Bersani (PD): Su Alitalia disprezzano il Parlamento

 La saga Alitalia sta assumendo le dimensioni della farsa. Sembra che al governo delle migliaia di famiglie che da mesi vivono con il fiato sospeso per le sorti della compagnia di bandiera non interessi proprio nulla. Dopo aver cinicamente bloccato in campagna elettorale l’unica soluzione concreta che aveva preso forma, costringendo di fatto Air France ad abbandonare ogni tipo di trattativa, oggi la situazione è più confusa che mai, nonostante i ripetuti annunci fatti da vari esponenti del governo.

La sostanza comunque è chiara: le “cordate” sventolate a marzo e aprile sono rimaste dei sogni irrealizzati e le soluzioni oggi percorribili sono molto più ridimensionate rispetto a quella di Air France, che prevedeva circa 2.000 –contro una cifra probabilmente triplicata, oggi si va dai 5.000 ai 7.000 esuberi – ed un piano di rilancio industriale. E quali sono le prospettive a oltre tre mesi dalle elezioni?

Reazioni dall’opposizione sul piano di salvataggio di Alitalia

 Sul piano di rinascita descritto da Berlusconi per Alitalia, che pervede circa cinquemila esuberi, l’acquisizione di novanta nuovi aerei ed il ripristino delle più importanti rotte internazionali, è intervenuto Michele Meta, capogruppo del PD della commissione Trasporti della Camera: “Berlusconi paventa scenari disastrosi”. E aggiunge: “”Il governo, in piena linea con i contenuti della manovra finanziaria, deprime e danneggia il sistema paese e propone anacronistiche ricette. Dopo il criminoso atto che ha fatto saltare l’accordo con i francesi, la soluzione che si prospetta oggi per Alitalia non solo è confusa ma è soprattutto dannosa: una compagnia di scala nazionale è la risposta domestica ad un problema strategico internazionale; gli oltre 5.000 esuberi sono un atto criminoso, che poteva essere evitato, e la strategica messa in campo non ha futuro e le conseguenze disastrose si riverseranno immancabilmente su tutto il settore del trasporto aereo italiano e, in particolare su Roma”.

Su Alitalia, la Ue pronta ad aprire procedimento contro l’Italia per il prestito ponte

 Tegola europea sulla testa del governo per quanto riguarda Alitalia. La Commissione europea sembra infatti decisa ad aprire un procedimento legale contro l’Italia l’11 giugno sul prestito ponte da 300 milioni di euro erogato per salvare l’aerolinea. Lo riferiscono fonti della Commissione secondo cui il prestito costituirebbe un aiuto di stato.

Calo di passeggeri
Traffico passeggeri Alitalia in caduta libera: lo scorso mese di aprile l’aviolinea ha trasportato 1.555.700 passeggeri con riduzione, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 25,9%.

È quanto si legge nelle statistiche della Aea, l’associazione delle aviolinee europee. La stessa rilevazione fa presente che nel primo quadrimestre del 2008 l’Alitalia ha trasportato 6.579.800 passeggeri con una riduzione del 13,4% rispetto al primo quadrimestre del 2007. Ancora più pesanti le perdite in termini di ricavi passeggeri-chilometri (RPK): ad aprile di quest’anno la riduzione del traffico arriva al 27,3% mentre, per il primo quadrimestre, la perdita è del 14,3% rispetto allo stesso periodo del 2007.

Alitalia, rispunta l’ipotesi Aeroflot

 La trattativa fra Air France e Alitalia resta in piedi in attesa dell’incontro fra Silvio Berlusconi e Nicolas Sarkozy. All’appuntamento, però, il Cavaliere si presenterà con almeno una carte in più rispetto al negoziato condotto finora dal governo Prodi: Aeroflot, che dopo aver abbandonato la prima asta fallita per i troppi paletti posti dal Tesoro, sembra pronta a tornare in lizza. Nella conferenza stampa congiunta fra Berlusconi e Vladimir Putin, infatti, il presidente russo ha reso noto di aver “parlato con i vertici di Aeroflot: mi hanno detto che sono disponibili a riprendere i contatti con Alitalia”.

Intesa bipartisan per Alitalia

 L’epoca dello scontro totale su Alitalia sembra archiviata e il nuovo obiettivo del Governo Prodi e del premier in pectore, Silvio Berlusconi, è quello di trovare una soluzione bipartisan per garantire la continuità aziendale e poter così chiudere il dossier privatizzazione in tempi brevi. E’ questo il primo risultato che hanno messo a segno i due ambasciatori, Gianni ed Enrico Letta, in un incontro a Palazzo Chigi al quale hanno preso parte anche il super consulente del Cavaliere, Bruno Ermolli (che cura la costruzione della cordata italiana), il sottosegretario al Tesoro Massimo Tononi e il direttore generale Vittorio Grilli.

Chiara la richiesta del Pdl al governo uscente: evitare il collasso prima dell’insediamento del nuovo Esecutivo. Trovare la soluzione per far superare ad Alitalia la metà di maggio senza finire in Tribunale non è comunque cosa facile: una linea di credito o un’iniezione di liquidità sono le due strade possibili. Ma certo non sono facili da percorrere. Ragion per cui il governo Prodi avrebbe fissato i propri paletti: scongiurare il commissariamento è possibile, a patto che dal Pdl arrivi una chiara e pubblica assunzione di responsabilità su questo punto.

Palazzo Chigi: Tavolo Alitalia-Governo

 Si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi l’incontro tra Governo e Sindacati sulla vicenda Alitalia.

Al termine della riunione il Governo esprime la convinzione che l’intesa tra Alitalia ed Air France-Klm rappresenta l’unica concreta soluzione per dare un futuro alla compagnia di bandiera.

Consapevole della chiara posizione manifestata da Air France-Klm nel comunicato di lunedì 7 e preso atto dei problemi posti dalle Organizzazioni sindacali nel corso della riunione, il Governo esprime la volontà di svolgere un ruolo attivo perché si determini una seconda opportunità che conduca alla conclusione della trattativa sull’integrazione di Alitalia nel Gruppo Air France-Klm.

Un’altra settimana di passione per Alitalia

 Si apre una settimana cruciale per le sorti di Alitalia. Oggi si riunisce il cda di Air France-Klm e c’è attesa per la relazione che il numero uno della compagnia francese, Jean Cyril Spinetta, farà sull’esito della trattativa con i sindacati italiani. Il manager concorderà con il Consiglio la nuova strategia da mettere in campo e, soprattutto, verificherà i margini di manovra ancora possibili nella partita che sta giocando Oltralpe. Domani sarà la volta del cda di Alitalia, chiamato a verificare la sussistenza degli elementi necessari a garantire la continuità aziendale. Un passaggio fondamentale per capire quale spazio di tempo ci sia per trovare una soluzione diversa rispetto allo spettro, che continua ad aleggiare, del commissariamento. Infine, mercoledì, proprio alla luce di quanto sarà emerso il giorno prima, è atteso un nuovo round nel confronto tra Alitalia e sindacati, per mettere a punto eventuali correttivi, o ulteriori interventi, per l’attuazione del piano stand alone messo appunto dall’ex presidente Maurizio Prato, che e’ operativo dal 30 marzo scorso.

Governo verifica margini di ulteriore trattativa con Air France

3-4-2008 Il Governo procederà a verificare se gli sviluppi del negoziato nella giornata del 2 aprile e i conseguenti comunicati di Alitalia ed Air France “significhino la caduta definitiva dell’ipotesi di concentrazione tra le due società o se esistano ancora possibilità di accordo con i sindacati.

Dopo il fallimento della trattativa per la vendita ad Air France-Km, Alitalia è nel pieno della confusione. La giornata è iniziata a Palazzo Chigi con un incontro cui hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, il ministro dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani e il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi.