L’ultimo teatro di questa campagna elettorale sono gli studi di Mediaset del Palatino. Ad attendere Walter Veltroni il conduttore di Matrix Enrico Mentana. Si tratta dell’atto finale di una campagna elettorale per certi versi rivoluzionaria messa in atto dal Partito Democratico e dal suo leader. Una staffetta televisiva con il principale esponente dello schieramento a noi avverso, come direbbe Veltroni. Nel cuore e nella testa del segretario PD e di tutti i democratici romani ci sono le fotografie di un pomeriggio splendido passato a Piazza del Popolo, dove 150mila persone, tra cui una serie numerosissima di personalità del mondo della cultura, hanno dato l’ultima spinta a Veltroni verso l’appuntamento elettorale.
Un’intervista, quella di Veltroni a Matrix, che ha ricalcato quello che è stato il messaggio che il PD ha voluto lanciare durante questi due mesi. Un messaggio fatto di speranza, serietà, unità e cambiamento. “Troppo il rispetto per la vita pubblica di questo Paese – dice Veltroni – è un’idea sbagliata quella che considera le istituzioni come una cosa di destra o di sinistra. Chi governa le istituzioni – sottolinea rispondendo alle recenti polemiche sollevate contro il presidente della Repubblica dal leader del Pdl – deve rappresentare tutti gli italiani”.
Aveva annunciato una “sorpresa”. L’ha rivelata nel corso della sua intervista a Matrix. Silvio Berlusconi ha annunciato l’impegno di abolire il bollo su auto, moto e motorini, progressivamente, mano a mano che le risorse dello Stato lo consentiranno e partendo dalle auto di minore cilindrata.
Sono le ultime ore di campagna elettorale, e permettetemi di fare un ultimo appello al mondo della rete: so che tra di voi ci sono tante persone che sono indecise se andare a votare e sono deluse da questa politica. Il risultato è che chi non va a votare, affida agli altri la decisione di chi ci deve governare. Allora, ancora una volta, vorrei invitarvi a riflettere su chi è questo signore, Berlusconi, che vuole assumere il governo del Paese.
Un voto per il Partito socialista, un voto per eleggere le Camere, perché in parlamento e nel senato vi sia una robusta presenza socialista. Un voto al Partito socialista per investire il massimo possibile nella scuola pubblica, nell’università e nella ricerca, lì dove c’è il futuro dello sviluppo del paese; Un voto per il Partito socialista perché questo è il modo migliore e più efficace per l’ampliamento dei diritti civili e per l’affermazione dei principi di laicità; per resistere alle pressioni dei cattolici integralisti e della destra che vogliono farci tornare indietro di trent’anni; per dare anche agli italiani la libertà di ricerca e la procreazione assistita; per una legge sulle coppie di fatto e per il divorzio breve per le coppie senza figli; per il testamento biologico; per una campagna d’informazione e di educazione sull’uso degli anticoncezionali; per una maternità consapevole e per una modifica della legge per permettere le adozioni anche alle monofamiglie.