Brunetta: donne in pensione a 65 anni

 Le donne dovranno in futuro andare in pensione a 65 anni. Cominciando da quelle che lavorano per la pubblica amministrazione. Ne è convinto il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, che intervenendo a Stresa al Forum della Terza Economia ha spiegato che «è necessario porre al centro dell’agenda politica l’obiettivo della perequazione verso l’alto dell’età pensionabile di maschi e femmine». «Per quanto mi riguarda – ha aggiunto l’esponente del governo – sono datore di lavoro di tre milioni e 650 mila persone e mi applicherò con determinazione al perseguimento di questo obiettivo». Un’uscita, quella del ministro, che ha scatenato molte reazioni, soprattutto dal fronte sindacale. Ma anche la politica ha commentato la proposta. E qualche sorpresa arriva anche dall’interno del Pdl, con il leghista Roberto Calderoli che da ministro alla Semplificazione la semplifica con un gioco di parole: «Brunetto-scherzetto». «Prendiamo come una battuta quella detta sulle pensioni dal ministro Brunetta – ha precisato Calderoli – su un argomento di questa importanza, che avrebbe dovuto essere oggetto di un’approfondita discussione politica all’interno della maggioranza. Discussione approfondita che vi è già stata proprio in occasione dell’ultima riforma previdenziale».

Alitalia: trovata l’intesa sul piano Cai

 Dopo ore di trattative, formali e non, i sindacati confederali hanno trovato l’accordo a Palazzo Chigi sul piano riproposto dalla Cai con le integrazioni relative ad alcuni punti caldi come la questione dei precari.
Alla fine, quindi, anche la Cgil ha detto sì.
“Si è raggiunta un’intesa complessiva assolutamente positiva, anche tenendo conto di alcuni chiarimenti e aggiunte”, ha affermato il segretario confederale della Cgil Guglielmo Epifani.
“Confido e sono fiducioso – ha aggiunto- che con questi avanzamenti sia possibile da parte di coloro che fino ad ora non hanno sottoscritto nulla, mi riferisco alle associazioni dei piloti e degli assistenti di volo, di riflettere in queste ore e poter così contribuire al rilancio della compagnia”.
Per piloti e assistenti di volo la decurtazione della retribuzione del 6-7% sarà recuperata con incremento della produttività.

Alitalia, entro poche ore si decide

Il confronto con i sindacati sul piano di salvataggio per Alitalia proseguirà con incontri informali nella mattina di domenica, per poi arrivare alla convocazione di un tavolo formale, attesa per la sera, per una trattativa finale. Lo hanno riferito i sindacati lasciando Palazzo Chigi al termine della ricognizione nella notte da parte del governo per sondare la possibilità di riannodare i fili del negoziato fra sindacati e Cai.
E’ l’annuncio nella notte che la trattativa di fatto si riapre dopo una giornata al cardiopalma, che ha toccato il culmine con la allarmante comunicazione del commissario Augusto Fantozzi: “Potrebbero non darci più le forniture di carburante, ci potrebbero esser voli a rischio già da lunedì”.