I rinvii del decreto milleproroghe

di isayblog4 21 views0

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Il decreto milleproroghe, in Gazzetta Ufficiale dal 30 dicembre scorso e ora all’ esame della commissione Affari e finanze del Senato, per la trasformazione in legge comporta alcune proroghe anche su questioni che riguardano ambiente e rifiuti. Una di queste interessa la Tia, infatti se entro il prossimo 30 giugno non verrà emanato il regolamento del ministro dell’ Ambiente che attua l’ articolo 238 del decreto legislativo 152 / 2006 istitutivo della nuova Tia, i Comuni potranno scegliere di passare dall’ attuale regime di prelievo sui rifiuti, alla tariffa integrata ambientale.

È quanto prevede l’ articolo 8, comma 3, del decreto legge milleproroghe, all’ esame della Camera dopo l’ approvazione dello scorso 30 dicembre. Il provvedimento ha infatti rinviato il termine per la scelta del regime di prelievo in un primo momento fissato al 30 giugno 2009 e, successivamente, al 31 dicembre dello stesso anno.

Tale slittamento si è reso necessario perché non è stato ancora emanato il regolamento attuativo della Tia, nonostante la norma istituiva sia entrata in vigore il 29 aprile 2006. Di fatto al momento, in attesa del regolamento ministeriale sopravvivono diversi regimi di prelievo, in base ai regolamenti adottati dalle amministrazioni comunali.

La normativa – sottolinea l’ articolo – non chiarisce a quali disposizioni regolamentari vigenti dovranno eventualmente fare riferimento gli enti locali per passare alla nuova Tia e quali criteri dovranno applicare per la determinarla. Da qui l’ auspicio che in sede di conversione del milleproroghe il legislatore fornisca indicazioni specifiche in merito.

Allungati anche i termini per l’ entrata in vigore del nuovo regime per i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) che pone la responsabilità individuale dei produttori per gli apparecchi immessi sul mercato dopo il 1° gennaio 2010 e commercializzati con il proprio marchio. I termini previsti a partire dal 1° gennaio 2010 slittano infatti al 31 dicembre.

Una proroga in qualche modo attesa dato che finché non verrà applicata la marchiatura a livello europeo sulle apparecchiature elettriche ed elettroniche, ovvero un sistema che renda facilmente riconoscibile il prodotto, risulta difficile applicare una norma che prevede che i rifiuti che ne derivano vengano gestiti dai produttori stessi.

Fonte: Ecosportello rifiuti

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