A Boselli è toccato solo lo 0,3% del tempo nelle trasmissioni di approfondimento

di isayblog4 33 views0

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Scandaloso. Basta leggere i dati diffusi dalla stessa Rai per convenire che questo è il termine più appropriato per definire il comportamento di Viale Mazzini (anche delle reti private ma il servizio pubblico ha obblighi specifici) nei confronti del Partito socialista. Bene dunque ha fatto Boselli la settimana passata a denunciare con forza il comportamento censorio della Tv pubblica nell’unico ‘contenitore’ informativo disponibile, quello di ‘Porta a Porta’. Altro che piagnistei, ma legittima protesta che verrà replicata in tutte le sedi possibili a cominciare dalla Commissione di Vigilanza e dall’Agcom. Le dichiarazioni del presidente Petruccioli lasciano stupefatti quando sostiene che “il tempo “sfavorevole” agli schieramenti politici nei telegiornali Rai “è praticamente inesistente” e gli italiani che guardano le reti del servizio pubblico radiotelevisivo sono ben informati sulle vicende politiche che hanno finora contrassegnato la campagna elettorale.
“Ormai – risponde Roberto Villetti – dati dell’Osservatorio di Pavia alla mano, è evidente a tutti che sui socialisti è stata fatta calare una odiosa cortina di silenzio. Il candidato premier del Ps, Enrico Boselli, – prosegue l’esponente socialista – è, infatti, confinato ad un minuscolo 0,3% nelle trasmissioni di approfondimento della RAI, come Anno zero di Santoro e Ballarò di Floris. Questo conferma quanto fosse giusta la protesta che ha spinto Boselli ad abbandonare la trasmissione di Porta a Porta della scorsa settimana, anche se non è stato certo Bruno Vespa a censurarci. Bisogna immediamente correggere questa situazione che ha già provocato gravi danni. Non si può continuare a truccare le regole del gioco”.
A questo gioco pesante contro il Ps, si aggiunge quello dei sondaggi che risultano sempre così sfavorevoli ai socialisti, come a fiaccarne il morale e la voglia di superare la soglia di sbarramento. In alcuni casi vengono addirittura diffusi dati che ‘bocciano’ la stessa campagna elettorale del partito, come ha fatto oggi un’agenzia – la Gipieffe – che ha assegnato un 4 meno meno, alla propaganda del Ps. “La nostra campagna elettorale – ha replicato Alberto Nigra, candidato del Partito socialista e presidente del ‘Comitato per il 4%’ – ha come obbiettivo quello di superare il 4% e non certo di piacere alla Gipieffe. Indubbiamente le campagne pubblicitarie di Claudio Velardi sono di grande efficacia ma hanno costi che noi non ci possiamo permettere. Comunque posso assicurare che anche la nostra campagna funziona. Stiamo facendo sapere agli italiani che c’è il Partito socialista sulla scheda elettorale e che non stiamo né con Berlusconi né con Veltroni. Oggi abbiamo fatto un’analisi attenta dei dati disponibili e tutti i sondaggi ci danno in crescita. Il 4% è un obbiettivo pienamente raggiungibile”.
Concludiamo con i dati che sono stati diffusi oggi dalla Rai Tv, così come riportati dall’agenzia di stampa Ansa.
“La Rai ha dedicato 1654 minuti di ‘tempo in voce’ ai politici nelle trasmissioni di approfondimento ricondotte alle testate e di 763 per le rubriche; per un totale di circa 45 ore, per piu’ della meta’ andate in onda su Raiuno. ‘Il che vuol dire che nel corso di un mese solo in questo tipo di trasmissioni per una media di circa un’ora e mezza al giorno hanno parlato direttamente i protagonisti della vita politica e della competizione elettorale’, spiega il presidente della Rai Claudio Petruccioli che oggi ha illustrato al Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini i dati dell’Osservatorio di Pavia relativi al primo periodo della campagna elettorale, ovvero dal 7 febbraio al 9 marzo. ‘Visto che questi interventi in voce non avvengono nel vuoto ma sono sempre inseriti in un contenitore – ha aggiunto Petruccioli -, in un contesto informativo, in una struttura di narrazione, ci si rende facilmente conto che l’ora e mezza aumenta in misura notevole; si raddoppia almeno’. Mentre per quanto riguarda i tre Tg il tempo di ‘voce’ dei politici e’ stato di 633 minuti (dieci ore e mezza) divisi in 271′ per il tg1, 167′ per il tg2 e 195′ per il tg3. Nelle trasmissioni di approfondimento ricondotte alle testate, per quanto riguarda i singoli soggetti questo e’ il dato: Silvio Berlusconi (32,3%); Fausto Bertinotti (10,9%); Enrico Boselli (0,3%); Daniela Santanche’ (5,3%); Walter Veltroni (24,1%), Altri 5,8%. Dato che, secondo Petruccioli, mette in luce che ‘le formazioni minori sono sacrificate’. Per quanto riguarda i tg in tutte le edizioni, queste le percentuali per i singoli esponenti: Berlusconi (32,6% – Tg1 35,1%, tg2 34,6%, Tg3 26,7%; Bertinotti (8,4% in totale, 7,2%, 8,0%, 10,7%); Boselli (1,4%; 1,5%; 1,6%; 1,3%); Casini (13,4%; 12,6%; 13,1%, 14,8%); Santanche’ (1,4%; 1,4%; 1,8%; 1,0%); Veltroni (22,9%; di cui 22,3% Tg1, 23,6% Tg2; 23,3% Tg3); altri (4,5%, 4,4%, 4,9%, 4,2%).

www.partitosocialista.it

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