Al Convegno AIDA – Associazione Internazionale di Diritto delle Assicurazione riproposta la “Polizza sociale” contro le calamità naturali

 Colombo Clerici, Assoedilizia, esprime forti perplessità: potrebbe servire allo Stato per meno impegnarsi sull’ ambiente. La casa paga già allo Stato imposte generali ed oltre 167 milioni di euro per soli contributi specifici ambientali. Polizza peraltro obbligatoria, modulata secondo il rischio più o meno forte nelle diverse aree del Paese, detraibile dalle imposte, possibilità per le compagnie di competere tra loro per contenerne il costo.

Favara (Agrigento): l’ ordinarietà dell’ emergenza

 Italia Nostra avvierà tutte le azioni legali per accertare eventuali responsabilità. L’ ennesimo crollo in un centro storico siciliano ha purtroppo determinato la tragica morte di due bambine. Favara è un centro interno dell’ agrigentino di oltre 30mila abitanti, con il record di imprese edili rispetto al numero di abitanti. Un luogo come tanti delle nostre aree interne, cresciuto senza regole e senza limiti al di fuori dei propri confini storici.

Ispra: precari ancora sul tetto

 Legambiente consegna il carbone al commissario dell’ Ispra per sollecitare una soluzione

Un sacco pieno di carbone per il commissario straordinario dell’ Ispra Vincenzo Grimaldi. A consegnarlo il 6 dicembre è stata la befana di Legambiente che, cavalcando la sua scopa, è arrivata fino alla sede centrale dell’ ente in via Brancati a Roma. Sono ormai 44 giorni, infatti, che sul tetto della sede di via Casalotti i ricercatori precari protestano contro il loro licenziamento.

“L’ intento della befana ambientalista – ha dichiarato Sebastiano Venneri, vice presidente di Legambiente – è quello di sollecitare il prefetto Grimaldi a prestare attenzione alle richieste dei lavoratori, affinché si trovi una soluzione che tenga conto delle competenze e della professionalità degli addetti minacciati dai licenziamenti. L’ azione che il prefetto sta intentando, irrigidendo le procedure e tagliando posti di lavoro, impedirà, infatti, la prosecuzione delle ricerche su un bene primario per l’ interesse generale del paese e, oltre a disperdere professionalità e competenze, determinerà anche l’ impossibilità di sviluppare il controllo pubblico su temi di primaria importanza e di interesse generale. Il governo deve fare il possibile affinché la ricerca pubblica ambientale non venga svenduta”.