Il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola ha annunciato che il governo raddoppia gli aiuti promessi utilizzando fondi europei e versa altri 250 milioni di euro sul Fondo di garanzia per le pmi verdi. I 250 milioni servono ad aiutare le piccole e medie imprese a uscire dalla crisi mediante innovazione e green economy, soprattutto del Mezzogiorno.
fondi europei
Abruzzo: la Ue per la ricostruzione e il rilancio delle pmi
L’ Unione europea disponibilissima ad aiutare le popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. Una disponibilità che si potrà concretizzare riprogrammando i fondi europei e ridisegnare le strategie per accedere alle risorse finanziare che dovrebbero essere molto più consistenti dei 90 milioni minimi già assicurati da Bruxelles.
I primi segnali per aiutare l’ Abruzzo con il massimo delle risorse disponibili sono venuti ieri dalla commissaria europea agli Affari regionali, Danuta Hubner, in visita all’ Aquila accolta dal ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, dal Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso e dal Governatore abruzzese, Gianni Chiodi.
L’ Unione europea ammetterà la più grande flessibilità sui fondi già stanziati e su quelli aggiuntivi del fondo di solidarietà, necessari per la ricostruzione e la ripresa delle attività produttive, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese che devono tornare a lavorare ed essere coinvolte nel processo di ricostruzione.
Sull’ ipotesi avanzata da più parti di riconoscere alla provincia de L’ Aquila la cosiddetta zona franca, la Hubner spiega di aver condiviso “la modifica al regolamento che permette gli aiuti di Stato e la Commissione Europea offrirà tutti i fondi europei di pertinenza per la Pmi”.
Nel sottolineare che entro dieci settimane dal sisma l’ Italia deve consegnare a Bruxelles tutti documenti per attivare gli aiuti, il ministro Ronchi ha annunciato che le scadenze verranno sicuramente rispettate dall’ Italia proprio per evitare di perdere molti fondi come spesso è capitato in passato per l’ incompletezza delle documentazioni.
Berlusconi: L’Italia ce la farà
Intervista del presidente Silvio Berlusconi al quotidiano “Il Messaggero” del 6 dicembre 2008
Presidente Berlusconi, questa è la prima crisi economica che importiamo dall’estero. Cosa può metterci l’Italia di suo per ridurne l’impatto ed evitare una escalation negativa?
“La mia convinzione è che possiamo farcela meglio di altri Paesi. I buoni risultati sono sempre figli di un atteggiamento positivo. Per questo invito gli italiani ad avere fiducia. Il 10 ottobre, per primo, il presidente del Consiglio italiano ha garantito che lo Stato non avrebbe consentito il fallimento di alcuna banca e che nessun risparmiatore avrebbe quindi perso un solo euro dei propri depositi. Questa iniziativa è stata seguita dagli altri Paesi europei, ed anche l’amministrazione americana, che purtroppo aveva assistito inerte al fallimento della Lehman & Brothers e di altre due banche, ha deciso di garantire, con un Fondo di 700 miliardi di dollari, la solidità del sistema bancario degli Stati Uniti. Anche per quanto riguarda il sostegno alle imprese e alle famiglie il nostro governo si è mosso prima degli altri ed ha varato un pacchetto anticrisi, pari a 80 miliardi di euro che nei prossimi anni si trasferiranno dalla mano pubblica all’economia reale, cioè alle famiglie ed alle imprese. Ora tutto dipende dal comportamento di ciascuno di noi, dalla scelta tra due strade: fare propria la canzone del catastrofismo che la sinistra canta ogni giorno, oppure essere positivi e pragmatici e, nei limiti del possibile, conservare lo stile di vita precedente anche nei consumi. In questo modo si eviterà che l’industria debba ridurre la produzione e si veda costretta a mettere in cassa integrazione i dipendenti, con un effetto depressivo ulteriore che rischierebbe di instaurare un circolo vizioso, quello sì preoccupante”.