Politiche agricole. Abbiamo portato alcuni esemplari di yak sulle montagne patrimonio dell’ umanità

 Abbiamo portato alcuni esemplari di yak sulle Dolomiti bellunesi, dove potranno vivere in un contesto climatico e ambientale ideale per loro. La convivenza di questi “spazzini del bosco” con animali di altre specie contribuirà tra l’ altro ad accrescere la biodiversità della zona e a favorire la salvaguardia dell’ ambiente, valorizzando anche le aree marginali del territorio.

Una mandria di yak è stata trasferita nell’ Alpago, sulle Dolomiti bellunesi. Nel territorio, a Valle di Cadore, sono già presenti 45 esemplari, ben inseriti nel contesto climatico – ambientale della zona. La consegna degli animali è avenuta oggi, 30 novembre. Questi esemplari, che sono un bene dello Stato, verranno dati in comodato d’ uso gratuito ad una azienda privata, che li alleverà nel pieno rispetto delle norme sul benessere degli animali e non saranno destinati alla macellazione.

Gli animali hanno fatto parte del progetto di ricerca triennale avviato nel 2005 dal Ministero delle politiche agricole e forestali denominato “L’ Allevamento dello yak per il recupero delle aree marginali: studi sull’ adattamento e valutazione delle caratteristiche dei prodotti”, che è stato effettuato dal Cra – Istituto sperimentale per la zootecnia (Isz) di Roma. Il gruppo degli yak usato per la ricerca è stato collocato in un’ area a quota 1450 – 1500 metri a ridosso dei monti della Laga detti Monti Gemelli, poi successivamente spostati in Abruzzo.

Legambiente. “Ridurre si può”: weekend di iniziative. Tema centrale “Sacchetti biodegradabili per ridurre la quantità dei rifiuti”

 Dal 2011 in Italia al bando le buste di plastica: tra tasse e divieti, ecco i Paesi che hanno già provveduto a disincentivarle nel mondo. A Roma appuntamento nazionale alla Coop di Via Laurentina: una coppia di sposi in bioplastiche per promuovere la spesa responsabile

Sacchetti biodegradabili per ridurre la quantità dei rifiuti: è questo uno dei temi centrali del weekend di appuntamenti di Ridurre si può, la campagna di Legambiente che, in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, tornerà il 28 e 29 novembre per promuovere buone pratiche di gestione dei rifiuti. Tantissime le iniziative per sostenere la prima e più disattesa tra le 4 R del principio comunitario: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero di energia.

Nel weekend gruppi di volontari saranno impegnati davanti all’ uscita dei supermercati per svuotare dagli imballaggi inutili i carrelli, dimostrando quanto packaging superfluo compriamo insieme alla spesa e quanto sarebbe più sano per l’ ambiente scegliere prodotti sfusi, alla spina, con confezioni monomateriali riciclate o riciclabili, come le sportine in tessuto o la borsa usa e riusa.

Il Presidente del Senato, Renato Schifani, riceve minacce di morte. Rafforzate le misure di sicurezza

 Una lettera anonima, con minacce di morte nei confronti del Presidente del Senato Renato Schifani e dei suoi familiari – minacce apparentemente riconducibili, in base al testo, ad ambienti mafiosi – è stata recapitata per posta due giorni fa alla Presidenza di Palazzo Madama. Secondo quanto si apprende, sono state rafforzate le misure di sicurezza a garanzia del presidente del Senato, soprattutto in Sicilia. Manifestazioni di solidarietà nei confronti del Presidente del Senato sono giunte dalle parti politiche, anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini.

Nucleare esigenza indispensabile, ha ragione il Presidente Schifani

 Ha ragione il presidente Schifani nel sottolineare l’ importanza e la necessità di un ritorno, sicuro e tecnologicamente avanzato, del nucleare in Italia. I fantasmi del passato, dopo tanti anni e progressi tecnologici ottenuti, rendono infatti incomprensibili le strumentalizzazioni tese a bloccare un percorso energetico fondamentale per lo sviluppo economico e produttivo e per il miglioramento dell’ ambiente del nostro Paese.

Saluggia: no allarmismi, limiti nella legge indicati nel rapporto Arpa

 Da più voci è stato lanciato un immotivato allarme circa una perdita radioattiva rilevata dall’ Arpa in una condotta del sito di stoccaggio delle scorie radioattive di Saluggia. Consigliamo a chi sull’ onda dell’ emozione si è lasciato prendere da dichiarazioni allarmistiche e immotivate una seconda e più attenta lettura del rapporto siglato dall’ Arpa.

L’ Arpa ha infatti attivato indagini radiologiche sulla condotta di scarico degli effluenti radioattivi liquidi del complesso Sorin – Avogrado di Saluggia, rilevando, a ridosso del muro di difesa idraulica del sito Eurex, una presenza di Cs 137, correlata – si legge nel rapporto – al tratto dimesso della condotta di scarico di proprietà della Sorin Biomedica, che tra l’ altro su indicazione dell’ ISPRA ha predisposto un piano di ripristino del collettore.