Il PD vuole maggiore autonomia e l’amministratore unico per la RAI

 Paolo Gentiloni, coordinatore della Comunicazione del PD ed ex ministro delle Comunicazioni nel Governo Prodi lo ribadisce su partitodemocratico.it. Specie se si tratta di informazione, Rai e frequenze televisive

“Bene il dialogo con grande chiarezza, come ha più volte detto Walter Veltroni – spiega l’esponente del PD – un dialogo mirato a nuove regole che consentano maggiore autonomia della Rai dai partiti e la presenza di un amministratore unico”.

Il confronto di queste ultime settimane si sta facendo molto acceso dopo le polemiche innescate dal neo sottosegretario alla Comunicazione Paolo Romani su Marco Travaglio in seguito alle dichiarazioni di quest’ultimo sul presidente del Senato Renato Schifani durante la trasmissione “Che tempo che fa”. Ad infiammare gli animi anche le recenti esternazioni di Romani rispetto all’operato di alcuni conduttori e giornalisti dell’emittente pubblica senza contare il rischio sempre più concreto di rinominare il Cda della Rai secondo i meccanismi della legge Gasparri, peraltro sanzionata dall’Unione Europea.

Casini (UDC): Condivido Marcegaglia al cento per cento

“Ottima relazione, condivisibile al cento per cento”. Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini commenta così il discorso della neo presidente di Confindustria Emma Marcegaglia alla platea dell’Auditorium di Roma, osservando

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Cicchitto (PdL): Gli attacchi al ministro Carfagna sono ingiustificati

 “Un conto e’ l’impegno a garantire ai gay, come a tutti, una lotta aperta anche da parte delle autorita’ ministeriali contro ogni discriminazione, offesa e emarginazione, un altro conto e’ pretendere a tutti i costi l’adesione di un ministro a manifestazioni solitamente trasgressive e provocatorie che suscitano consensi e dissensi anche da parte di gay che le hanno giudicate controproducenti e tali da dare della comunita’ gay una visione sbagliata”. Lo ha affermato il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, che ha commentato le critiche piovute addosso al ministro che si è detto contrario al patrocinio del gay pride.

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Dai ministri ombra del PD, il commento ai provvedimenti presentati dal Governo a Napoli

 Rifiuti, sicurezza, fisco, salari e mutui sono stati i temi trattati dal primo Consiglio dei Ministri operativo che si è svolto a Napoli. Più ombre che luci: sembra essere questo il giudizio espresso dal PD. In una conferenza stampa congiunta, tenutasi presso la Sala Stampa della Camera dei deputati, hanno preso parola i ministri ombra competenti, che hanno espresso il loro giudizio su ogni singolo provvedimento.

Vi proponiamo, di seguito, una sintesi dei commenti espressi dagli esponenti del PD riguardo ai provvedimenti principali presi dal governo.

Pacchetto fiscale – Abolizione dell’Ici
Pier Luigi Bersani (Economia)
“La manovra così non va bene per noi. Poi in Parlamento si combatterà sulla base di quelle che noi riteniamo le priorità cioè il potere d’acquisto dei cittadini”. Pierluigi Bersani, ministro ombra dell’economia del PD, boccia le misure economiche varate nel primo Consiglio dei Ministri. “Noi non siamo contro l’abolizione dell’Ici – evidenzia Bersani – visto che il governo Prodi ne ha abolito la metà ma non ci sembra la priorità in un quadro di misure in cui di fatto c’è solo questo”. Quanto alla detassazione degli straordinari il PD è, sostiene Bersani, “disponibilissimo ma dentro una manovra complessiva sul potere d’acquisto dei cittadini che è di fatto ignorato dal governo”.

Emergenza rifiuti: le proposte del PD

 “Lasciamo perdere proposte bizzarre come quelle di far spazzare le strade agli extracomunitari. Questo è il momento della serietà e della coerenza: il governo metta nero su bianco le sue proposte e, se coincideranno con ciò che abbiamo sempre sostenuto, allora in Parlamento voteremo a favore”. E i siti per le discariche scelti dal governo li difenderemo”, annuncia il ministro dell’Ambiente del governo ombra Ermete Realacci, nel corso di una conferenza stampa alla Camera in cui ha presentato insieme al segretario regionale del PD Tino Iannuzzi un documento che assicura “una seria e leale collaborazione al governo per concorrere a tutte le soluzioni utili e adeguate”.

L’Italia dei Valori propone la sua ricetta su giustizia e sicurezza

L’Italia dei Valori ha illustrato oggi in una conferenza stampa sette progetti di legge in tema di Giustizia e Sicurezza. Un pacchetto di controproposte già presentato in Parlamento per migliorare e garantire la sicurezza dei cittadini. Misure che vanno dalla prevenzione e contrasto dell’immigrazione clandestina, compreso l’inasprimento delle pene per chi la sfrutta, all’istituzione della banca dati del Dna e dello sponsor; dal giro di vite sulla criminalità organizzata alle misure per accelerare il processo penale e garantire la certezza e l’effettività della pena. Il pacchetto è stato messo a disposizione anche del Pd.

Casini (UDC): Si a pacchetto sicurezza ma ad alcune condizioni

 L’Udc si dichiara disponibile a votare sì in Parlamento al pacchetto sicurezza che il governo si appresta a varare ponendo tuttavia alcune condizioni “dirimenti”.
In una conferenza stampa alla Camera Pier Ferdinando Casini, capogruppo del partito, si dichiara contrario all’introduzione del reato di immigrazione clandestina (“un rattoppo peggiore del buco”), chiede che si provveda alla regolarizzazione delle badanti introducendo la figura del ‘garante’ e che si faccia un utilizzo “limitato e ben circostanziato” dei militari per la sicurezza delle città.
“Auspico che solo parzialmente il ‘pacchetto’ assuma la forma del decreto legge – spiega Casini – e che la maggior parte sia contenuto in un ddl che dia spazio al confronto parlamentare. Riteniamo comunque sbagliato introdurre il reato di clandestinità, che avrebbe la natura di slogan propagandistico che intaserebbe sia il sistema giudiziario, sia carcerario”.

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La Russa (AN): Va bene clandestinità anche solo come aggravante

 Alleanza nazionale è stata la prima a proporre il reato di clandestinità quando venne varata la legge Bossi-Fini. In quell’occasione trovammo grosse difficoltà e fummo gli unici a tentare di introdurlo. Poi non passò, ma la legge fu comunque considerata buona anche da noi. Restiamo favorevoli all’introduzione del reato di immigrazione clandestina”. Lo dice al quotidiano online Affaritaliani.it il ministro della Difesa e reggente di An, Ignazio La Russa.
“Si è discusso non sul principio in sè, ma su quale sia il modo migliore per giungere all’espulsione di chi è entrato in Italia in maniera clandestina ed è qui clandestinamente. Sono state prospettate anche altre soluzioni che prevedono percorsi amministrativi e sono tutt’ora allo studio”, aggiunge La Russa.

Su immigrazione e sicurezza Veltroni ribadisce la posizione del PD

 Il segretario Walter Veltroni ha ribadito la posizione del PD su immigrazione e sicurezza, alla vigilia della prima riunione operativa del governo che si terrà mercoledì 21 maggio a Napoli e che avrà come oggetto, tra gli altri temi, l’approvazione del pacchetto sicurezza voluto dal ministro Maroni.

No al reato di immigrazione clandestina. Walter Veltroni ha così ribadito con forza la posizione del PD rispetto al pacchetto sicurezza che verrà approvato dal governo nei prossimi giorni e sulla possibilità, ventilata nei giorni scorsi, di inserire nel codice penale il reato di immigrazione clandestina, già in vigore con scarsa efficacia negli USA.