Apprendistato. Rossoni: “Ok alla proposta Sacconi”

 “La proposta di consentire l’ espletamento del diritto dovere di istruzione e formazione anche nella modalità dell’ apprendistato di primo livello è da accogliere con favore”. Lo sottolinea il vicepresidente della Regione Lombardia, assessore all’ Istruzione Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, a proposito della proposta del ministro Sacconi in tema di apprendistato.

Maurizio Sacconi e Mariastella Gelmini hanno presentato il “Piano di azione per la piena occupabilità dei giovani”

 Facilitare la transizione scuola – lavoro, rilanciare l’ istruzione tecnico – professionale, rilanciare il contratto di apprendistato, ripensare l’ utilizzo dei tirocini formativi, ripensare il ruolo della formazione universitaria, aprire i dottorati di ricerca al sistema produttivo e al mercato del lavoro: sono queste le sei priorità individuate dai ministri del Lavoro e dell’ Istruzione, Maurizio Sacconi e Mariastella Gelmini, nel “Piano di azione per la piena occupabilità dei giovani attraverso l’ integrazione tra apprendimento e lavoro”, presentato in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Linee di azione comuni da perseguire attraverso una guida condivisa. «Per trasformare la recessione in una straordinaria opportunità di cambiamento: è dai giovani – ne è convinto il governo – dalle loro energie e dai loro talenti, che dobbiamo ripartire. Con loro, e per loro vogliamo costruire l’ Italia del futuro”.

Un rapporto “nuovo e più integrato tra sistema formativo e mondo del lavoro si impone, anche perchè, senza interventi correttivi, le proiezioni al 2020 vedono l’ Italia in una posizione di grave difficoltà, nel contesto internazionale e comparato, rispetto alle prospettive demografiche, occupazionali e di crescita. Si prevede, in particolare, una forte carenza di competenze elevate e intermedie legate ai nuovi lavori e un disallineamento complessivo della offerta formativa rispetto alle richieste del mercato del lavoro”.

Ocse. La recessione rallenta nei Paesi industrializzati, la ripresa arriverà prima del previsto ma sarà lenta

 “Le notizie economiche sono state in larga parte favorevoli negli ultimi mesi”, spiega l’ Ocse, che segnala il buon andamento dei mercati finanziari, la ripresa già in corso in economie emergenti come la Cina e la stabilizzazione del mercato immobiliare in Usa e Gran Bretagna, anche se la stretta sul credito prosegue e la salute del sistema bancario desta ancora preoccupazioni.

L’ organizzazione parla di una ripresa più vicina di quanto previsto alcuni mesi fa e di una conseguente attenuazione del deterioramento senza precedenti del mercato del lavoro. Tuttavia, il ritmo della ripresa sarà probabilmente modesto per un certo periodo avverte l’ organizzazione di Parigi. Per vari fattori: la crescita della disoccupazione e la stagnazione delle retribuzioni, che manterranno sotto pressione la domanda privata.

Per quanto riguarda l’ inflazione, il recente rincaro dei prezzi delle materie prime fa sì che i rischi di deflazione riguardino il solo Giappone. Nel rapporto l’ Ocse ha migliorato le stime sul Pil dei paesi del G7. Secondo le nuove previsioni, il Pil dei paesi dell’ area calerà del 3,7% nel 2009, mentre le stime di giugno parlavano di un calo del 4,1%. Per quanto riguarda l’ Italia, la contrazione stimata passa da un 5,5% a un 5,2%.

Crisi nell’ eurozona. La Bce: la ripresa inizierà entro la metà del 2010

 La crisi nell’ area euro sta rallentando e la ripresa inizierà entro la metà dell’ anno prossimo. È la previsione contenuta nel bollettino mensile diffuso dalla Banca Centrale Europea. L’ attività economica – si legge nel documento – dovrebbe restare debole per tutto il 2009, ma con una riduzione meno pronunciata rispetto al primo trimestre di quest’ anno.

Dopo una fase di stabilizzazione, è prevista una graduale ripresa, con tassi di crescita positivi sul trimestre precedente entro la metà del 2010. I rischi al ribasso comunque persistono, per via dell’ ulteriore deterioramento che interesserà il mercato del lavoro e la possibilità di un rialzo superiore al previsto dei prezzi delle materie prime.

Quanto all’ inflazione – prosegue la Bce – la fase attuale di tassi bassissimi o negativi è destinata a durare ancora per pochi mesi, dopo i quali i prezzi torneranno a crescere. L’ Eurotower sottolinea come i miglioramenti delle prospettive economiche siano legate al successo delle misure anticrisi varate dai governi, misure che hanno però avuto forti ripercussioni sulle finanze pubbliche, sia pure in maniera diversa da paese a paese (ad esempio, le misure a sostegno delle banche, calcola la Bce, avranno un impatto pari a zero sui conti italiani e pari addirittura a un massimo del 242% del Pil nel caso dell’ Irlanda).

Proprio per questo, avverte Francoforte, i governi dell’ area euro nel 2011 dovranno intensificare gli sforzi di risanamento dei conti pubblici. Secondo il Consiglio direttivo, il processo di aggiustamento deve iniziare al più tardi con la ripresa economica, e gli interventi di risanamento dovranno arrivare almeno all’ 1% del Pil nei paesi con i disavanzi più elevati.

Il Presidente della Repubblica: “Riformare il mercato del lavoro senza faziosità

 Intervento del capo dello Stato da Modena, nella sede della Fondazione dedicata a Marco Biagi. Giorgio Napolitano parla del mercato del lavoro ma anche del giuslavorista bolognese e afferma: “Ha pagato anche, e prima, per lo spirito di fazione”. Per il capo dello Stato Marco Biagi è stato vittima della criminale aggressività del terrorismo brigatista, ma ha pagato anche, e prima, per lo spirito di fazione che da tempo avvelena la lotta politica e sociale nel nostro Paese.

In picchiata a luglio la fiducia dei consumatori

Forte calo a luglio della fiducia dei consumatori. Lo riferisce l’Isae, spiegando che l’indice si attesta a 95,8 da 99,9 dello scorso mese, sui minimi dal novembre 1993. Gli indicatori relativi al quadro economico generale e alle aspettative a breve termine segnano le flessioni più significative, passando rispettivamente da 81,6 a 72,2 e da 97,6 a 88,4. La fiducia sulla situazione personale degli intervistati passa da 109,9 a 108,9, mentre quella relativa alla situazione economica corrente rimane sostanzialmente invariata a 103.