L’ economia mondiale dà segni di ripresa e il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le proprie stime di crescita nella grande maggioranza dei paesi di tutto il mondo. Anche per l’ Italia si aprono buone prospettive di crescita con un Prodotto interno lordo che da quest’ anno dovrebbe tornare a crescere a un tasso dell’ 1% e superarlo il prossimo. L’ Italia potrà anche registrare nel 2010 una crescita superiore, anche se di appena uno 0,1, a quella della media dell’ area euro (+0,9%).
ministro economia
Tremonti invita ad un confronto costruttivo. Anche Bossi apre all’ opposizione per riforme condivise
Il ministro dell’ Economia Tremonti è per un dialogo governo – Pd. D’ Alema, dal canto suo, dichiara che “è l’ora di mettersi in gioco”. D’ accordo Bossi. Il presidente del Senato Schifani invita a sostenere i “segnali incoraggianti” dell’ opposizione. Era stato il ministro dell’ Economia a lanciare l’ invito ad un confronto costruttivo. Giulio Tremonti, infatti, propone all’ opposizione riforme “da fare in Parlamento o in alternativa con l’ elezione di un “corpus” politico ad hoc”.
Tremonti: Il nostro Paese è più solido di quanto si creda
“Il sistema Paese e’ piu’ solido di quanto noi stessi siamo disposti a credere”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che nel suo intervento all’assemblea annuale di Federcasse ha spiegato: “Il problema non sono i parametri di Maastracht ma il problema e’ il debito pubblico e il mercato. Noi dobbiamo consolidare la fiducia verso di noi come emittenti del terzo debito pubblico piu’ grande del mondo. Ci sono una serie di indicatori che non sono cosi’ negativi per noi. Ad esempio con grandi salvataggi negli Usa si passa dal debito privato al debito pubblico. In realta’ bisognerebbe considerare il debito consolidato, la somma cioe’ del debito pubblico e di quello privato, una somma che in Italia e’ pari al 125% del Pil, in Germania e’ del 135% mentre negli altri paesi e’ meglio non parlare.
Tremonti: Nel piano da 80 miliardi investimenti nelle infrastrutture
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti che affiancava il presidente Berlusconi nella conferenza stampa di Washington, al termine del vertice G20, ha spiegato il piano di sostegno all’economia italiana da 80 miliardi di euro. Un ventaglio d’interventi che spazia dalle infrastrutture, al project financing, alle nuove tariffe autostradali collegate agli investimenti. La partenza del piano è imminente: l’appuntamento è fissato alla riunione del Comitato Interministeriale per la Politica Economica (Cipe) del prossimo 21 novembre.
“Stiamo lavorando e dobbiamo sincronizzare i nostri tempi – ha spiegato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti- non solo con il G20 ma anche con il Parlamento. Pensiamo a un decreto. Il presidente Berlusconi ha già detto nei prossimi giorni ed è il tempo giusto per avere un decreto approvato in tempi e modi ragionevoli. Abbiamo molto apprezzato come il Parlamento ha votato nei giorni scorsi la Finanziaria senza la fiducia e su molte norme con il voto a favore anche dell’opposizione. Anche per rispetto a tutto questo i tempi parlamentari sono tempi per noi fondamentali.
Federalismo fiscale: il Cdm vara il ddl
Il Consiglio dei ministri ha varato il disegno di legge che introduce il cosiddetto federalismo fiscale.
Il Consiglio dei ministri ha poi approvato un decreto legge contenente disposizioni urgenti per il riequilibrio economico e finanziario di regioni e enti locali.
“Sarà un riforma storica ed è contenuta in un disegno di legge ordinaria e non costituzionale” ha spiegato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Il testo approvato dal Governo è quello emerso dal confronto tra l’esecutivo e la Conferenza Unificata degli enti locali (Regioni, Province, Comuni e Comunità montane). Le Regioni hanno espresso un “parere positivo sui principi”, riservandosi di verificare l’attuazione delle norme, mentre per Province e Comuni il via libera definitivo sarà condizionato dall’approvazione di alcuni emendamenti.
Il 20 maggio incontro governo – parti sociali
Il Governo ha convocato le parti sociali il 20 maggio. L’incontro, che si terrà nel pomeriggio a palazzo Chigi alle 15.30, servirà a illustrare “le linee generali del programma di
Bersani (PD): Sul “tesoretto” i dati fanno giustizia, ora tocca al Pdl
Bankitalia ha messo oggi in chiaro quale sia l’eredità che il governo Prodi lascia in dote all’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi, mettendo a tacere le voci di chi, preventivamente, aveva snocciolato numeri fasulli e approssimativi a riguardo.
Espliciti i numeri elaborati da Palazzo Koch: le entrate tributarie a marzo sono state di 26,461 miliardi, in aumento del 4,5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno quando si erano attestate a 25,165 miliardi. Nei primi tre mesi del 2008 le entrate sono arrivate a 85,634 miliardi, in aumento dell’8,6% rispetto al primo trimestre del 2007 quando si erano attestate a 78.810 miliardi.
Tremonti (Pdl): Ridurremo l’aliquota solo alle banche che concederanno mutui più umani
“Se vinceremo non saro’ un ministro dell’Economia struzzo: non faro’ finta che vada tutto bene”. Lo ha affermato Giulio Tremonti che in un’intervista esclusiva a Tgcom, il tg online di Mediaset diretto da Paolo Liguori, ha anticipato alcuni dei provvedimenti che prendera’
qualora entrasse nell’esecutivo. “Non mettero’ le mani nelle tasche dei cittadini. Anzi, per quanto sara’ possibile, cerchero’ di mettere nelle loro tasche un po’ di soldi. Inoltre detassero’ gli straordinari per collegare la produttivita’ a un po’ di soldi in piu’ per i lavoratori. Togliero’ l’Ici sulla prima casa e affrontero’ il problema dei mutui”.
E, proprio sulla questione dei mutui, Tremonti ha attaccato Prodi:
“Ha fatto un regalo alle banche riducendo l’aliquota dal 33 al 27,5 per cento. Infatti i banchieri voteranno Veltroni. Noi siamo dalla parte dei risparmiatori; per questo ridurremo l’aliquota solo alle banche che daranno alle famiglie italiane mutui piu’ umani, e sotto il controllo dei consumatori”.