capolista del PD in Veneto per il Senato. “Temo sia un bluff, non esiste nessuna italiana in grado di farsi carico di Alitalia”. In un altro Paese l’annuncio di Berlusconi di una gruppo di imprenditori guidato dai suoi figli, continua Nerozzi, sarebbe stata accolto con ironia, mentre “una parte del nostro Paese l’ha presa come una cosa seria”.
Naturalmente anche Nerozzi si augura, qualora si concretizzasse l’ipotesi di una cordata italiana, che si manifesti subito, perchè “non si può giocare così sulla pelle dei lavoratori e in particolare dei lavoratori più deboli, quelli che si occupano di lavoro a terra, manutenzione e via dicendo”. Il candidato del Pd vede nella mancanza di voglia di innovare un “paradigma della crisi italiana”, ma anche la responsabilità di “manager che hanno prodotto deficit enormi” e di “una politica sbagliata dei sindacati”, non di Cgil, Cisl, e Uil, riferendosi a quello dei piloti che 12 anni fa era contrario”.

Fini: Noi le pensioni le abbiamo aumentate davvero

 Sulle pensioni, dal governo Berlusconi ci furono “fatti concreti e non solo impegni”. Lo ha ricordato oggi Gianfranco Fini, ribadendo ciò che ha detto Silvio Berlusconi, cioè che, se vincerà il Pdl, “le pensioni saranno adeguate all’inflazione”.
Fini parlando ad Anguillara, in provincia di Roma, ha aggiunto: “E’ positivo che si affronti il problema reale del potere d’acquisto delle pensioni. I pensionati hanno memoria e va ricordato che quando abbiamo governato furono poco meno di due milioni i pensionati che videro aumentate le pensioni minime a 516 euro”. “Quindi fatti e non impegni – ha affermato Fini -, mentre il governo Prodi non solo non ha mantenuto gli impegni aumentando le pensioni, ma ha anche aumentato le tasse ai pensionati. Va ricordato inoltre che per il futuro governo noi proponiamo di mettere le pensioni al riparo del costo della vita e quindi adeguate all’inflazione”.

Pensioni, la rivoluzione PD

 “L’aumento del costo della vita è diventato insostenibile, specie per la fasce più deboli. Dobbiamo garantire ai nostri pensionati livelli di sussistenza dignitosi”. Il segretario del PD Walter Veltroni, intervenendo in conferenza stampa a via Sant’Andrea delle Fratte, ha presentato le proposte del Partito Democratico in materia di innalzamento delle pensioni. Una ricetta, quella del PD, che si propone in primo luogo interventi immediati di incremento reale della somma percepita dai pensionati. Un aumento pari a circa 400 euro annui per i redditi tra gli 8mila e i 25mila euro entro il prossimo luglio.

“L’innalzamento dei costi delle materie prime, la fissazione dei prezzi nel momento del passaggio dalla lira all’euro hanno creato una situazione economica, dal punto di vista dei redditi percepiti, soprattutto dalle fasce più deboli, difficilmente sostenibile”. La proposta economica del Partito Democratico si pone come obiettivo quello di invertire questa tendenza.

In campo previdenziale, si punta all’entrata in vigore di norme che vadano ad incrementare le misure introdotte con il Decreto Legge dello scorso luglio. Misure che portarono delle significative novità a favore dei pensionati di età superiore ai 64 anni, con un reddito annuo non superiore a 8.675,03 euro, e che interessarono più di tre milioni di persone la cui pensione è stata aumentata di una somma aggiuntiva tra 336 e 504 euro. Somma che venne da subito identificata con il nome di “14° mensilità”.