Quindici parlamentari esponenti dell’opposizione e della maggioranza chiamano a raccolta i colleghi per una iniziativa comune contro l’eliminazione delle preferenze nella riforma della legge elettorale per le europee. In una lettera inviata a tutti i deputati e senatori, i parlamentari giudicano infatti “inaccettabile” che, a pochi mesi dall’inizio della campagna elettorale, si cambino le regole del gioco “per la sola volontà ed interesse della maggioranza ignorando le opinioni espresse da tutte le opposizioni, ma anche da alcune componenti di maggioranza”.
Rocco Buttiglione
PdL: Bocchino polemico con Buttiglione, AN orgogliosa di essere determinante
“Rocco Buttiglione e l’Udc hanno tutto il diritto a non voler essere trattati dal destino politico com’è stata trattata An. Il masochismo in Italia infatti non è reato”. Questa la risposta del vice capogruppo del Pdl, Italo Bocchino, al presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione che in una intervista al Riformista aveva detto “non ci faremo trattare come An”..
“Noi di An – aggiunge – siamo orgogliosi di essere determinanti in una maggioranza di governo che ha iniziato la legislatura con i nostri cavalli di battaglia, dalla sicurezza, alla lotta all’immigrazione clandestina, dall’aiuto al Sud nel caso dei rifiuti di Napoli alla meritocrazia nella scuola.
Casini (UDC): La scelta dei parlamentari torni ai cittadini
Parte da Otranto la raccolta di firme “Preferiamo la preferenza”, su iniziativa dell’Udc, per sostenere una proposta di legge popolare che reintegri il voto di preferenza nella legge elettorale.
‘È una campagna per la libertà – ha sottolineato stamane il presidente dell’Udc, Pierferdinando Casini, che insieme con Rocco Buttiglione, iscritti e simpatizzanti del partito era sulla spiaggia di Otranto – di scelta dei cittadini che non possono essere espropriati da un finto bipartitismo che vuole levare anche la possibilità di scelta per i parlamentari europei’.
‘Noi – ha aggiunto – vogliamo che anche per il livello nazionale ci sia la possibilità per i cittadini di scegliere il proprio parlamentare. Non possono essere le nomenclature dei partiti a scegliere tutti i parlamentari italiani’.