Bossi e Maroni: Lavoriamo per garantire sicurezza e legalità

di isayblog4 23 views0

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“Non accettiamo lezioni dagli spagnoli, che sono stati i primi a sparare sui clandestni. Noi li abbiamo qui e dobbiamo trovare il modo di mandarli via”. Umberto Bossi è stato molto chiaro risondendo alle domande dei giornalisti a margine delle celebrazioni per il 156° anniversario della Polizia di Stato a Varese al quale ha partecipato insieme al collega ministro Roberto Maroni, che ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche con il governo Zapatero, sostenendo che dopo che il numero uno della Moncloa ha smentito le accuse di xenofobia nei confronti di palazzo chigi lanciate dalla vicepremier Vega “l’incidente è chiuso”. Sempre sul tema immigrazione e sicurezza e sui recenti episodi di intolleranza a Napoli verso i campi rom, Bossi è tornato a spiegarli come il campanello d’allarme sull’inefficenza dello Stato: “Se certe cose non vengono fatte da chi di dovere – ha sostenuto – poi finisce che la gente se le fa da sole”. Maroni ha sottolineato che “noi applichiamo le regole europee, non ci sognamo di modificarle perchè non possiamo farlo. C’è qualcuno a cui non va bene che abbiamo vinto le elezioni, qualcuno che è obbligato alle regole europee: noi saremo più rigorosi ma sono problemi suoi e non nostri”. Quanto agli sbarchi dei clandestini, ripresi negli ultimi giorni, il ministro dell’Interno ha spiegato che “dobbiamo prevenire questi arrivi. Per questo stiamo insistendo con la Libia per l’attuazione dell’intesa firmata che prevede pattugliamenti di navi con equipaggi misti nelle acque territoriali libiche. Si tratta di dare attuazione all’accordo -ha aggiunto- ci sono resistenze che dobbiamo risolvere in tempi brevi”. Una proposta, ha detto Maroni, “arriverà nel Consiglio dei Ministri di mercoledì prossimo, perchè gli sbarchi devono finire”. Maroni infine ha nuovamente escluso qualsiasi ipotesi di sanatoria per gli immigratri: “Escluso la possibilità di fare delle sanatorie – ha ribadito – . La sanatoria appartiene alla stessa categoria dell’indulto e noi siamo contrari tanto alle sanatorie indiscriminate, quanto all’indulto”.

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