Manovra anticipata, pareggio di bilancio nel 2013

di isayblog4 16 views0

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Per arginare la speculazione che sta colpendo l’Italia da settimane, il governo interviene su quattro punti fondamentali: manovra anticipata al 2013, modifica della Costituzione per introdurre direttamente nella Carta il principio del pareggio di bilancio, riforma del mercato del lavoro e liberalizzazioni. Berlusconi e Tremonti, affiancati da Gianni Letta, annunciano le contromisure ”concordate” con i maggiori leader europei, in particolare con Angela Merkel, che aveva molto apprezzato i contenuti della manovra italiana, ma l’aveva ritenuta troppo “ritardata” nel tempo.

Spiega Tremonti: ”Quattro punti importanti contro la speculazione: i primi due di finanza pubblica e gli altri due per favorire ”crescita e sviluppo”. Si parte dalla revisione della Costituzione per introdurre ”il prima possibile” il principio del pareggio del bilancio. Ad occuparsene saranno già dalla prossima settimana le Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali di Camera e Senato, che dunque, così come richiesto dalle parti sociali, non andranno in vacanza, ma saranno pronte all’esame già da giovedì prossimo”. E Berlusconi: ”Ma per dare un segnale concreto all’Europa e ai mercati, il governo ha anche, e soprattutto, deciso di anticipare la manovra di un anno, fissando come termine per il raggiungimento del pareggio il 2013 e non più il 2014”.
Berlusconi, nel corso della conferenza stampa convocata nel pomeriggio al termine di un vorticoso giro di telefonate con il leader europei ed anche tra Tremonti e il segretario al Tesoro americano Timothy Geithner, ha chiarito: ”L’impianto della manovra, è stato giudicato assolutamente positivo, ha ricevuto ”apprezzamenti”.
Ma la situazione consiglia una accelerazione dei provvedimenti. Per ottenere l’obiettivo verrà accelerata dunque la delega assistenziale, premessa per quella fiscale, da effettuare a saldi invariati. La delega inciderebbe sulle agevolazioni fiscali per un ammontare di circa 20 miliardi su un complessivo di 160 che verrebbero tagliati. Il governo anticiperebbe così una cifra importante per raggiungere il pareggio prima della data fissata. Inoltre una quota del taglio alle agevolazioni potrebbe essere destinata ad una prima riduzione delle aliquote fiscali. Il tutto prima dell’appuntamento elettorale del 2013.
Ha spiegato a sua volta Tremonti: ”Prevista come normativa di rigore sul biennio 2013-2014, la delega assistenziale sarà anticipata al biennio 2012-2013. Si tratta di garantire ciò che si può dare a chi ha bisogno e intervenire sul problema dei falsi invalidi”.
Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha così spiegato: ”Oltre agli interventi sui conti pubblici, ci saranno anche quelli per la crescita. Il primo riguarderà la riforma del mercato del lavoro, che sarà presentata alle parti, cercando di superare, anche vecchi tabù per i quali alcune persone sono morte, e partirà dal Senato. Il secondo riguarderà invece la libertà di impresa, di cui si parla da anni ormai, con la modifica, anche in questo caso della Costituzione, precisamente dell’articolo 41. La madre di tutte le liberalizzazioni», come l’ha definita Tremonti, sancirà che ”tutto è libero tranne ciò che è vietato”.
Le misure sembrano ”accontentare” al momento la Bce che però, in attesa di maggiori dettagli, non scioglie la riserva sulla possibilità di acquistare titoli italiani, che però sembra oramai imminente. Il Pd, invece, giudica l’anticipo della manovra ”da irresponsabili”, mentre la Cgil dichiara che il governo fa male al Paese. Con il leader Udc Pier Ferdinando Casini, invece, adesso si riapre un canale di dialogo. E sono molti i ministri e gli esponenti del Pdl (da Sacconi a Matteoli, da Romano a Crosetto) che ora spingono Berlusconi a riallacciare i rapporti con i centristi, isolando il Pd.

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