La Lombardia sta reagendo alla crisi, registra finalmente dei dati positivi e punta a consolidare la ripresa. Un lavoro che avverrà con il coinvolgimento di tutto il sistema lombardo. Lo ha ribadito il presidente Roberto Formigoni in occasione della presentazione dell’ indagine trimestrale sull’ economia lombarda messa a punto da Unioncamere, Confindustria e Regione Lombardia. Dopo sei trimestri negativi, produzione con un +0,4%, massima attenzione all’ occupazione, anticipo fondi agricoli.
ripresa economica
Fondo Monetario Internazionale: “L’economia mondiale riparte”
L’ economia mondiale dà segni di ripresa e il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le proprie stime di crescita nella grande maggioranza dei paesi di tutto il mondo. Anche per l’ Italia si aprono buone prospettive di crescita con un Prodotto interno lordo che da quest’ anno dovrebbe tornare a crescere a un tasso dell’ 1% e superarlo il prossimo. L’ Italia potrà anche registrare nel 2010 una crescita superiore, anche se di appena uno 0,1, a quella della media dell’ area euro (+0,9%).
Lombardia / Camere Commercio, 66 milioni per la competitività
Prosegue e allo stesso tempo si rinnova e perfeziona l’ azione congiunta Regione – Camere di Commercio a sostegno della competitività delle imprese lombarde. Dopo quattro anni di applicazione dell’ Accordo di programma varato nel 2006, la Giunta della Regione Lombardia, su proposta del presidente Roberto Formigoni, ha approvato il testo di un nuovo Accordo di programma, che sancisce la collaborazione con il Sistema camerale fino al 2015, e il programma d’ azione per il 2010 con il quale vengono messi a disposizione 66 milioni di euro su tre Assi strategici di intervento: competitività delle imprese, attrattività e competitività dei territori, microimprese e artigianato.
Palermo: i primi Conciliatori Professionali chiamati alla realizzazione di uffici di Mediazione Civile
A.N.P.A.R. Associazione nazionale per la Conciliazione & l’ Arbitrato comunica: prestigioso successo a Palermo per avvocati dottori commercialisti e neo – laureati in materie giuridiche ed economiche: più di venti conciliatori che si sono iscritti al corso A.N.P.A.R., dei quali solo 19 hanno superato la prova finale di valutazione ed hanno ricevuto l’ attestato valido per iscriversi attraverso un organismo di conciliazione nel Registro tenuto presso il Ministero della giustizia.
C’ è soddisfazione ma anche tanta voglia di continuare a formare conciliatori specializzati su tutto il territorio Siciliano, è quanto affermato dal presidente dell’ associazione dott. Giovanni Pecoraro. Il nostro intento, continua Pecoraro, è quello di istituire, in Comuni e quartieri con una media densità abitativa, uffici di conciliazione di prossimità a disposizione della comunità Siciliana.
Silvio Berlusconi: “2010 anno delle riforme”
Berlusconi è ottimista. Nel corso del tradizionale collegamento telefonico con la “Comunita Incontro” di Don Pierino Gelmini, il presidente del Consiglio annuncia i suoi propositi per l’ anno nuovo alle porte. “Il 2010, assicura, sarà l’ anno della ripresa economica, ma anche delle tanto attese riforme, istituzionali”.
Economia. La crisi, l’ immobiliare e un inquietante interrogativo: opportunità o pericolo?
La crisi è, per l’ immobiliare, un’ opportunità e – allo stesso tempo – un pericolo. Un’ opportunità, dunque. La crisi è, infatti, partita dall’ immobiliare (per le imposizioni demagogiche della politica statalista dei politici del radicalismo statunitense che proclamavano il “diritto alla casa”, da cui i subprime), ma – è un paradosso – è destinata a risolversi nel e a favore dell’ immobiliare, allorché l’ inflazione (che tutti prevedono si sviluppi quando verranno a galla le potenti iniezioni di liquidità delle banche centrali) manifesterà – contestualmente alla ripresa economica – i propri effetti.
Ma la crisi è anche un rilevante pericolo per l’ immobiliare: e il guaio grave è che il pericolo è già una realtà, mentre l’ opportunità è attesa. Non si tratta della caduta dei valori: che non c’ è e non ci sarà, perché non c’ è mai stata – salvo che in poche zone d’ Italia – una bolla artificiosa (e chi predice – o auspica – una caduta dei valori, lo fa solo al fine di creare l’ ambiente adatto perché vengano ulteriormente, e di nuovo scandalosamente, favoriti alcuni strumenti già a fiscalità privilegiata, messi in piedi dal grosso capitale parassitario).
Il pericolo – dunque – non sono i valori, sono i politici: oggi più che mai tentati – illusi da interessi di settore – dalla via breve (quella che Einaudi definiva inventata da superbia satanica) della creazione di lavoro buroindotto: di lavoro indotto dalla burocrazia, e a carico dei soliti noti (proprietari).
Il Ministero dello Sviluppo (sic) economico è già partito alla carica, varando alla chetichella – perlomeno, rispetto alle organizzazioni rappresentative di chi deve pagare, non certo rispetto a quelle dei beneficiari – un provvedimento che impone, per gli apparati ascensoristici, lavori che non sono obbligatori in alcun’ altra parte d’ Europa.
Crisi economica: l’ Europa tra ripresa e previsioni non proprio rosee
La Commissione europea, alla vigilia del prossimo vertice europeo, tratteggia uno scenario preoccupante, sul fronte dell’ occupazione e della ripresa economica. Tuttavia non sembra opportuno che una personalità con responsabilità politiche e decisionali come il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, si metta a tracciare ipotetici scenari di desolazione, miseria e scontri sociali. Non con i mercati che sobbalzano ad ogni minimo respiro politico. I dati però, presentati nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, parlano da soli: solo quest’ anno è previsto un calo dell’ occupazione dell’ 1,6%, vale a dire 3,5 milioni di posti di lavoro in fumo. Nel 2010 il tasso di disoccupazione potrebbe salire, secondo le stime in mano all’ esecutivo Ue, al 10%.