Riforma Giustizia. Il governo accelera: processi non superiori ai sei anni

di isayblog4 26 views4

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Dopo l’ intesa Berlusconi e Fini, la maggioranza accelera sulla riforma del processo penale. Il ddl sulla giustizia inizia il suo percorso in Senato. L’ ha annunciato il sottosegretario Paolo Bonaiuti.

L’ accordo nel Pdl prevede che il processo penale non duri più di sei anni. No alla prescrizione breve dei reati con pena massima non superiore a dieci anni. Il ddl di iniziativa parlamentare riguarda tre punti, l’ ultimo dei quali introdurrà una norma transitoria che inciderà sui processi Mediaset e Mills in cui è imputato Silvio Berlusconi.

Il primo articolo della bozza di ddl modifica la legge Pinto che, approvata nel 2001, introduce un’ equa riparazione per chi ha subito processi troppo lunghi: per la prima volta viene chiarito che il processo non deve durare più di due anni in primo grado, due anni in appello e altri due in Cassazione, per non essere ingiusto, ma in linea con le sollecitazioni del Consiglio d’ Europa.

Prima della richiesta di indennizzo, però, la vittima dovrà presentare al giudice un’ istanza di accelerazione che farebbe scattare una corsia preferenziale per definire il processo in tempi brevi, con la sentenza motivata in modo sintetico. Per i processi pendenti al momento dell’ entrata in vigore della legge, l’ istanza acceleratoria deve essere presentata entro 60 giorni.

Il secondo punto del ddl riguarda la prescrizione processuale con la creazione di una nuova norma del codice di procedura penale (l’ articolo 346 bis). Il testo prevede che, in caso di processi per reati con pene non superiori a 10 anni (ad eccezione dei reati di mafia, terrorismo o grave allarme sociale come rapina, omicidio, estorsione), ciascuna fase del processo non possa durare più di due anni (sei in totale), altrimenti scatterà la prescrizione. Tale norma non si applicherà ai recidivi e ai delinquenti professionali o abituali.

Il terzo punto è la norma transitoria grazie alla quale la prescrizione viene applicata anche ai processi in corso, ma solo a quelli pendenti in primo grado. In questo modo, rientrano nella previsione sia il processo sui diritti tv Mediaset (in cui Silvio Berlusconi è imputato per reati societari), sia quello Mills (nel quale Berlusconi deve rispondere per corruzione in atti giudiziari).

In ogni caso, per consentire ai magistrati di celebrare celermente i processi, così come previsto dall’ intesa Fini – Berlusconi, il presidente della Camera ha reso noto che in Finanziaria saranno stanziate più risorse per il settore giustizia. L’ intenzione del centrodestra, intanto, è quella di avviare un confronto a 360 gradi anche con la magistratura: la consulta della giustizia del Pdl dovrebbe incontrarsi domani con i vertici dell’ Anm.

Commenti (4)

  1. Una nazione piena di problemi, non saprei neanche fare una classifica per ordine d’importanza..crisi economica, famiglie disperate, posti di lavoro che spariscono, infrastrutture carenti, sicurezza inesistente, sanità allo stato brado..qui nella nostra amata Italia discutiamo di leggi salva Premier, processi brevi, immunità parlamentare..ma dove siamo? o forse meglio dire CHI SIAMO? ma scherziamo o siamo arrivati allo stato di Pazzia totale?? Trovo assurdo commentare queste leggi voltastomaco, giornali e tv locali purtroppo sono pieni di notizie tragiche! lavoratori che tentano il suicidio per aver perso il lavoro, uno a Taranto aspetta da mesi la sua paga mensile..Queste norme incostituzionali, che prendono in giro noi cittadini neanche devono essere commentate..sono RIDICOLE! La legge è uguale per tutti, chi decide di intrapendere la carriera politica, deve sapere che deve essere da esempio, da modello per il popolo, altrimenti trovo vergognoso che un politico che ruba o si droga venga a impormi le leggi contro criminalità e stupefacenti! Essere politici significa dare il contributo per rendere la propia Terra migliore..iniziando da se stessi!!

  2. Sono senza parole… ma perchè è solo il titolo di questo ddl a occuparsi della ragionevole durata dei processi?In realtà, come ha ben affermato il Senatore D’Alia dell’UDC, ci sarà un’amnistia per via processuale che non so a quali conseguenze potrebbe portare… ho paura che potrebbero esserci dei casi (non sto giustificando quest’ipotesi, ma temo che sia plausibile) in cui un onesto cittadino che ha subito un reato finisca per farsi giustizia da sè vedendo che il colpevole non viene punito dalla legge. Spero davvero che non si arrivi a questo punto… Che dire poi della norma che esclude gli immigrati irregolari dai benefici, comprendendo però incensurati che commettono reati più gravi… Come ha detto bene D’Alia, si finirebbe per vedere che furbi come i signori dei casi Cirio o Parmalat, per citarne solo alcuni, la passano liscia. Sono davvero delusa perchè speravo davvero che questa riforma potesse ridurre i tempi biblici della giustizia. Peccato…

  3. furbi lo sono, se ne deve dare atto!! perchè agli occhi degli italiani
    poco attenti sembrerebbe un modo per accorciare questi interminabili
    successi… in realtà resta tutto com’è tranne che per i procedimenti
    penali che interessano a pochi. -.- ancora una volta cambia ben poco,
    allora prima di tutto bisogna chiedere CHIAREZZA!!! che i signori non
    si nascondano dietro a parole altisonanti ma che spieghino in passaggi
    chiari e concisi cosa dicano davvero le leggi proposte!!

    Mattia Lo Presti

  4. Penso che invece questa riforma si debba fare al piu’ presto. Nel nostro paese, ancora non c’è una vera giustizia purtroppo! Processi interminabili, e magisrati super pagati e super privilegiati, con ferie che arrivano addirittura a 2 mesi, inoltre come ci ricorda il nostro presidente c’è una parte della magistatura che fa politica piuttosto che fare il prorio laoro, e questa è la cosa più grave. Io capisco Di Pietro che difende a spada tratta la sua categoria essendo stato un magistrato, cercando di trascinare con lui anche il suo alleato infischiandosene degli Italiani e del suo paese,attaccando il governo con ogni mezzo e facendoci fare brutte figure mettendo in ridicolo L’Italia con l’estero, ma gli Italiani ormai hanno capito.

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