Prosegue la campagna di oscuramento ai danni del Partito socialista. Spazi negati nei giornali, sondaggi fasulli che ci danno a percentuali bassissime, par condicio puntualmente violata. “’Neanche nella Russia di Putin si fa cosi”. Lo ha detto Enrico Boselli, parlando con i giornalisti a Firenze, prima tappa del tour elettorale del track socialista.
“Mi trovo – ha spiegato – in questa curiosa situazione di una campagna elettorale in cui c’e’ una Serie A, Berlusconi e Veltroni, una Serie B, Bertinotti e Casini, e poi c’e’ una Serie C in cui ci sono io in compagnia della signora Santanche’, e poi, come li vogliamo definire’? i poveracci”. ”Ma chi e’ che ha deciso questo? Chi e’ che ha deciso che io non posso partecipare a nessun contraddittorio con altri candidati? La par condicio – ha affermato Boselli – non esiste, basta guardare i dati che la Rai ha fornito ieri dei suoi telegiornali: e’ una legge violata, e per questo ho presentato un esposto all’Autorita’ competente”.
Berlusconi: Sarà dura, ma elimineremo gli enti inutili come le province
“Eliminare le spese inutili degli enti inutili e in particolare delle province”. E’ il proposito dichiarato da Silvio Berlusconi che è intervenuto al forum di Confagricoltura a Taormina parlando dei
A partire dalle ore 24 di venerdì 28 marzo 2008 e fino alla chiusura dei seggi elettorali vige il divieto di pubblicazione e/o diffusione dei sondaggi politici ed elettorali sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto riguardanti le elezioni per la Camera dei deputati e per il Senato della Repubblica, nonché per le elezioni regionali, provinciali e comunali fissate per il 13 e 14 aprile 2008.
Se sarò ministro, la riformafederalista verrà approvata nei primi 100 giorni del prossimo governo”. Umberto Bossi, parla così degli sneari futuri al Gazzettino. In una lunga intervista rilasciata al quotidiano del Nordest, il leader del Carroccio è ottimista sul possibilità di una reale svolta autonomista: “Bersluconi – afferma – ormai è convinto: ci sarà il federalismo”. Ma non chiude nemmeno la porta in faccia al dialogo con il centrosinistra: “Bisogna parlare anche con loro – sostiene – . Nel 2006 hanno boicottato la devolution dicendo che avrebbe portato alla secessione. Era una bugia, ma questo atteggiamento cointribuì ad affossare la riforma. Oggi sappiamo che alla sinistra bisogna dare qualcosa, sennò inventa storie: quindi è meglio trattare”. Reduce da un lungo “tour” elettorale in Veneto, il segretario federale, non ha mancato di sottolineare l’importanza di avere un ministro figlio di questa terra nel prossimo esecutivo: E i ministri in un eventuale governo Berlusconi potrebbero venire anche dal Veneto.