Costruire e ricostruire. Maggiore attenzione alle misure antisismiche

 Il Piano Casa punta alla sicurezza. Dopo il terremoto registrato in Abruzzo, che ha provocato più di 150 vittime e migliaia di feriti, sono molti i professionisti e gli esponenti del mondo politico che chiedono un adeguamento alle misure antisismiche. Il Ministro allo Sviluppo Economico Claudio Scajola e Fabrizio Vigni, presidente degli Ecologisti Democratici, chiedono la messa in sicurezza del patrimonio edilizio italiano. Anche i Consigli Nazionali di ingegneri e architetti ritengono che un piano organico per l’ edilizia non può prescindere dalla verifica sui criteri antisismici. Necessità resa ancora più urgente vista la condizione di rischio in cui versano molte case degli anni ’50.

Piano Casa. L’ iter per gli aumenti di cubatura

 Grande attesa di professionisti e privati per l’ emanazione delle leggi regionali che daranno attuazione al Piano Casa. Dopo l’ accordo tra Governo e Regioni, rimangono da definire i dettagli tecnici per il via libera all’ aumento delle cubature. I progetti potranno essere presentati dopo l’ entrata in vigore delle norme.

Politica della casa. I governi locali non condividono la semplificazione del sistema autorizzativo

 Le Regioni frenano sulla deregulation dei titoli edilizi prevista nello schema di decreto legge messo a punto dal Governo venerdì scorso. Le riunioni che si sono tenute, prima fra i tecnici delle Regioni, poi con i tecnici del Governo, hanno evidenziato perplessità dei Governatori sulla lista molto ampia di tipologie di interventi edilizi liberi, che non hanno più bisogno di permesso di costruire (la vecchia licenza edilizia) né di denuncia di inizio attività (Dia).

Il Piano Casa e gli effetti nel settore delle costruzioni

 Approvato dal CdM l’ accordo definitivo tra Governo e Regioni. Le norme locali potranno superare i limiti di cubatura impostati dall’ Intesa. Il Governo, soddisfatto per la collaborazione dimostrata dalle Regioni, si è impegnato a realizzare uno studio di fattibilità per il vero Piano Casa, allo scopo di risolvere la tensione abitativa con la realizzazione di alloggi a canone agevolato e new town, un nuovo concetto di città basato sulla sostenibilità. Berlusconi ha, infatti, definito il piano per l’ aumento delle cubature un Piano Famiglia utile anche per rilanciare il settore delle costruzioni. Durante la riunione non è stata trattata la possibilità di destinare i maggiori introiti di Iva dovuti agli aumenti di cubatura ad interventi di housing sociale.

Finalmente l’ Intesa Governo e Regioni. Piano casa: Berlusconi rilancia le “new town”

 Governo e regioni hanno finalmente concordato l’ approvazione di leggi regionali entro 90 giorni per consentire l’ ampliamento del 20% della volumetria di edifici residenziali uni – bifamiliari. Sarà anche possibile demolire e ricostruire ex novo, ampliando la volumetria del 35%. Non sarà possibile ampliare le abitazioni abusive e quelle di condomini e dei centri storici. Sarà possibile ampliare le villette a schiera con giardino.

Piano casa. Ok agli aumenti volumetrici, no al decreto. L’ impegno delle Regioni per l’ edilizia sociale

 Le principali proposte contenute nella bozza votata all’ unanimità dalle Regioni nel corso della seduta speciale della Conferenza delle Regioni: approvazione degli aumenti volumetrici del 20% per le abitazioni e del 35% in caso di demolizioni e ricostruzioni (sempre nel rispetto delle biotecnologie), no a un decreto del governo, attuazione di un piano casa, attraverso la legislazione regionale, che punti soprattutto sull’ edilizia sociale.

Piano casa: tavolo Governo – Regioni. Forse un testo questa settimana

 Accantonato dal governo il decreto legge. Nulla di fatto neppure con il tavolo tecnico Governo – Regioni di venerdì per cercare un minimo comun denominatore con le Regioni, da tradurre poi in disegno di legge o decreto legge, qualora la condivisione fosse davvero forte. Il tavolo tecnico dovrebbe concludere il lavoro entro domani; poi ci sarà una nuova conferenza unificata per valutare il lavoro congiunto e anche lo strumento e il merito.

Edilizia. Fumata nera: stop dalle Regioni al piano casa

 No al decreto, il provvedimento slitta ora alla prossima settimana. Quindi nessun decreto e nessuna forzatura contro le Regioni. Il testo del piano casa voluto – e poi disconosciuto – da Silvio Berlusconi finisce definitivamente nel cassetto. La forte opposizione dei governatori, soprattutto quelli targati Pd, lo hanno convinto a soprassedere. Da ieri mattina, e fino a martedì, il ministro delle Regioni Raffaele Fitto lavorerà con i presidenti per mettere a punto un testo condiviso. Sarà una legge quadro, e non permetterà aumenti generalizzati dei volumi. “Vogliamo lavorare in sintonia con gli enti locali”, dice Berlusconi alla fine del vertice.

Piano casa, al via il tavolo tecnico. Il premier: “Preferiremmo un decreto, ma stiamo lavorando con le Regioni”

 Al via ieri mattina la prima riunione del tavolo tecnico – politico che da qui a martedì dovrà individuare le misure utili alla redazione del piano per il rilancio dell’ edilizia e dell’ economia. Misure che dovranno essere pienamente condivise dalle parti e che dovranno rispettare le competenze di ciascun soggetto istituzionale. Dopo l’ altolà delle Regioni il Governo ha accolto la richiesta degli enti locali di rinunciare a presentare il provvedimento per l’ edilizia sottoforma di decreto legge.

Casa, slitta il piano del governo. No delle Regioni all’ ipotesi decreto

 Silvio Berlusconi ha presentato ieri il piano casa alle Regioni. Il presidente del Consiglio ha sottolineato gli effetti del progetto: se solo il 10% delle famiglie proprietarie di mono o bifamiliari facesse lavori di ampliamento, si attiverebbero dai 50 – 60 miliardi di giro di affari. Ma lo scontro politico sul progetto non si placa. Dopo il no delle Regioni all’ ipotesi decreto slitta il piano del governo.