Dopo il giuramento, avvenuto al Quirinale alle ore 17 di oggi, 8 maggio 2008, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è giunto a Palazzo Chigi per la cerimonia dello scambio di consegne con il premier uscente, Romano Prodi. Il Protocollo di Stato prevede che lo scambio di consegne tra il Presidente uscente e il nuovo Premier avvenga all’interno di Palazzo Chigi, nel Salone dei Galeoni, con la cerimonia simbolica del campanello. Il nuovo Governo – che si è insediato oggi a Palazzo Chigi – è il quarto guidato da Silvio Berlusconi e il 60° della Repubblica.
Redazione
Giuramento al Quirinale per i membri del nuovo Governo
Alle ore 17.00 di oggi 8 maggio 2008, il Governo ha prestato giuramento al Palazzo del Quirinale, come previsto dall’art. 93 della Costituzione Italiana. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, onorevole dottor Silvio Berlusconi, ed i Ministri, hanno giurato nelle mani del Capo dello Stato, pronunciando la formula di rito. Il giuramento costituisce l’atto sostanziale attraverso il quale il Presidente del Consiglio ed i Ministri, che svolgono funzioni pubbliche fondamentali, esprimono fedeltà alla Repubblica, e giurano di osservare lealmente la Costituzione e le leggi fondamentali dello Stato e di esercitare le proprie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione.
Celebrazione al Quirinale del “Giorno della memoria” delle vittime del terrorismo e delle stragi
Venerdì 9 maggio si celebra per la prima volta al Quirinale il “Giorno della memoria”, istituito con la legge n. 56 del 4 maggio 2007, simbolicamente nella ricorrenza dell’assassinio dell’on. Aldo Moro, “al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice”.
L’intervento del Presidente Napolitano all’inaugurazione della XXI edizione della Fiera Internazionale del Libro
Sono qui per testimoniare con animo sereno come questa Fiera, di anno in anno, onori e coltivi i valori della cultura. Lo stesso stimolo alla lettura rappresenta un importante contributo all’arricchimento della persona perché possa conseguire – come vuole la nostra Costituzione – il suo pieno sviluppo. E il valore essenziale che la Fiera esprime, attraverso un’offerta sempre più riccamente pluralistica, è quello del confronto e del dialogo tra culture, posizioni di pensiero, esperienze creative, senza confini impenetrabili e senza preclusioni.
Sindacati uniti per la riforma dei contratti
I sindacati tornano uniti per approvare le linee guida di riforma della contrattazione pubblica e privata. Tre le linee guida per i lavoratori: reddito, sicurezza e qualità . Le sei pagine del testo delle “Linee di riforma della struttura della contrattazione” era stato annunciato dai tre segretari confederali il 1° maggio ed oggi Guglielmo Epifani (CGIL), Raffaele Bonanni (CISL) e Luigi Angeletti (UIL) hanno approvato il documento che recita: “Obiettivi centrali sono il miglioramento delle condizioni di reddito, di sicurezza e qualità del lavoro dei lavoratori attraverso la crescita della qualità, del nostro paese, delle sue reti materiali e immateriali, del suo stato sociale e della qualità, competitività e produttività delle impresè. L’obiettivo – prosegue il testo – è quello di un accordo unico che definisca un modello contrattuale per tutti i settori pubblici e privati. Va, quindi, aperto un tavolo con tutte le Associazioni datoriali e con il Governo. La revisione della struttura della contrattazione definita dall’accordo del 23 luglio 1993 è parte della stessa strategia che sta alla base del confronto su fisco, prezzi e tariffe”.
I sindacati tornano uniti per approvare le linee guida di riforma della contrattazione pubblica e privata. Tre le linee guida per i lavoratori: reddito, sicurezza e qualità . Il testo delle “Linee di riforma della struttura della contrattazione” era stato annunciato dai tre segretari confederali il 1° maggio ed oggi Guglielmo Epifani (CGIL), Raffaele Bonanni (CISL) e Luigi Angeletti (UIL) hanno approvato il documento.
Riduzione del numero dei contratti, introduzione degli accordi triennali, nuovi meccanismi per la definizione della rappresentanza, potenziamento del doppio livello di contrattazione. Sono solo alcuni degli aspetti inseriti nell’intesa sulle proposte di riforma del modello contrattuale ratificata oggi all’unanimità dalle segreterie unitarie di Cigl, Cisl e Uil. Un sì di grande importanza che ha trovato anche il plauso degli industriali.
Il documento è chiaro: “Obiettivi centrali sono il miglioramento delle condizioni di reddito, di sicurezza e qualità del lavoro dei lavoratori attraverso la crescita della qualità, del nostro paese, delle sue reti materiali e immateriali, del suo stato sociale e della qualità, competitività e produttività delle imprese. L’obiettivo – prosegue il testo – è quello di un accordo unico che definisca un modello contrattuale per tutti i settori pubblici e privati. Va, quindi, aperto un tavolo con tutte le Associazioni datoriali e con il Governo. La revisione della struttura della contrattazione definita dall’accordo del 23 luglio 1993 è parte della stessa strategia che sta alla base del confronto su fisco, prezzi e tariffe”.
Italia dei Valori: Le nomine del nuovo Governo sono un segnale preoccupante
Sparisce il ministero per le Comunicazioni, assorbito, a quanto si apprende, dal dicastero dello Sviluppo Economico, che sarà guidato da Claudio Scajola. Questa è la novità più inquietante di questo Berlusconi IV. Non è un caso e non rientra, così come sicuramente vorranno lasciarci intendere, nel piano di contenimento del numero dei dicasteri imposto dall’ultima Finanziaria del governo Prodi, visto che sono stati creati ministeri quantomeno originali come quello per la delegificazione che sarà guidato da Calderoli.
Berlusconi: Soddisfatto della squadra di Governo
“Sono soddisfatto della squadra di Governo: ci sono molti nuovi ministri e abbiamo mantenuto l’impegno delle quattro donne”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine del colloquio con il presidente del Senato, Renato Schifani. “Dopo avere ricevuto la fiducia convochero’ il primo Consiglio dei ministri a Napoli. La riunione del Governo a Napoli sara’ per un fatto simbolico, poi riprenderemo il nostro lavoro dopo una interruzione di due anni”
“Sono soddisfatto – ha aggiunto Berlusconi – della squadra che abbiamo messo in campo: ci sono molti nuovi ministri, sono 13, siamo nei 60 componenti che avevamo preventivato, abbiamo mantenuto l’impegno delle quattro ministre femminili. Poi avremo Carlo Giovanardi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con la delega alla lotta contro la droga, al servizio civile e alla famiglia.
Franceschini (PD): Un governo frutto di equilibri di partito e con poche donne
“Quello annunciato oggi da Berlusconi è un governo costruito tutto su equilibri di partito, senza personalità esterne e della società civile – così Dario Franceschini vicesegretario del PD – e con solo quattro donne non su dodici ministri, come aveva detto il leader PDL, ma su ventuno”. Così Franceschini poco dopo le ore 20 del 6 maggio, appena il leader PDL ha reso nota la lista dei ministri.
Una sorpresa, almeno per la velocità: 21 sono i dicasteri, 12 i ministri con portafoglio e 9 quelli senza. Questa la squadra. Ministri con portafoglio. Esteri: Franco Frattini; Interno: Roberto Maroni; Giustizia: Angelino Alfano; Economia Giulio Tremonti; Difesa: Ignazio La Russa; Sviluppo economico: Claudio Scajola; Pubblica istruzione: Maria Stella Gelmini; Politiche agricole: Luca Zaia; Ambiente: Stefania Prestigiacomo; Iinfrastrutture: Altero Matteoli; Welfare: Maurizio Sacconi; Beni culturali: Sandro Bondi.
Il Presidente Napolitano: consultazioni semplici e rapide. L’incarico nello spirito dell’art. 92 della Costituzione
“Come avete visto, le consultazioni sono state semplici e rapide: non avete dovuto penare troppo voi e nemmeno io. E ciò, ovviamente, anche per effetto della minore frammentazione delle componenti e dei Gruppi politici. Quindi, possiamo ben dire che, dopo il voto, sulla via della nascita di un nuovo governo, non c’è stata alcuna lungaggine. Lo dico anche perché certe volte si raccontano delle storie su questo sistema istituzionale italiano che sarebbe farraginoso e lento come nessun altro al mondo, o almeno in Europa.
Per lunghi che siano i tempi della campagna elettorale – questa è altra questione che, naturalmente, il Parlamento potrà anche affrontare in sede di modifica dei termini vigenti – si è proceduto speditamente, come e più che in altri paesi, a partire dal momento del voto.
Desidero richiamare la vostra attenzione sul fatto che in Spagna, dove, tra l’altro, c’è un bipartitismo stretto e quindi si trattava di dar vita ad un governo monocolore socialista, si è votato il 9 marzo; la prima riunione del Parlamento si è fatta il 1° di aprile, cioè oltre 20 giorni dopo; il giuramento del Presidente del governo nelle mani del Re ha avuto luogo il 12 aprile; e il giuramento dei Ministri ha avuto luogo il 14 aprile.
Ebbene, risulteranno più brevi i tempi impiegati in Italia per la formazione di questo governo. E d’altronde ci sono dei tempi fisiologici. Per la prima riunione del Parlamento, si dice che in Italia siano lunghissimi i venti giorni che passano tra il voto e l’insediamento delle nuove Camere: si è impiegato qualche giorno in più in Spagna che non in Italia.
Berlusconi accetta l’incarico da Napolitano e comunica la lista dei ministri
Sono 21 i ministri del nuovo governo Berlusconi: 12 ministri con portafoglio e 9 senza portafoglio.
Il giuramento del governo si terrà domani, giovedì 8 maggio, alle 17 al Quirinale. Lo ha annunciato il segretario generale Donato Marra, dopo aver comunicato il conferimento dell’incarico a Silvio Berlusconi e la presentazione della lista dei ministri.