Nel promulgare la legge sulla sicurezza approvata dal Parlamento il 2 luglio scorso, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sottolinea tuttavia che suscita perplessità e preoccupazioni l’ insieme del provvedimento che, ampliatosi in modo rilevante nel corso dell’iter parlamentare, risulta ad un attento esame contenere numerose norme tra loro eterogenee, non poche delle quali prive dei necessari requisiti di organicità e sistematicità. In particolare, il capo dello Stato rileva la presenza nel testo di specifiche disposizioni di dubbia coerenza con i principi generali dell’ ordinamento e del sistema penale vigente.
Una lettera di cinque pagine. Giorgio Napolitano ricorre a questo strumento per indicare le rilevanti criticità della legge sull’ immigrazione, che pure promulga per non sospendere norme che rafforzano il contrasto alla criminalità organizzata. Il capo dello Stato scrive al governo e, per conoscenza, ai presidenti delle Camere. E punta l’ indice in particolare contro il reato di clandestinità e il via libera alle ronde previsti dalla legge.
“Il Presidente della Repubblica – scrive tra l’ altro nel testo che l’ ANSA è in grado di anticipare – non può restare indifferente dinanzi a dubbi di irragionevolezza e di insostenibilità che un provvedimento di rilevante complessità e evidente delicatezza solleva, per taluni aspetti, specie sul piano giuridico”.
Le nuove norme sulle espulsioni dei clandestini contenute nella legge sull’ immigrazione avranno un effetto contraddittorio e paradossale. Quello di non rendere più punibile, o al più punibile solo con un’ ammenda, la condotta del cittadino extracomunitario che fa rientro in Italia pur dopo essere stato materialmente espulso.
“Sono soddisfatto della squadra di Governo: ci sono molti nuovi ministri e abbiamo mantenuto l’impegno delle quattro donne”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine del colloquio con il presidente del Senato, Renato Schifani. “Dopo avere ricevuto la fiducia convochero’ il primo Consiglio dei ministri a Napoli. La riunione del Governo a Napoli sara’ per un fatto simbolico, poi riprenderemo il nostro lavoro dopo una interruzione di due anni”
Berlusconi comincia a delineare il prossimo governo mettendo le mani avanti andando in avanscoperta utilizzando le donne. Così se vincerà le elezioni, il Cavaliere riserverà un ministero a Stefania Prestigiacomo. Lo ha promesso il leader del Pdl a Sky Tg24, sottolineando che “ci sono altre 4 signore in predicato e stiamo vedendo dove meglio utilizzarle”. Per quanto riguarda il presunto contrasto con Bossi, Berlusconi ha precisato: “Non ho detto che è malato”. “Sarà molto difficile collaborare sulle riforme con il Pd dopo il voto”, ha infine detto il leader del Pdl.