“Il messaggio, l’ eredità spirituale e morale della Resistenza, della lotta per la liberazione d’ Italia, vive nella Costituzione, carta fondante della Repubblica, pietra angolare del nostro agire comune e della nostra rinnovata identità nazionale”. Così il 25 aprile il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, torna a ribadire il valore delle Festa della liberazione legata a quello della Costituzione.
Di fronte ai rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’ arma, e delle associazioni partigiane, il Capo dello Stato ha sottolineato che “nella Costituzione possono ben riconoscersi anche quanti vissero diversamente gli anni ’43 – ’45, quanti ne hanno una diversa memoria ed esperienza personale o per giudizi acquisiti”.
La Festa della Liberazione è la festa di tutti. E’ la festa dell’Italia, il momento in cui si ricordano quelle persone, quei ragazzi che sacrificarono la loro vita per permettere a questo Paese di uscire dal fascismo e cominciare un lungo cammino di libertà e democrazia. E’ la festa di tutti, e ognuno decide in coscienza di passarla come meglio crede. C’è chi sfila al fianco dei partigiani, chi lotta per battaglie democratiche, c’è anche chi protesta contro le cose che non vanno, chi butta in piazza tutto il suo impegno civile e politico.