Economia. Arrivare a fine mese: per le famiglie una lotta quotidiana

 In aumento, secondo i dati Istat, le famiglie che non riescono a gestire la quarta settimana, soprattutto nel Mezzogiorno d’ Italia. Lo scorso anno sono aumentati i nuclei familiari che non riescono a pagare regolarmente il mutuo e le bollette, ad acquistare gli abiti necessari, a non avere denaro sufficiente per pagare le spese per i trasporti.

Quasi un terzo delle famiglie non è in grado di affrontare una spesa imprevista di 750 euro con risorse proprie. Le difficoltà economiche sperimentate nei dodici mesi precedenti al periodo di rilevazione, secondo l’ Istat, confermano il quadro segnalato dagli indicatori economici e finanziari. Invece sostanzialmente stabile, rispetto al 2007, il numero delle famiglie che non si possono permettere di riscaldare adeguatamente la propria abitazione e quelle che hanno risorse insufficienti per gli alimenti e per le spese mediche.

Economia. Inflazione ai minimi dal 1968. Conferma dai dati Istat

 A maggio l’ inflazione è scesa allo 0,9% dall’ 1,2 di aprile: si tratta del livello più basso dal novembre del 1968, quando si attestò allo 0,7%. Lo conferma l’ Istat in base ai dati definitivi, precisando che su base mensile i prezzi sono aumentati in media dello 0,2%. Ma le associazioni dei consumatori avvertono: “È una situazione assurda, il costo della spesa continua a salire.

I ricercatori parlano di prezzi freddi nel carrello della spesa. Nel mese scorso, infatti, il tasso d’ inflazione per i prodotti ad alta frequenza di acquisto (come alimentari, bevande, tabacchi, carburanti, beni per la casa, giornali) risulta sceso allo 0,6%, quasi dimezzato rispetto all’ 1,1 di aprile.

Per i beni a media frequenza di acquisto (abbigliamento, tariffe elettriche, medicine, alberghi, trasporti stradali, ferroviari e aerei) l’ inflazione si è invece attestata allo 0,9% contro l’ 1,2 di aprile. Infine, lieve accelerazione per quelli a bassa frequenza (elettrodomestici, auto, tv, computer), che passano dall’ 1,3 di aprile all’ 1,4 di maggio.

Di situazione assurda, che per le famiglie sta diventando sempre più insostenibile, parla Federconsumatori commentando questi dati in una nota. Particolarmente grave viene definito il +0,6% segnato dai prodotti alimentari. “Un dato – si legge – in evidente controtendenza rispetto all’ andamento dei costi delle materie prime che sono in forte calo”.

Istat: Povertà in aumento

 Indagine Istat sulla distribuzione del reddito indica che l’Italia è più povera, con un 5% della popolazione che non ha nemmeno i soldi per il sostentamento e sale la percentuale di coloro che non arrivano alla fine del mese. Nel 2007 il 5,3 per cento delle famiglie ha dichiarato di aver avuto, negli ultimi dodici mesi, momenti con insufficienti risorse per l’acquisto di cibo; tale percentuale è pari al 11,1 per centoper le spese mediche e al 16,9 per l’acquisto di abiti necessari.
E’ quanto emerge dai dati Istat di fine 2007 contenuti nell’indagine sulla distribuzione del reddito e le condizioni di vita in Italia; sale dal 14,6 al 15,4% il numero delle famiglie che arriva con molta difficolta’ alla fine del mese.
L’indagine campionaria annuale “Reddito e condizioni di vita”, giunta alla quarta edizione, è parte di un più vasto progetto, deliberato dal Parlamento Europeo e coordinato da Eurostat.
I risultati dell’indagine confermano l’esistenza di un profondo divario territoriale: il reddito mediano delle famiglie che vivono nel Sud e nelle Isole è circa tre quarti del reddito delle famiglie residenti al Nord. Inoltre i redditi delle famiglie residenti nel Sud e nelle Isole sono maggiormente concentrati nelle fasce di reddito più basse.

A novembre inflazione in forte calo

Secondo i dati provvisori dell’Istat, a novembre l’inflazione rallenta in modo deciso scendendo su base annua al +2,7% dal +3,5% di ottobre. Su base mensile i prezzi hanno registrato un calo dello 0,4%. Si tratta del calo più alto dal 1959. Sulla base dei dati finora pervenuti gli aumenti mensili più significativi dell’indice per l’intera collettività si sono verificati per i capitoli Comunicazioni (+0,3%), Mobili, articoli e servizi per la casa, Servizi sanitari e spese per la salute e Altri beni e servizi (+0,2% per tutti e tre); una variazione nulla si è registrata nel capitolo Ricreazione, spettacoli e cultura. Variazioni negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (-2,3%), Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,6%) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,4%).